[ROMA] Il 25 Aprile romano a Porta San Paolo
Il 25 aprile a Roma un migliaio di antifascisti hanno risposto all’appello a presidiare e non lasciare incontrastato l’oltraggio contro Porta San Paolo. In sordina le autorità e i vertici ANPI hanno provato a consegnare questo luogo in esclusiva a tifosi e militanti del genocidio in corso a Gaza, nel giorno dell’80° della liberazione dal nazi-fascismo.
Per proteggere questo scempio la questura ha messo in campo un enorme dispositivo di uomini, mezzi blindati e cellulari disposti a doppia muraglia a difesa dell’esclusiva dell’ambasciata d’Israele su piazza di Porta San Paolo. La determinazione dei partecipanti alla mobilitazione antifascista e antisionista che in numero crescente si sono radunati a ridosso delle muraglie di camionette, la combattività della piazza e il rifiuto dei tentativi di delimitare il presidio agli ingressi della metro B hanno permesso di liquidare in breve tempo la parata sionista. Cliccando qui potete vedere una raccolta di foto della piazza, della sua blindatura straordinaria a protezione dei sionisti, del combattivo e partecipato presidio di lotta e dell’ingresso, liberatorio, in piazza di Porta San Paolo, degli antifascisti e degli antisionisti romani. Una piazza riconquistata e non concessa, difesa e non caduta dal cielo, grazie a tutte/i coloro che hanno raccolto l’appello a convergere ferme restando le tante iniziative di giornata nei più disparati punti della città.


Cogliamo infine l’occasione per denunciare la disinformazione e denigrazione promossa da alcuni media mainstream (Fan Page e Il Giornale) nelle fasi successive all’ingresso in Porta San Paolo, riportando la notizia (inventata di sana pianta) che nostri militanti sarebbero stati allontanati ed esclusi dalla piazza dopo aver tentato di esporre una bandiera di Hamas. Nella realtà la piazza ha difeso chi ha esposto per breve tempo quella bandiera e se nostri militanti fossero stati presenti in quel momento avrebbero contribuito alla sua difesa. Non abbiamo però neppure assistito alla scena e la fake news si rivela a questo punto per quel che è: una velina di qualche questurino forse disturbato dal contributo e dal ruolo assunto del P.CARC nel determinarsi dell’importante piazza di ieri mattina.