C’è un filo che lega il 25 Aprile del 1945 e il 25 Aprile del 2025. Anzi, il filo si dipana fin da prima, dal lavoro del Pci clandestino ai grandi scioperi del marzo del 1943 contro il fascismo, passa dall’8 settembre, quando inizia la Resistenza su ampia scala, e attraversa le mille manifestazioni di ribellione, di organizzazione e di eroismo, individuale e collettivo, su cui ha marciato la Resistenza fino al 25 Aprile 1945 con la vittoria sul nazifascismo. La liberazione dal nazifascismo non fu però liberazione dal capitalismo e dall’imperialismo, motivo per cui oggi, ottant’anni dopo, serve una nuova liberazione. Ce n’è bisogno, serve ed è urgente: non è colpa di questo o quell’altro partito, dell’incapacità di questo o quell’altro politico. E’ un problema di sistema. Oggi più che mai serve un governo che imponga misure di emergenza per interrompere il vortice della Terza guerra mondiale che il governo Meloni e il Pd alimentano; serve un governo partigiano che sostenga la liberazione della Palestina; serve un governo che imponga misure straordinarie contro la chiusura o delocalizzazioni delle aziende e la strage di posti di lavoro, serve un governo che garantisca a ogni adulto un lavoro utile, dignitoso e sicuro.
Il disastroso corso delle cose non risparmia il nostro territorio: il carovita, la distruzione del sistema scolastico e sanitario provinciale, la crisi della Beko “risolta” allo stesso modo in cui governo e regione avevano promesso di risolvere i problemi dei lavoratori AVICOOP, i lavoratori abbandonati da padroni criminali come quelli della Paycare e della Telco, MPS regalata alle solite famiglie di faccendieri e speculatori…
Serve, dunque che il filo che lega il 25 Aprile 1945 e il 25 Aprile 2025 si manifesti in ogni piazza. Serve che da ogni piazza si levi una voce contro gli usurpatori della Resistenza, i loro servi, i guerrafondai, i sostenitori del genocidio in Palestina e delle guerre della Nato e Ue. Che sia smascherato chi ammicca ai padroni italiani e stranieri e invoca l’Ue per imporre nuove misure di lacrime e sangue!.
Per questo motivo come Sezione Siena – Val d’Elsa del P.CARC domani, 25 aprile, parteciperemo anche alle manifestazioni ufficiali di Colle Val d’Elsa e di Siena, lo faremo perché è necessario mostrare che esiste un’alternativa all’ipocrisia del fascismo da operetta e dell’antifascismo padronale, ad un teatrino politico che non è altro che la manifestazione di uno scontro tra due gruppi di potere che non hanno nessuna intenzione di mettere al centro del loro operato gli interessi delle masse popolari; è necessario trasformare il 25 aprile 2025 in un giorno di mobilitazione e lotta, non dobbiamo abbandonare quella piazza che è nostra a chi in piazza penserà di dover sbrigare una noiosa pratica e a chi vorrà fare campagna elettorale in vista delle regionali, richiamando ipocritamente ideali che da trent’anni non fa altro che tradire! Sarà anche un’occasione per avanzare nella rinascita del movimento comunista: abbiamo infatti deciso di partecipare alle commemorazioni istituzionali insieme ad altri partiti comunisti con i quali portiamo avanti un percorso di politica da fronte, il Partito della Rifondazione Comunista e il Partito Comunista Italiano.
L’appuntamento è a Colle Val d’Elsa alle 11:30 in Piazza Arnolfo, ci troverete dietro lo striscione “Dall’Italia alla Palestina– per una nuova liberazione nazionale”. Ci sposteremo poi a Siena, dove abbiamo organizzato un picnic antifascista e popolare all’Orto dei Tolomei, la giornata continuerà con la partecipazione al corteo istituzionale di Siena (ritrovo alle 15:30 alla Lizza), dove sfileremo dietro allo striscione “1945 – 2025 Dall’Italia alla Palestina: la Resistenza non si ferma!”.
Per concludere, parteciperemo alla piazza chiamata da Cravos (ritrovo alle17:00 in piazza Matteotti):
il 25 Aprile è la giornata dei lavoratori, degli studenti e del resto delle masse popolari, degli antifascisti, dei sinceri democratici, progressisti, di tutti quelli che portano fieramente avanti il testimone della Resistenza in ogni ambito in cui sono inseriti e che possono dare, ognuno dal proprio posto di lotta, il loro contributo alla nuova liberazione nazionale di cui il paese ha bisogno.
Ecco il filo rosso che lega il 25 Aprile del 1945 con il 25 Aprile del 2025: serve riprendere il cammino interrotto dai partigiani e portarlo a compimento, serve rovesciare il sistema politico delle Larghe Intese e imporre un governo di emergenza delle masse popolari organizzate.
W la Resistenza! W il 25 aprile!
Carc sez. Siena-Valdelsa