Roma. Il 25 aprile tutti a Porta San Paolo rossa, antifascista e antisionista
Comunicato della Federazione di Roma e Lazio del Partito dei CARC
25 Aprile 2025, 80° anniversario della vittoria della Resistenza antifascista: direzione Porta San Paolo!
Porta San Paolo è rossa, antifascista e antisionista!
Il Partito dei CARC aderisce con convinzione all’appello emesso dall’assemblea cittadina delle realtà antifasciste e antisioniste tenutasi martedì 15 aprile.
Era nell’aria che a Roma l’80° anniversario della vittoria della Resistenza sarebbe stato lo spunto per l’ennesima genuflessione di regime verso lo stato sionista d’Israele e gli agenti dell’entità sionista operanti in Italia. Così è stato, con l’obbrobriosa concessione in esclusiva di Porta San Paolo, luogo simbolo della Resistenza romana, alla locale comunità degli ebrei sionisti. Sono gli stessi soggetti che un anno fa si sono presentati a Porta San Paolo muniti di guardia-spalle fascisti con cui presero in ostaggio per alcune ore il picchetto installato dai militanti ANPI trasformandolo in una rimpatriata di tifosi del genocidio in corso a Gaza. E’ lo stesso ambiente da cui, da un anno a questa parte, sono partiti agguati punitivi e intimidazioni di vario livello e gravità ai danni del movimento romano di solidarietà con la Palestina, dei suoi esponenti ed organismi.
E’ evidente il tentativo delle larghe intese di usare le celebrazioni romane dell’80° della Resistenza per ingraziarsi la tentacolare entità sionista. Il 25 aprile alle h.8 partecipiamo in massa alla convocazione delle realtà antifasciste e antisioniste a Porta San Paolo. Dimostriamo ai politicanti a capo della giunta Gualtieri, ai fascio-sionisti di governo, ai vertici nazionali ANPI proni al PD, ai questurini rinfocolati dalla recente approvazione del DDL 1660, che hanno fatto male i loro conti. Il reiterarsi dell’oltraggio alla memoria della Resistenza non deve passare. Come un anno fa e più di un anno fa questo affronto non può e non deve restare incontrastato.
Oltraggiare e usurpare i simboli della Resistenza romana a beneficio della propaganda guerrafondaia NATO, UE e sionista fa parte del rinnovato e disperato tentativo di incanalare le masse popolari a sostegno della Terza Guerra Mondiale in corso. Nell’anno dell’80° della Resistenza organizzarsi e mobilitarsi per stroncare queste operazioni è il minimo da fare.
Le mobilitazioni dell’ultimo anno e soprattutto la grande giornata di lotta del 5 ottobre ’24, insegnano che non c’è affronto, oltraggio o divieto che possa reggere di fronte ad una mobilitazione popolare dispiegata e determinata nel voler raggiungere i suoi obiettivi. Tendere a costruire questa qualità della mobilitazione diventa ora l’aspetto decisivo per far fallire il tentativo di usurpazione di Porta San Paolo, fare fronte alla repressione che potrebbe venire dispiegata a difesa delle celebrazioni sioniste e soprattutto per rivendicare con forza l’appartenenza rossa, antifascista e antisionista di quei luoghi.
Avanti uniti per Porta San Paolo rossa, antifascista, antisionista! Molte sono le manifestazioni e gli appelli alla mobilitazione previsti per la giornata del 25 aprile: dai cortei organizzati dall’ANPI di Roma all’appello promosso da Rete dei Comunisti, dall’appello promosso dal FGC al corteo popolare che ogni anno viene organizzato nel quartiere di Centocelle, ecc. Convergere in piazza di Porta San Paolo alle ore 8 e contribuire alla piena riuscita della risposta di massa, combattiva e determinata all’oltraggio sionista deve diventare la parola d’ordine comune di ogni iniziativa. Attuare questa parola d’ordine è il presupposto per la riuscita della varie iniziative di giornata e perché siano iniziative nel segno della riscossa. Praticare gli insegnamenti della Resistenza, di fronte all’oltraggio che rischia di compiersi, significa essere in quella piazza in massa nel momento in cui l’oltraggio avverrà e fare da subito tutto il possibile perché fallisca. Pertanto sono d’obbligo l’adesione e la partecipazione delle forze comuniste e antifasciste di Roma all’appello lanciato dalla partecipata assemblea cittadina di martedì 15 aprile e la riorganizzazione dei programmi di giornata di ogni organismo alla luce della necessità di sostenere l’importante presidio mattutino a Porta San Paolo.
Bando all’opportunismo e alla retorica! Attuiamo gli insegnamenti dei partigiani in un 80° anniversario della vittoria della Resistenza antifascista che, a Roma come altrove, il sistema politico vorrebbe piegare alle esigenze del solito antifascismo padronale. L’ “antifascismo” di chi condanna i capi del fascismo del secolo scorso (senza fare luce e anzi creando confusione sulla sua natura di classe) mentre tollera e legittima le operazioni più criminali condotte dalla borghesia imperialista ai giorni nostri, come dimostrato dalla marchetta a beneficio dei nostrani tifosi del genocidio in corso a Gaza.
Verso il 25 aprile, sulla strada del 5 ottobre ’24. Costruiamo un’altra giornata di lotta che assesti un colpo al governo Meloni e agli spauracchi repressivi che agita, per cacciarlo via e farla finita con ogni governo succube di NATO, UE e sionisti. Per una nuova liberazione nazionale che completi l’opera iniziata dai partigiani che tra il 1943 e il 1945 abbatterono il regime fascista.
Celebrare l’80° anniversario della Resistenza è difenderne i luoghi e i simboli.
Porta San Paolo è la casa degli antifascisti e dei comunisti romani.
Fuori da Porta San Paolo i sadici sostenitori del genocidio sionista a Gaza e i loro guardia-spalle fascisti.

Di seguito rilanciamo l’appello alla mobilitazione per il 25 aprile diramato dall’assemblea delle realtà antifasciste e antisioniste riunitesi alla Sapienza martedì 15 aprile.
PER UN 25 APRILE ANTIFASCISTA E ANTISIONISTA
Nell’80° Anniversario della sconfitta del nazifascismo, infatti l’ANPI nazionale ha deciso di disertare la piazza di Porta San Paolo, rinunciando alle storiche celebrazioni mattutine della Resistenza partigiana della Roma antifascista e Medaglia d’Oro al Valore Militare.Questa scelta imposta dall’alto è contraria anche alla volontà di tante sezioni locali e di base della stessa ANPI, in quanto consegna una piazza altamente simbolica della Resistenza e della lotta popolare antifascista alla comunità sionista.Con questo atto collaborazionista viene messo a disposizione dei sionisti – mascherati da Brigata Ebraica – e ai loro guardaspalle neofascisti un vuoto politico da riempire ed usurpare, in funzione della celebrazione dello Stato di Israele e del genocidio che sta compiendo in Palestina. Permettendo una Occupazione sionista della piazza nel giorno della Liberazione antifascista romana, partita proprio dalla quella stessa piazza nel settembre ‘43.Una tale postura politica infanga anche la memoria delle migliaia di studenti, operai, antifascisti e comunisti che, proprio su convocazione dell’ANPI, il 6 luglio del 1960, nella cosiddetta “Seconda” battaglia di Porta San Paolo presidiarono e si batterono proprio in quella stessa piazza, protestando contro il Governo Tambroni sostenuto dai neofascisti missini e che Carlo Levi descrisse come “…coloro che hanno in questi giorni hanno cambiato, inattesi, le vicende, messo in moto una realtà italiana che sembrava stagnante, corrotta, senza uscite né speranze…”.Una decisione che tradisce persino i suoi statuti che stabiliscono di “dare aiuto e appoggio a tutti coloro che si battono, singolarmente o in associazioni, per quei valori di libertà e di democrazia che sono stati fondamento della guerra partigiana e in essa hanno trovato la loro più alta espressione”, disconoscendo alla Resistenza arabo-palestinese la legittimità dell’azione di resistenza partigiana che sta conducendo contro l’Occupazione sionista. Sempre lo stesso piazzale, consacrato alla nuova Resistenza antisionista dalle contestazioni dell’anno scorso, ma soprattutto dalle migliaia di antisioniste e antisionisti che il 5 ottobre 2024 decisero di insubordinarsi al divieto governativo e poliziesco di manifestare – sollecitato dall’ambasciata israeliana …-Nel quadro di revisionismo e collaborazionismo tra sinistra di Stato, movimento sionista e istituzioni, che rinnega la memoria storica e serve la narrazione del genocidio in Palestina, la partecipata assemblea antifascista e antisionista cittadina tenutasi all’Università il 15 aprile ha deciso di fare insieme un passo in avanti, unitariamente, per scongiurare che vengano infangati i gloriosi episodi della Battaglia di Porta San Paolo e della strenua Resistenza popolare contro le forze nazifasciste e che culminò con le insurrezioni popolari della Primavera del 1945.Spetta a noi tutte e tutti attuare oggi gli insegnamenti di lotta e solidarietà che la Resistenza ci ha lasciato: lottando come contemporanei partigiani antifasciste-i e antisionisti-e, da militanti, le grandi battaglie del nostro tempo, diverse per forma ma non per giustezza e necessità.
Rendiamo omaggio al Memoriale Partigiano alle ore 8,00 a Porta San Paolo
ANTIFASCISMO E’ ANTISIONISMO!
IERI COME OGGI, RESISTENZA SEMPRE!