[Piombino] Viva tutta la Resistenza palestinese!

Adesione del P.CARC alla manifestazione contro il genocidio in Palestina promossa dalla Rete Solidale e Antirazzista, che si terrà a Piombino il 19 aprile

Da ottant’anni la Resistenza palestinese parla alle masse popolari e ai popoli del mondo.

Molte volte è stata data per sconfitta e altrettante volte ha dimostrato di non poter essere sconfitta.

Molte volte è stata denigrata e criminalizzata e altrettante volte ha dimostrato di essere avanguardia del movimento antimperialista e democratico. Oggi, che contro il popolo palestinese è in corso un genocidio dispiegato – prima volta nella storia, avviene “in diretta mondiale” – c’è chi cerca di addossare le responsabilità sulla Resistenza.
Ma senza la Resistenza non si parlerebbe di Palestina.

Non si può parlare di Palestina senza parlare di Resistenza!

Cosa dice a noi italiani, la Resistenza palestinese?

Ci dice che la nostra mobilitazione incide direttamente sulle condizioni in cui il popolo palestinese combatte perché lo Stato illegittimo d’Israele esiste solo grazie al sostegno della Comunità Internazionale degli imperialisti Usa e Ue, anche grazie al sostegno dei capitalisti, dei guerrafondai e degli agenti sionisti che stanno in Italia.  Il sionismo è una corrente politica e affaristica reazionaria che serve a tenere in piedi una delle ultime e più brutali imprese del colonialismo del secolo scorso: lo Stato sionista d’Israele, avamposto in Asia occidentale dei gruppi imperialisti Usa-Nato e Ue.

Lo Stato sionista d’Israele può procedere nel genocidio dei palestinesi perché gode dell’appoggio militare, finanziario, economico e politico delle potenze imperialiste di tutto il mondo, con in testa gli Usa e gli altri paesi Nato, compresa l’Italia. Senza questo appoggio sarebbe costretto a cessare nel giro di poco il genocidio in Palestina. Per questo chi è veramente contro il genocidio lo deve dimostrare schierandosi contro l’attuale governo italiano e le forze politiche che apertamente o sotto banco avallano, difendono, legittimano lo Stato sionista d’Israele. Il governo Meloni con la sua maggioranza è apertamente asservito all’ideologia e alla politica del sionismo, il PD non è da meno e non lo sono nemmeno i suoi cespugli come Sinistra Italiana e AVS, i cui vertici a livello nazionale si accodarono a Meloni nel vietare la manifestazione del 5 ottobre 2024 a Roma con roboanti dichiarazioni di sdegno come quelle del deputato Angelo Bonelli.

Di tutto questo teniamo conto per valorizzare anche quelle iniziative che vengono prese per motivi prettamente elettoralistici, quale anche è l’adesione del PD e Co. alla piazza del 19 aprile di Piombino.

Tenerne conto significa partecipare alla manifestazione portando l’appello a tutti i promotori a:

1. sostenere l’importante campagna che alcune associazioni come Firenze per la Palestina e Sanitari per Gaza stanno portando avanti per far destituire Marco Carrai, Console Onorario dello Stato di Israele, dalla carica di presidente della Fondazione Meyer, ruolo per il quale non ha alcuna competenza medica e meno che mai titoli di merito sul piano politico e morale visto che difende uno stato che sta sterminando bambini innocenti. Diversi sindaci e amministratori toscani, tra cui quello di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi (anche membro della direzione nazionale di Sinistra Italiana), si sono messi alla testa di questa importante lotta (vedi https://www.change.org/p/fondazione-meyer-lettera-al-presidente-giani)

2. Sostenere la campagna in solidarietà ai tre partigiani palestinesi: Anan Yaesh, Ali Irar e Mansour Doghmosh accusati di associazione con finalità di terrorismo internazionale. Il 16 aprile si terrà la seconda udienza al tribunale de L’Aquila e invitiamo le forze politiche che hanno aderito alla manifestazione a prendere posizione e a sostenere questa importante campagna.

Partecipiamo alla manifestazione di sabato 19 aprile forti del grande risultato ottenuto dalla piazza milanese del 12 aprile, una piazza che ha visto 50.000 presenze, una piazza che ha sottolineato il ruolo e la complicità dell’Italia nel genocidio essendo anche il terzo esportatore di armi verso Israele. Una piazza che è stata brutalmente repressa dalle forze dell’ordine che hanno deliberatamente attaccato i manifestanti, come denunciano i Giovani Palestinesi d’Italia nel loro comunicato. All’indomani dell’approvazione del pacchetto sicurezza del Governo Meloni (ex ddl 1660) la repressione prova a calcare la mano, a cercare e scatenare reazioni come la dissociazione e la spaccatura tra buoni e cattivi, ma i fatti parlano chiaramente e nessuna macchinazione può, ormai, cancellare la pulizia etnica che i sionisti, al pari se non peggio dei nazisti, stanno compiendo contro il popolo palestinese! La repressione altro non è che la manifestazione del fatto che il governo non sa più come fare fronte all’imponente solidarietà che da un capo all’altro del paese si sviluppa e che innerva le tante esperienze di lotta che giorno dopo giorno crescono per far fronte alle misure volute e attuate dal governo Meloni, il governo della guerra e del genocidio!

La manifestazione del 19 aprile precede le importanti iniziative che si terranno in tutto il paese per festeggiare il 25 aprile: la giornata degli antifascisti, degli antisionisti, dei comunisti, dei sinceri democratici, progressisti, di tutte quelle compagne e compagni che portano fieramente avanti il testimone della Resistenza che il 25 aprile del 1945 insorse e, grazie al capillare lavoro clandestino portato avanti soprattutto dai comunisti e antifascisti nell’organizzare i lavoratori, le donne, i giovani e giovanissimi, liberò il nostro paese dall’occupazione nazi-fascista.

Per una nuova liberazione nazionale che spazzi via i sionisti, gli imperialisti Usa-Ue e la Nato dal nostro paese: cominciamo dalla nostra regione, la Toscana, sfruttando anche il prossimo appuntamento elettorale (le elezioni regionali) costruendo un fronte democratico, popolare che si presenti alle elezioni con programmi e azioni di rottura contro la guerra, per la Palestina, ecc chiari (come quelle indicate in precedenza per esempio).

Cacciamo gli occupanti del nostro paese e costituiamo un governo d’emergenza delle masse popolari organizzate, per opporsi alla guerra e intervenire sui problemi urgenti del paese. Solo la classe operaia e le masse popolari organizzate posso farlo. Un simile governo porterà ad un livello superiore lo scontro di classe nel paese e alimenterà la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato e la lotta per il socialismo!

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