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Liberare il nostro paese dalla Nato, dai sionisti e dal cappio della Ue!
Il 4, 5, 6 aprile si svolgono in tutta Italia proteste e iniziative in occasione del 76° anniversario della fondazione della Nato. La maggior parte di esse è il risultato di un percorso di coordinamento che vede la partecipazione di numerose realtà locali da Nord a Sud del paese.
Ognuna di queste iniziative deve servire a denunciare che l’Italia delle Larghe Intese
- è sottomessa agli imperialisti Usa, con oltre 116 basi e installazioni militari Usa e Nato (concentrate soprattutto in Sardegna e Sicilia),
- è complice dello Stato sionista di Israele che usa il nostro paese come retroterra dei suoi crimini contro il popolo palestinese e delle sue manovre sporche contro i movimenti antimperialisti e democratici dei popoli arabi e musulmani,
- è al servizio della guerra esterna (la Terza guerra mondiale) in cui la Comunità Internazionale degli imperialisti con a capo quelli Usa ci sprofonda passo dopo passo e della guerra interna (la guerra di sterminio che la borghesia imperialista conduce contro le masse popolari) che anche nei paesi più ricchi uccide milioni di persone a colpi di stragi sul lavoro e malattie professionali, miseria, sfruttamento, impossibilità di curarsi, inquinamento ambientale ed eventi naturali catastrofici prevedibili e contenibili, immigrazione, incidenti stradali, emarginazione, depressione, alcool e droga.
Ognuna di queste iniziative deve servire a rafforzare la lotta per un governo di emergenza
– che sia realmente “democratico” perché agisce su mandato degli organismi operai e popolari;
– che attui l’articolo 11 della Costituzione e quindi “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Meloni e i suoi compari possono ricorrere al terrorismo mediatico e alla repressione su larga scala, intossicare menti e cuori della gente e distogliere dalla lotta. Ma i fatti hanno la testa dura.
La preoccupazione per come vanno le cose e la sfiducia nei partiti delle Larghe Intese si combinano con insofferenza e ribellione nelle iniziative di solidarietà con il popolo palestinese contro il genocidio condotto dallo Stato sionista d’Israele e in iniziative di opposizione alla guerra ibrida che Usa-Nato conducono contro la Federazione Russa tramite il regime filo-nazista di Kiev, nelle molteplici lotte contro singole misure imposte dal governo Meloni e contro singole manifestazioni della distruzione dell’ambiente che la sopravvivenza del capitalismo implica.
Dare a ogni lotta un obiettivo politico comune: le decine di mobilitazioni dimostrano che nel paese esiste una schiera di organismi territoriali, movimenti e reti che sviluppano la lotta contro la Nato e la guerra.
Cacciare il governo Meloni e sostituirlo con il Governo di Blocco Popolare che attua la Costituzione del 1948, composto da esponenti di fiducia degli organismi operai e popolari e costituito rendendo ingovernabile il paese: così diventa possibile mettere fine alla complicità con sionisti di Israele e al protettorato Usa-Nato, epurare gli agenti degli imperialisti Usa-Nato, sionisti ed europei dalla Pubblica Amministrazione, tenere aperte le aziende che gli speculatori vogliono chiudere o delocalizzare o rimetterle in funzione facendo leva sugli operai che si sono organizzati per difenderle, investire risorse economiche e umane su salute e sicurezza sul lavoro, attuare le piccole e grandi opere necessarie a rimettere in piedi il paese e a prevenire disastri climatici e idrogeologici annunciati.