Caro compagno,
la Direzione Nazionale e tutto il Partito dei CARC ti mandano un caloroso saluto e i più sentiti auguri di buon lavoro per l’importante compito che sei chiamato a svolgere alla direzione del (n)PCI.
In questo momento di passaggio per la vita del (n)PCI, ci teniamo a ribadire lo storico legame che unisce il P.CARC al (n)PCI nella lotta comune per organizzare, mobilitare e orientare gli operai e il resto delle masse popolari a costituire un proprio governo d’emergenza, portando così a un livello superiore la lotta per farla finita con il sistema di potere della borghesia imperialista rappresentato dai vertici della Repubblica Pontificia (Vaticano, Organizzazioni padronali, UE, NATO, Centri della criminalità organizzata) e il nostro sostegno all’opera che il Comitato Centrale del (n)PCI sta svolgendo per promuovere e dirigere la rivoluzione socialista nel nostro paese: è anche la nostra opera, è l’opera dei lavoratori e delle masse popolari di avanguardia del nostro paese!
Come già abbiamo dichiarato nelle Tesi del nostro III Congresso (2012), il P.CARC
– riconosce che la Carovana del (n)PCI, alla quale è sempre appartenuto e ha dato il suo contributo, è la maggiore e la migliore concentrazione del movimento comunista che esiste nel nostro paese,
– riconosce che la concezione, la linea, i metodi e i criteri che hanno guidato e guidano l’azione del (n)PCI sono fondamentalmente giusti, relativamente giusti,
– riconosce e fa propri il bilancio dell’esperienza, l’analisi della situazione e la linea generale indicati dal (n)PCI nel Manifesto Programma e in altridocumenti.
Su questa base poggia l’opera comune del P.CARC e del (n)PCI nella lotta di classe.
Il P.CARC continuerà a utilizzare, finché possibile, quanto resta degli spazi di agibilità politica, conquistati dalla classe operaia e dal suo vecchio partito comunista con la Resistenza, per promuovere l’orientamento comunista delle masse popolari, per fare delle loro lotte spontanee una scuola di comunismo, per promuovere la mobilitazione e partecipazione delle masse popolari all’attività politica rivoluzionaria, cioè alla lotta per la costituzione del Governo di Blocco Popolare come mezzo per porre fine alla partecipazione del nostro paese alla Terza guerra mondiale che si dispiega, per farla finita con la crisi economica, ambientale, intellettuale, morale e sociale e per arrivare a fare dell’Italia un paese socialista.
Concordiamo con quanto hai scritto nel tuo saluto all’Assemblea Nazionale Giovani del P.CARC del 23 febbraio a Firenze: “La rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato nei paesi imperialisti è il fattore decisivo del futuro dell’umanità. L’instaurazione del socialismo in un paese imperialista come l’Italia, anche solo un deciso salto in avanti della rivoluzione socialista come costituire il Governo di Blocco Popolare, darà il via alla rivoluzione nei paesi imperialisti: sarà l’incendio che porrà fine anche alla Terza guerra mondiale e libererà il mondo dal sistema imperialista.
La masse popolari hanno tutte le capacità per vincere, ma per farlo hanno bisogno che i comunisti facciano propria la dedizione alla causa degli eroi della Resistenza partigiana che ha sconfitto il nazifascismo e la combinino con la scienza fondata da Marx ed Engels e sviluppata da Lenin, Stalin, Mao Tse-tung e da Gramsci per quanto riguarda il nostro paese. Per questo chiamiamo i più audaci, dotati e generosi ad arruolarsi nella Carovana del (nuovo)Partito comunista italiano, dedicando senza riserve le loro energie intellettuali, morali e materiali alla causa della rivoluzione socialista”.
Compagno Ivan, stiamo conducendo un’impresa storica, innovativa e che è nel corso oggettivo delle cose: “il comunismo nasce dai presupposti creati dal capitalismo stesso, risolve le sue contraddizioni, permette lo sviluppo delle forze produttive togliendo a esse il carattere distruttivo degli uomini e dell’ambiente che nel capitalismo in declino è diventato dominante, preserva e sviluppa gli avanzamenti che il capitalismo e la produzione mercantile hanno portato alla civiltà umana”.
In ogni angolo del mondo e in mille forme, anche se a volte tra loro contraddittorie, cresce la resistenza delle masse popolari contro il catastrofico corso delle cose imposto dalla borghesia imperialista e dalle altre classi reazionarie. Le masse popolari e in primo luogo la classe operaia si mobiliteranno e combatteranno con generosità, come hanno fatto già nel passato, se noi comunisti sapremo indicare la strada giusta, passo dopo passo.
E noi lo faremo, perché siamo decisi a farlo senza riserve!
La vittoria sarà nostra e delle masse popolari. La borghesia e il clero non hanno futuro, il capitalismo non ha futuro. Assieme faremo dell’Italia un nuovo paese socialista e contribuiremo così alla nuova ondata della rivoluzione proletaria che avanza in tutto il mondo.
W il (n)PCI!
W la Carovana del (n)PCI!