L’accordo per il cessate il fuoco che è stato costretto a siglare lo stato sionista d’Israele dimostra che non c’è esercito più potente al mondo che possa vincere la risolutezza, la determinazione, l’eroica resistenza delle masse popolari quando si organizzano e sono disposte a tutto per vincere.
Questa tregua è una vittoria della resistenza palestinese, ma è anche una vittoria per le masse popolari che in tutto il mondo si ribellano alla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, sionisti e UE, al loro dominio economico, finanziario, politico e militare sul mondo, alle manovre con cui fomentano la Terza Guerra Mondiale.
Si tratta indubbiamente di una vittoria, ma la tregua non va scambiata per la pace: finché esiste lo stato sionista d’Israele e il suo regime coloniale di apartheid non può esserci pace.
Questa vittoria deve essere uno sprone a proseguire la mobilitazione, a moltiplicare gli sforzi per allargare e rafforzare il più ampio fronte della mobilitazione popolare, fino a rovesciare il sistema politico delle Larghe Intese, della Comunità Internazionale degli imperialisti USA, dei sionisti e della UE, per spazzare via quel sistema politico che trascina l’Italia nella Terza guerra mondiale.
Questa vittoria ci deve spingere a lottare con maggiore decisione e determinazione per farla finita con la partecipazione del nostro paese alla guerra e alle sue disastrose conseguenze, in termini umani ed economici, è il contributo migliore che possiamo dare anche alla resistenza del popolo palestinese e alla lotta per debellare l’entità sionista.
Un presidio per costruire un percorso comune contro la guerra, l’economia di guerra, il genocidio del popolo palestinese, le basi USA-Nato
A ottobre in Piazza Novelli è stata inaugurata la nuova struttura organizzativa al Comando dell’Aeronautica Militare che ha preso sede nell’edificio dell’Aeronautica già esistente, deputato a svolgere due funzioni: la funzione di generazione, approntamento e impiego dello strumento aerospaziale (esercitata poi da Comandi e Reparti dislocati sul territorio nazionale); le funzioni presidiarie di supporto tecnico, amministrativo e logistico nell’area del Nord Italia. Il tutto, con l’intenzione dichiarata di rendere Milano parte fondamentale della struttura essenziale della Forza Armata, auspicando e lavorando in tal senso alla collaborazione con le istituzioni cittadine e regionali, con le università, le realtà accademiche della ricerca scientifica e i settori industriali. L’intervento di aggiornamento tecnologico e infrastrutturale del comando di Piazza Novelli, si aggiunge a quello dell’Aeroporto Militare di Linate e al ruolo esercitato dagli uffici NATO siti in Palazzo Cusani, in via Brera (sede istituzionale del comando militare che ha base operativa a Solbiate Olona, un comando militare di reazione rapida, selezionato dalla NATO quale guida della Forza di Reazione Alleata, deputato a svolgere azioni militari di emergenza dal 2024, alle dirette dipendenze del Comandante Supremo delle Forze Alleate in Europa Christopher G. Cavoli, un generale di corpo d’armata statunitense).
Milano, da capitale finanziaria del paese, è diventata di fatto uno dei centri decisionali e operativi della Terza guerra mondiale al servizio degli imperialisti USA.
Riteniamo quindi necessaria una mobilitazione permanente, unitaria e coordinata contro la guerra e le sue conseguenze, di tutte quelle forze politiche, organismi sindacali, collettivi studenteschi, comitati e associazioni che sono impegnati su queste tematiche.
Il 27 gennaio come presidio del P.CARC Milano Zona 3 (che svolge un lavoro di radicamento da oltre un anno fra Casoretto, Città Studi e Lambrate) abbiamo deciso di lanciare un presidio contro la guerra in Piazza Novelli, a cui invitiamo le realtà della Zona 3, quelle aderenti al Coordinamento Nazionale No Nato, le realtà che sono sensibili al tema e i singoli individui, ad aderire, costruirlo insieme e promuoverlo fra le masse popolari che abitano, lavorano o studiano in questa zona.
Un presidio con cui fare controinformazione e propagandare la nostra posizione sulla guerra, denunciare il ruolo di Milano nello scacchiere della guerra mondiale; raccogliere contatti; diventare punto di riferimento per chi nella nostra zona vuole attivarsi e mobilitarsi contro i sionisti, la Nato e la partecipazione del nostro paese alle loro guerre.
Ci ispiriamo all’esperienza della Tenda contro la guerra promossa in modo coordinato e unitario da organismi e associazioni di Milano Sud, un gazebo di più giorni, in quel caso, attraverso attività di informazione, volantinaggio e aggregative, hanno dimostrato che si può spingere in avanti la mobilitazione contro la guerra, oltre le forme che ha assunto finora: cortei cittadini e convegni, conferenze e altre iniziative di informazione e denuncia. E ora l’esperienza sta andando avanti, con un gazebo di un giorno e l’organizzazione di una fiaccolata in quartiere.
Con questo presidio vogliamo avviare un percorso simile in Zona 3, per unire ciò che oggi già esiste, si muove in ordine sparso, per marciare compatti verso il comune obiettivo di farla finita con la partecipazione dell’Italia alla guerra, l’economia di guerra, la complicità con il genocidio del popolo palestinese, per raccogliere e organizzare quel dissenso e quel sentimento comune che per quanto presente fra le masse popolari non ha ancora trovato il modo di esprimersi e di diventare forza che muove la storia!
P.CARC Presidio Milano Zona 3
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