Con questo comunicato interveniamo sulla polemica suscitata dagli articoli pubblicati in questi giorni su alcuni quotidiani locali di Firenze. Oggetto della polemica sono i manifesti apparsi fuori dal Meyer che denunciano Marco Carrai come sionista. Prima di entrare nel merito della vicenda vogliamo ribadire l’importanza di appoggiare e sviluppare lo smascheramento e la lotta contro organismi e agenti sionisti che operano nel nostro paese. Quest’attività è parte integrante della lotta a sostegno della resistenza del popolo palestinese, per tanto chi vuole contribuire ad un livello superiore ad essa può prendere a esempio iniziative come quelle che i pennivendoli della Repubblica Pontificia si sperticano a criminalizzare. Chi ci legge forse si chiede il motivo per cui denunciare il ruolo dell’entità sionista nel nostro paese è così importante. Ebbene, lo è perché Israele usa l’Italia come retroterra per legittimare l’occupazione della Palestina e in generale per rafforzare, consolidare ed estendere il suo ruolo nefasto in Medio Oriente. Il sistema mass-mediatico, accademico, parte di quello economico e produttivo (cyber-sicurezza, farmaceutico, ecc.), militare e politico del nostro paese, è asservito alla narrazione sionista e al suo progetto genocidiario. L’Italia è infestata dai gruppi imperialisti sionisti e la Toscana pare lo sia in modo particolare stante il peso e il ruolo che qui hanno personaggi come Marco Carrai console onorario d’Israele e non solo. Per chi volesse approfondire di chi – e perché – parliamo, rimandiamo a questo articolo del La Voce del (nuovo) PCI e a quanto scritto nell’Avviso ai Naviganti 145 di cui riportiamo un breve stralcio: “(…) Il ruolo svolto in Italia dallo Stato sionista d’Israele e da organismi e agenti dell’entità sionista è meno noto di quello svolto dalla NATO e dai gruppi imperialisti USA e UE. Negli articoli Sul ruolo dei sionisti in Italia (VO 71 – luglio 2022) e Sionisti e università italiane (VO 73 – marzo 2023) abbiamo messo in luce la collaborazione passata e attuale delle autorità italiane con lo Stato sionista d’Israele e come l’entità sionista utilizza il nostro paese (prima con il sostegno dei governi del regime DC, successivamente attraverso i governi delle Larghe Intese) per:
– consolidare, da un punto di vista politico e diplomatico, la propria presenza in Palestina e l’oppressione verso il popolo palestinese e in generale legittimare la propria presenza in Medio Oriente;
– effettuare manovre di “intelligence” (raccolta di informazioni e altre attività clandestine, in particolare omicidi, rapimenti di oppositori politici e rappresaglie);
– sviluppare la propria tecnologia militare tramite accordi tra aziende private e università e sfruttando i poligoni militari NATO in Italia: lo Stato sionista d’Israele formalmente non è membro della NATO, ma pagando un tot all’ora affitta i poligoni NATO in Sardegna per testare le proprie armi senza neanche l’obbligo di “ripulire” quando va via;
– sviluppare accordi commerciali con aziende italiane utili a continuare la propria penetrazione nel territorio palestinese, proseguire lo sterminio e l’espulsione degli arabi palestinesi e permettere l’insediamento dei coloni ebrei provenienti da USA, Gran Bretagna ed Europa. L’entità sionista è parte integrante del sistema di potere della Repubblica Pontificia. Essa opera nel nostro paese sia attraverso proprie aziende inserite nel tessuto finanziario e commerciale italiano, sia attraverso uomini di fiducia (ebrei e non ebrei) con ruoli apicali nell’ambito mass-mediatico, nel campo dell’istruzione, della medicina, della ricerca scientifica, della politica e delle istituzioni: di seguito diamo un elenco di alcune di tali aziende e agenti”.
Entrando nel merito della vicenda, ci sembra evidente che il P.CARC con la sua propaganda, non fa altro che indicare in Carrai e in quelli come lui, ciò che sono e che loro stessi rivendicano di essere: dei sionisti! Proprio Il Corriere Fiorentino ha riportato una frase di Emanuele Cocollini, presidente dell’Associazione Italia-Israele di Firenze, che, riferito a Carrai, ha detto: “Gli ricordiamo che essere definito ‘sionista’ è un onore del quale fregiarsi”. Quindi?
Pare che la Digos abbia aperto un’indagine per istigazione all’odio razziale, indagine che non ha alcuna giustificazione se non quella di criminalizzare chi lotta in solidarietà alla Palestine e di alimentare l’odiosa equiparazione tra antisionismo e antisemitismo; di accusare come antisemita chi attacca il sionismo. E’ un’operazione di bassa lega che usano ovunque nel mondo come successo di recente anche per qualificare i fatti di Amsterdam (vedi qui).
Questa vicenda mostra il livello di degrado morale e politico raggiunto dalla classe dirigente di questa città completamente asservita ai sionisti e agli imperialisti USA che, non a caso, proprio a Firenze vogliono insediare quello che dovrebbe diventare il più grande comando NATO dell’Europa del sud! Marco Carrai incarna forse più di qualsiasi altro questa classe dirigente degradata, considerati i suoi ruoli di direzione nel settore industriale (ex Acciaierie Piombino), dei trasporti (Toscana Aeroporti), della sanità (Fondazione Meyer), della politica (stante il ruolo di console). Questi sono gli incarichi che conosciamo, chissà che non ne svolga anche altri…Basti pensare alle responsabilità assegnategli nei Servizi segreti, di cui tratta il servizio di Report del 3 novembre scorso.
In mezzo a tutte queste menzogne e manipolazioni la verità esiste ed è una: le masse popolari del nostro paese sono a fianco del popolo palestinese, come dimostra la solidarietà che dilaga da oltre un anno; sono contro l’incremento delle armi; la militarizzazione di scuole e città. Solo le masse popolari possono salvare loro stesse dalla terza guerra mondiale in cui la Comunità Internazionale dei criminali gruppi imperialisti USA, UE e sionisti ci sta trascinando con la complicità e partecipazione del Governo Meloni (alla faccia della difesa degli “interessi nazionali”). Meloni e Co. vanno cacciati, loro e tutti i servi e agenti della NATO, dell’Unione Europea e della colonia sionista chiamata Israele.
Cacciare il governo Meloni e imporne uno di emergenza popolare che interrompa le relazioni diplomatiche, economiche, militari e politiche con lo stato di Israele è il miglior contributo che i comunisti e le masse popolari italiane possono dare qui e ora alla lotta contro il genocidio.
Il 30 novembre tutti a Roma al fianco del popolo palestinese!
Federazione Toscana del P.CARC