Con le Feste di Sezione si chiude la campagna politica Riscossa Popolare 2024

Nei mesi di novembre e dicembre, con le feste di Sezione, si conclude la campagna delle Feste della Riscossa Popolare iniziata nella scorsa primavera con le feste federali.

C’è stato chi ci ha chiesto i motivi per cui sembra che sette mesi l’anno li passiamo a organizzare le feste. In verità, l’organizzazione dell’intera campagna, feste federali, due feste nazionali e poi le feste di Sezione richiede ben più di sette mesi: in effetti ci impegna tutto l’anno. Me nella nostra politica le feste sono appuntamenti fondamentali.

Anzitutto, le chiamiamo “feste”, ma si tratta di iniziative politiche articolate che hanno la funzione di attivare, valorizzare e mobilitare tutta la rete del Partito in modo capillare. Le feste nazionali hanno anche la funzione di alimentare l’intervento del Partito nella politica nazionale (e nel corso di quest’anno l’obiettivo è stato conseguito in modo lampante), mentre quelle locali hanno, fra l’altro, la funzione di raccogliere sui territori quello che è stato seminato nel corso dell’anno a livello nazionale.

L’articolazione delle feste, inoltre, permette di dispiegare su ampia scala la lotta per l’agibilità politica dei comunisti. Ogni anno la classe dominante cerca di restringere gli spazi di agibilità e la realizzazione delle feste, che ogni anno è una battaglia sia sul piano nazionale che su quello locale, è un metro di verifica, un risultato della nostra resistenza a questo processo.

Invitiamo a NON sottovalutare questo aspetto: le feste dei comunisti sono sempre meno sia perché i più grandi e tradizionali partiti sono in crisi di adesioni (vedi il Prc), ma anche perché aumentano gli ostacoli, i veti, gli sgambetti e gli arbitrii delle istituzioni e delle autorità. Quindi sì, la campagna delle Feste della Riscossa Popolare è anche uno strumento per dare battaglia sull’agibilità politica, che si difende solo praticandola.

Un altro aspetto è quello economico. Le feste contribuiscono a rendere il P.Carc autonomo economicamente, e quindi politicamente, dalla classe dominante. I lettori di Resistenza sanno, perché ne abbiamo trattato varie volte nel corso degli anni, che nel movimento comunista italiano ci sono stati – e ci sono – personaggi che mettono in circolazione dubbi su dove il P.Carc “prende i soldi”, lasciando intendere che abbiamo relazioni oscure con finanziatori e istituzioni… beh, oltre a rendere conto delle accuse che sollevano portando le prove di ciò che dicono, dovrebbero provare anche a organizzare una campagna di oltre quaranta iniziative nel corso dell’anno… Beninteso, in termini di partecipazione – e quindi anche di riscontri economici – le Feste della Riscossa Popolare non sono neppure lontanamente paragonabili alle feste di Liberazione di quando il Prc era in auge. Ma rientrano a pieno titolo fra le attività di raccolta economica necessarie a sviluppare la nostra politica.

Non è possibile riportare interamente il programma delle Feste di Sezione, l’invito è a contattare le Segreterie Federali non solo per sapere le date, ma possibilmente per dare la disponibilità a collaborare, a conoscersi, a partecipare a una delle tante attività, anche preparatorie o collaterali.

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