[Bologna] La sicurezza che ci serve è quella sul lavoro! Basta repressione!

Oggi eravamo davanti allo stabilimento della IIA di Bologna a volantinare per invitare gli operai all’iniziativa che si terrà a Villa Paradiso in Via Emilia Lavante 138, domenica 3 alle 16:30, sulla questione omicidi sul lavoro e su come organizzarsi per imporre le misure di prevenzione. Mentre volantinavamo, due agenti della DIGOS si sono avvicinati minacciando un trasferimento illegale in Questura, adducendo pretesi controlli per “garantire l’ordine pubblico”. Mentre ci identificavano abbiamo raccolto la solidarietà degli operai che passavano ritirando il volantino.

Ci chiediamo – retoricamente s’intende – perché le Forze dell’Ordine non facciano proprio nulla per impedire il dilagare del lavoro nero e l’illegalità sui luoghi di lavoro, illegalità che produce morti e di cui sono responsabili le aziende, mentre sono assai solerti nell’indagare gli spostamenti e l’attività di lavoratori che si organizzano per tutelare la propria vita e quella dei propri compagni. Ci chiediamo con quale legittimità questi agenti operino, mentre cerano di impedire un’attività garantita dalla Costituzione, attività che ha come scopo il dare un contributo per prevenire le stragi che martoriano il nostro territorio.

In realtà, questi soggetti, che sappiamo bene in ultima analisi rispondere a interessi alieni a quelli di chi la mattina si alzare andare a lavorare, confermano con le loro azioni la giustezza del lavoro politico che stiamo svolgendo. Ci confermano il timore che la classe dominante ha, in questa fase di guerra, dell’organizzazione delle masse, in special modo dei lavoratori, in special modo se comunisti. Sappiamo bene, comunque, di non essere i soli a cui sono riservate certe speciali “attenzioni” e quindi cogliamo l’occasione non solo per rilanciare la nostra iniziativa di domenica prossima e invitare tutti e tutte a partecipare anche come forma di solidarietà ma anche per fare un appello alle realtà organizzate e comunicare la nostra disponibilità a costruire un’assemblea cittadina unitaria e permanente contro la repressione, un nodo locale della Rete Liberi di Lottare, cui il P. CARC aderisce, contro il DDL 1660 (ennesimo Decreto “sicurezza”), Rete che proprio la scorsa domenica ha organizzato a Napoli il suo secondo appuntamento nazionale.

La nostra legittimità non poggia sulle vostre leggi. Torneremo ai cancelli dove potete trovarci con regolarità e saremo, la prossima volta, di più e meglio organizzati.

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