La sezione di Pisa del Partito dei CARC aderisce e chiama a partecipare alla manifestazione regionale del 26 ottobre (ore 15:30 Corso Matteotti, Pontedera) rilanciata dal coordinamento No Valdera Avvelenata.
La manifestazione, contro l’ampliamento della discarica di Gello e tutta la gestione regionale dei rifiuti che relega la Valdera a pattumiera della Toscana, in un territorio che già si presenta una discarica a cielo aperto, martoriato dai fanghi del KEU e bersaglio per l’ulteriore militarizzazione del territorio col progetto di istallazione di un nuovo autodromo e poligono militari, rappresenta un momento importante per denunciare la gestione criminale dei territori in una fase caratterizzata dall’avanzare dell’economia di guerra, dagli effetti sempre più devastanti della crisi e dalla progressiva eliminazione di diritti delle masse popolari.
La Valdera produce solo il 5% dei rifiuti in Toscana ma ne raccoglie già il 50% ed è già considerata zona a rischio per incidenza di tumori. Gli studi sul Keu, prodotto dalle concerie di Santa Croce, mostrano le alte potenzialità cancerogene del materiale di cui, negli ultimi mesi, sono stati rilevati altri 60 siti. Tuttavia, le indagini sanitarie faticano a partire. Non c’è da stupirsi in un sistema in cui il profitto viene prima della salute delle masse popolari e della tutela dell’ambiente. Il processo per il Keu, che si è protratto grazie alla spinta decisiva delle decine di organizzazioni popolari che si sono mobilitate, ha fatto tremare padroni ed amministratori delle Larghe Intese ma questo non basta.
Non possiamo delegare alle attuali istituzioni la denuncia, la richiesta di giustizia, la tutela della nostra salute e sicurezza, la preservazione dell’ambiente. Per questo è necessario in ogni fabbrica, scuola, quartiere, o altro territorio, costruire organizzazioni operaie e popolari che si occupino dei propri posti di lavoro, delle proprie scuole, dei propri territori e coordinarle tra loro per contrastare il processo di smantellamento dell’apparato produttivo, difendere i diritti all’istruzione, alla salute, all’abitare, a lavorare e vivere in ambienti salubri e sicuri, impedire la costruzione di grandi opere inutili e dannose, lottare contro la militarizzazione dei territori e la partecipazione del nostro paese alla guerra in corso.
Nella Toscana del governatore Giani, la sanità è al collasso, liste di attesa infinite, cronicizzazione della mancanza di organico di operatori sanitari, smantellamento dei presidi territoriali, in assenza totale di un piano di assunzioni e finanziamento degli ospedali pubblici, cresce l’emergenza abitativa, aumentano il numero di morti ed infortuni sul lavoro, chiudono aziende, vengono permesse condizioni di schiavitù nei luoghi di lavoro, vengono lasciati all’abbandono i cittadini vittime dei danni idrogeologici degli ultimi alluvioni dovuti all’incuria dei territori. Al contempo viene dato il via libera allo stanziamento di 520 milioni di euro per l’istallazione di una nuova base militare, si fanno piani per l’alta velocità e si mettono sotto il tappeto problemi strutturali che incidono sulla salute delle masse popolari come quello della gestione dei rifiuti. Il nuovo piano regionale della gestione dei rifiuti ,che si propone di andare verso la sostenibilità ma che sostenibile non è, rappresenta uno dei tanti tentativi di tutelare i grandi interessi di padroni e speculatori che abbiamo visto negli anni andare a braccetto con le organizzazioni criminali della mafia. Per questi motivi invitiamo tutti e tutte a partecipare alla manifestazione del 26 ottobre, a dare forza e sviluppo alle organizzazioni operaie e popolari che vi partecipano per imporre le misure d’emergenza necessarie nell’interesse della collettività.
Organizziamoci e mobilitiamoci per farla finita questo sistema basato sullo sfruttamento degli uomini e dell’ambiente, per cacciare questo Governo nemico dei lavoratori e servo dei gruppi imperialisti USA, europei e sionisti e per imporre un governo emanazione delle masse popolari che si organizzano.
P.CARC sez. Pisa