Le sezioni milanesi del P.CARC aderiscono al corteo del 26 ottobre, con concentramento alle h. 15 in Stazione Centrale.
La manifestazione è promossa unitariamente dal Coordinamento per la Pace – Milano (CPM), Unione Democratica Arabo Palestinese (UDAP), Giovani Palestinesi Italia (GPI), Associazione dei Palestinesi in Italia (API) e Comunità Palestinese della Lombardia (CPL).
Il mondo ha imboccato la via della Terza guerra mondiale da anni, ma negli ultimi due mesi chi dirige il processo ha premuto sull’acceleratore. Gli imperialisti Usa e i sionisti, gli imperialisti Ue al loro seguito stanno usando ogni mezzo per allargare e aggravare i conflitti che loro stessi hanno innescato: vogliono la guerra dispiegata e la perseguono in ogni modo, dall’Ucraina al Medio Oriente.
L’Italia è legata tramite mille fili e mille interessi ai sionisti occupanti della Palestina ed è implicata con i loro traffici. Il governo Meloni è complice del genocidio contro il popolo palestinese e dei crimini che lo Stato terrorista di Israele sta compiendo in tutto il Medio Oriente. La più alta forma di solidarietà con il popolo palestinese e i popoli del Medio Oriente che possiamo dare, la più efficace forma di sostegno alla causa della liberazione della Palestina, è alimentare la mobilitazione per cacciare il governo Meloni e sostituirlo con un governo di emergenza popolare, un governo che abbia il coraggio, la determinazione e si dia i mezzi per attuare le parti progressiste della Costituzione del 1948, che liberi il paese dalla sottomissione alla Nato e che schieri l’Italia al fianco del popolo palestinese. Tutti i lavoratori e tutte le masse popolari hanno interesse a sostenere un governo che opera applicando le parti progressiste della Costituzione del 1948, a partire proprio da quegli articoli, come l’art.11 “l’Italia ripudia la guerra”, che sono sempre stati violati ed elusi. Tutti i lavoratori e tutte le masse popolari hanno interesse a disattivare il pilota automatico che sta conducendo il paese verso la Terza guerra mondiale. Tutti i lavoratori e tutte le masse popolari hanno interesse a rompere i vincoli di sottomissione agli Usa, alla Nato, ai sionisti e alla Ue e a realizzare la sovranità nazionale sancita nella Costituzione.
Quello che farà la differenza sono il quanto e il come le forze del movimento comunista, il movimento contro la guerra, quello in solidarietà al popolo palestinese, i movimenti e le organizzazioni sindacali sono decisi a mettersi alla testa della lotta contro la classe dominante, alla testa della guerra contro i guerrafondai, alla testa della lotta per imporre il loro governo di emergenza. Il primo passo è violare i divieti di manifestare, respingere nella pratica, rendere inapplicabile, il Ddl 1660 (come si è fatto a Roma il 5 ottobre!) che i nostalgici del Ventennio e dei tribunali speciali vogliono usare come manganello contro le masse popolari.
Per questo motivo una nostra delegazione parteciperà anche alla mobilitazione rilanciata dalla CGIL all’Arco della Pace, h. 14.30 a Milano. Saremo in quella piazza con i nostri contenuti, con le nostre bandiere e quelle della Palestina: per ribadire la solidarietà senza se e senza ma a tutta la Resistenza palestinese e per sostenere tutte quelle lavoratrici e lavoratori che si organizzano e lottano ogni giorno contro il governo Meloni e i suoi decreti repressivi; contro la guerra e l’invio di armi; nei propri posti di lavoro contro la guerra che abbiamo in casa i cui effetti sono le morti sul lavoro in nome dei profitti, per la devastazione ambientale in nome delle speculazioni, per malasanità e per lo sfascio della società in nome delle privatizzazioni e della guerra tra poveri che il governo Meloni e le altre fazioni delle Larghe Intese con alla testa il PD promuovono.
Per fermare le guerre, il primo passo è quello di cacciare i sionisti, la NATO, il governo Meloni e le Larghe Intese!
Ora e sempre Resistenza!