Saluto del P.CARC alla Convention del Partito Comunista Americano

Cari compagni,

auguriamo il più compiuto successo ai lavori della vostra Convenzione del 12 ottobre e al percorso che dalla Convenzione vi porterà al Congresso. Cogliamo l’occasione per ringraziarvi del contributo che avete inoltrato per la Conferenza promossa dal Partito dei CARC e da altre forze sugli insegnamenti dell’opera di Stalin per la lotta dei comunisti oggi tenutasi il 29 settembre nell’ambito della Festa della Riscossa Popolare del Partito dei CARC.

Risponderemo senz’altro alla vostra richiesta di intervenire sui temi dirimenti di questa epoca, dedicandovi il tempo che essi richiedono, a partire da incontri diretti con esponenti del vostro partito che contiamo di avere nel futuro prossimo, forse già alla Conferenza di Dakar organizzata dalla Piattaforma Antimperialista Mondiale per la fine di questo mese.

Aggiungiamo che i temi che giustamente ponete all’attenzione sono all’ordine del giorno sia nel nostro lavoro a livello nazionale sia negli interventi a livello internazionale, ultimo dei quali è quello di Manuela Maj, responsabile del Gruppo di Lavoro Internazionale, pubblicato sul numero di ottobre della rivista Platform (in https://waporgan.org/?p=4051).

Diamo massima importanza alla rinascita del movimento comunista e allo sviluppo del movimento delle masse popolari negli USA e alle relazioni tra il movimento comunista del nostro paese e del vostro.

I due centri del sistema imperialista mondiale sono nell’ordine 1. la borghesia imperialista USA con il complesso industriale-militare-finanziario che ne è l’organo politico, 2. la Chiesa Cattolica Romana con il Vaticano (la Corte Pontificia).

Gli USA sono al centro della situazione rivoluzionaria che si sviluppa in tutto il mondo. Quindi ogni partito comunista deve tenerne conto, tanto più in Italia dove gli USA dal 1949 gestiscono in regime di sovranità limitata le Forze Armate e le relazioni con l’estero, hanno più di 116 tra basi e installazioni militari e tengono circa 30 mila dei loro soldati in insediamenti NATO e USA. Quale tipo di interferenza dobbiamo aspettarci da parte della borghesia imperialista USA contro la rivoluzione socialista nel nostro paese? In cosa possiamo aiutare il movimento comunista USA? Cosa possiamo imparare ai nostri fini dalla lotta di classe negli USA?

La forza principale in ascesa contro i gruppi imperialisti USA è il proletariato USA. Nel secolo scorso i gruppi imperialisti USA impadronendosi della direzione del mondo sono riusciti a soffocare il movimento comunista: basti ricordare l’FBI di Edgar Hoover e il Maccartismo. Il declino del ruolo degli imperialisti USA nel mondo favorisce la sua rinascita. La mobilitazione delle masse popolari e del proletariato USA è favorita dalla lotta politica in seno ai gruppi imperialisti USA e in seno allo stesso complesso militare-industriale-finanziario. In questa mobilitazione sono emersi gruppi e aggregazioni che in vari modi e misure alcuni riflettono e altri consapevolmente e con scienza e coscienza fanno propri gli interessi storici reali del proletariato USA. La loro forza e il loro ruolo cresceranno e anche la nostra lotta in Italia li aiuterà.

Il sostegno che noi comunisti italiani diamo alla rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato negli USA si articola in due compiti:

1. far avanzare la rivoluzione socialista in Italia, rompere con la NATO e cacciare le basi e le truppe USA che occupano il nostro paese e lo usano come base per l’aggressione e le pressioni sugli altri paesi, in particolare contro i paesi africani, i paesi del Medio Oriente e la Federazione Russa. È un compito che coincide pienamente anche con gli interessi delle masse popolari italiane e intrinseco all’avanzamento della lotta per instaurare il socialismo nel nostro paese;

– affermare e sviluppare il marxismo-leninismo-maoismo: la concezione comunista del mondo e la strategia della rivoluzione proletaria in cui esso si articola. A questo fine la Carovana del (n)PCI, di cui il Partito dei CARC è parte, promuove all’interno del movimento comunista internazionale la discussione su quattro temi:

1. il bilancio del movimento comunista (prima ondata della rivoluzione proletaria e primi paesi socialisti, crisi del movimento comunista e revisionismo moderno, rinascita del movimento comunista sulla base del m-l-m);

2. la teoria della (prima e seconda) crisi generale del capitalismo nell’epoca imperialista e della connessa situazione rivoluzionaria in sviluppo;

3. il regime di controrivoluzione preventiva instaurato dalla borghesia nei paesi imperialisti;

4. la strategia della guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata.

Il complesso militare-industriale-finanziario USA cerca di preservare il dominio che i gruppi imperialisti USA hanno imposto nel mondo dopo la Seconda guerra mondiale, ma oltre all’opposizione che cresce negli altri paesi, esso deve far fronte alla guerra che si sviluppa negli USA stessi. È una guerra che ha molti promotori con interessi antagonisti. Non collaborano tra loro, ma tutti contribuiscono a minare il complesso militare-industriale-finanziario USA.

Noi comunisti italiani dobbiamo tenerne conto per avere fiducia nella possibilità di successo della nostro lotta, contro quelli che alla nostra linea di creare le condizioni per la costituzione del Governo di Blocco Popolare obiettano che “i gruppi imperialisti USA, sionisti e UE non ve lo lasceranno fare”. Certo che dovremo far fronte al loro intervento, ma proprio la lotta vittoriosa contro di esso porterà alla piena rinascita del movimento comunista in Italia e all’instaurazione del socialismo. E la nostra lotta può essere vittoriosa.

I gruppi imperialisti USA sono divisi tra loro e si divideranno sempre di più: è nella loro natura, sono concorrenti per la valorizzazione ognuno del proprio capitale. Lo scontro tra i seguaci di Biden e quelli di Trump è una delle manifestazioni di questo contrasto di fondo. Il contrasto si acuirà e gli scontri si moltiplicheranno. Non solo noi e i comunisti degli altri paesi ne trarremo profitto, ma anche i comunisti USA impareranno ad approfittarne per la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato negli USA. Il corso delle cose che gli imperialisti USA impongono negli USA stessi con la repressione (gli USA sono il paese con la più alta percentuale della popolazione costituita da detenuti e di vittime di altre forme della repressione statale) e con l’abbrutimento delle menti e dei cuori delle masse popolari (gli USA sono un paese con un’alta percentuale di drogati e con un alto numero di stragi) promuove lo sviluppo di una resistenza crescente. Il sistema produttivo di merci è stato sconvolto dai capitalisti stessi che sono andati a sfruttare i lavoratori di altri paesi (le merci importate sono molto di più delle merci esportate: la bilancia commerciale è cronicamente deficitaria). La disoccupazione, il lavoro precario negli USA sono ampiamente diffusi e assieme all’avidità dei padroni delle aziende, alle persecuzioni razziali, all’aumento della violenza contro le donne (le leggi contro il diritto all’aborto assistito sono solo un esempio) e alle crescenti difficoltà degli studenti (tariffe scolastiche e abitazioni) e dei giovani in generale alimentano la resistenza delle masse popolari. Un vasto campo d’azione per i rivoluzionari in generale e per quei comunisti che arriveranno ad avere una comprensione più elevata delle condizioni, delle forme e dei risultati della lotta di classe. La mobilitazione rivoluzionaria crescerà. Crescerà anche la mobilitazione reazionaria, perché i gruppi imperialisti e i loro agenti approfittano in mille modi dell’insofferenza, del malcontento e della ribellione delle masse popolari. Le ultime elezioni presidenziali ne hanno dato dimostrazione su ampia scala. La diffusione delle armi è una tradizione USA e fonte di grandi profitti per produttori e commercianti. A tutto questo si aggiunge la devastazione dell’ambiente e l’inquinamento che il modo di produzione capitalista aggrava negli USA come nel resto del mondo.

Questo è in estrema sintesi il campo in cui si sviluppa la guerra civile negli USA. Essa mina la forza con cui il complesso militare-industriale-finanziario USA opprime il resto del mondo ed è il campo in cui i comunisti impareranno a sviluppare non solo rivendicazioni sindacali e politiche, ma anche e soprattutto a trasformare il disordine e l’indignazione generali delle masse popolari in una guerra diretta a un fine ben preciso: porre fine al dominio della borghesia imperialista, al suo modo di produzione e agli ordinamenti che su di esso si basano e instaurare un regime socialista.

La rinascita del movimento comunista vedrà la rivoluzione socialista trionfare in uno o più paesi imperialisti. Sapremo avanzare fino alla vittoria.

Viva la Convenzione del Partito Comunista Americano!

Trasformiamo la resistenza in attacco!

Il futuro è luminoso!

Paolo Babini e Mattia Cavatorti
Partito dei CARC – Gruppo di Lavoro Internazionale

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