Milano. Una giornata contro la Nato e la guerra e per la Palestina libera

Il 21 settembre abbiamo promosso una giornata di lotta e mobilitazione a Milano, contro la guerra mondiale che la borghesia imperialista promuove e in cui sta trascinando l’intera umanità. L’iniziativa rientra in quelle che abbiamo messo in campo per promuovere la Festa nazionale della Riscossa Popolare del 27, 28, e 29 settembre e aveva tra i suoi obiettivi proprio quello di alimentare la mobilitazione contro la guerra imperialista.

La mattina abbiamo organizzato un presidio davanti agli uffici della Nato di Palazzo Cusani, in via Brera. L’iniziativa si collegava alla mobilitazione nazionale promossa dal Comitato No Comando Nato né a Firenze né altrove. Il Comitato aveva, infatti, organizzato per il 21 settembre una manifestazione a Firenze, rilanciando la mobilitazione anche all’interno del nascente coordinamento contro la Nato di cui fa parte. La manifestazione di Firenze ha così assunto carattere nazionale, con realtà che vi hanno partecipato e altre che hanno invece organizzato iniziative nei loro territori.

I nostri compagni di Milano si sono presentati davanti agli uffici Nato con striscione e megafono e hanno tappezzato il portone del palazzo con locandine per denunciare pubblicamente la presenza di questa installazione militare non segnalata, nascosta nel bel mezzo della città e a due passi dall’università: un pericolo per tutte le masse popolari nel contesto della nuova guerra mondiale che gli imperialisti stanno promuovendo.

Dopo poco tempo i compagni sono stati accerchiati dalla polizia e identificati, ma la propaganda non si è fermata, anzi è stato denunciato a gran voce il tentativo di intimidazione delle forze dell’ordine.

Il pomeriggio abbiamo poi partecipato al corteo in solidarietà al popolo palestinese, il 50° dall’inizio del conflitto (a dimostrazione di una mobilitazione capace di esprimere una continuità e una perseveranza che ha pochi eguali nella storia recente del movimento milanese). Questo corteo era doppiamente importante, perché funzionale anche a preparare la battaglia per la manifestazione nazionale del 5 ottobre volta a celebrare e sostenere il movimento di liberazione palestinese, la sua operazione del 7 ottobre 2023 e la resistenza che da un anno oppone alla brutale aggressione dei sionisti. Manifestazione che il governo vuole vietare, imponendo l’equiparazione tra resistenza palestinese e terrorismo. Noi abbiamo sfilato dietro lo striscione “Cacciare il governo Meloni, con la Palestina fino alla vittoria” e fatto propaganda della Festa di Riscossa Popolare, promuovendo il legame tra questa mobilitazione del sabato e l’iniziativa in solidarietà alla Palestina prevista all’interno della Festa.

Infine, la sera abbiamo continuato con le attività di propaganda, approfittando della movida per promuovere ampiamente la solidarietà alla resistenza palestinese e le iniziative della Festa.

Una giornata, quindi, di iniziative piccole, ma importanti, perché collegate a mobilitazioni nazionali e volte a sviluppare il coordinamento tra diverse realtà e lotte. Moltiplichiamo, allora, le mobilitazioni sul territorio, sviluppiamo una rete capillare di iniziative coordinate tra loro, puntiamo a prendere in mano il governo del paese: costruiamo la riscossa popolare!

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