Basta stragi sul lavoro! La vita dei lavoratori conta

Venerdì 27 settembre ore 18.00 all’interno della Festa nazionale della Riscossa Popolare si terrà un dibattito sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Quello della sicurezza e della salute sul posto di lavoro è un problema endemico, esponenziale e sistemico in quanto aspetto particolare e costitutivo della guerra di sterminio non dichiarata che i padroni muovono contro la classe operaia e il resto delle masse popolari. Morti, infortuni sul lavoro e malattie professionali non sono una fatalità né sono dovuti all’“errore umano” di questo o quel lavoratore. Sono un “effetto collaterale” dell’aumento dei ritmi di lavoro, del lavoro precario e in nero, del sistema degli appalti e dei subappalti, del ricorso alla censura, agli obblighi di fedeltà aziendale edi altre forme di repressione, del mancato rispetto delle procedure di sicurezza e dell’eliminazione dei diritti sindacali, dello smantellamento dell’apparato produttivo. Morti, infortuni sul lavoro e malattie professionali sono, in sintesi, un frutto avvelenato della crisi generale del capitalismo.

Alla mano libera ai padroni, in particolare con il governo Meloni ma tratto comune con il resto delle Larghe Intese, allo sfruttamento, alla devastazione ambientale e alla repressione è quindi necessario rispondere con il protagonismo, l’organizzazione e il coordinamento della classe operaia e del resto dei lavoratori per attuare direttamente le misure necessarie, per bloccare la produzione quando e dove ci sono criticità, per richiedere controlli dell’Ispettorato sul Lavoro e delle ASL e denunciare quando non avvengono. Fondamentale cioè è il ruolo degli organismi operai e popolari esistenti e la formazione di nuovi organismi per la presa in mano, da subito, della sicurezza sul lavoro in sinergia con la mobilitazione e la valorizzazione di tecnici, esperti, eletti, sinceri democratici, sindacalisti, ecc., consapevoli dell’impellente dover andare oltre la “sola” denuncia (che rimane importante). Infatti, non basta segnalare macchinari, contesti, linee produttive non idonei, bisogna fermare il lavoro e rifiutarsi di svolgere la mansione o l’intervento, fino ad imporre la risoluzione della questione così da prevenire omicidi e infortuni.

Per non piangere i nostri morti, applichiamo la prevenzione dal basso!

Inoltre, tessere questa rete è anche la condizione più favorevole per combattere la repressione padronale, vera e propria ghigliottina sulla testa dei lavoratori. Spesso non si denuncia e si accetta di lavorare in condizioni non idonee per via dei ricatti, delle pressioni e delle ritorsioni padronali (e non solo). A fronte di ciò è necessario organizzarsi e coordinarsi per far sì che la repressione possa e debba essere rispedita al mittente, costruendo fronti uniti dentro e fuori i posti di lavoro, imparando anche a incontrarsi segretamente, lontano dagli occhi del padrone per poter discutere insieme cosa fare e quali alleati trovare.

Creare in ogni posto di lavoro organismi di lavoratori che impongono il rispetto, l’applicazione e il miglioramento della sicurezza sul lavoro e la sua normativa è la linea immediatamente pratica e concreta da seguire, consapevoli che, in termini di soluzione e di prospettiva, l’unica vera sicurezza sul lavoro sarà quella garantita dal controllo operaio e dei lavoratori dentro e fuori i posti di lavoro (direzione e gestione dell’intera società conformemente ai propri interessi di classe). Un processo cioè alimento della costituzione di un Governo di Blocco Popolare che dà forza di legge alle misure indicate dall’organizzazione operaia e popolare al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori (e anche dell’ambiente e della cittadinanza).

Di questo, e altro, discuteremo nel dibattito, occasione di confronto, di scambio di esperienze tra lavoratori, delegati sindacali e tecnici così da avanzare nell’organizzazione e il coordinamento.
Pertanto ti invitiamo a partecipare e a contribuire alla sua riuscita il 27 settembre 2024 ore 18.00 c/o Gratosoglio Autogestita – GTA via Lelio Basso, 7 – Milano [capolinea tram 3 e 15]

Di seguito le adesioni al dibattito

Margherita Napoletano – Lavoratrice Ospedale San Raffaele (Milano) – CUB Sanità / Coordinamento Lavoratrici alla Riscossa.
Claudio Mendicino – Medicina Democratica (esperto sicurezza)
Roberto D’ambrosio – Comitato Ambiente Salute del teatro Scala (Milano).
Ivano Mantovani – ex RSU Fonderie di Torbole (Brescia) – FIOM.
Luigi Cattaneo – Pasotti Pompiano (Brescia) – FIOM.
Marco Spezia – Tecnico della Sicurezza (La Spezia). Responsabile del progetto Know your rights.
Luciano Pasetti ex RSU Carrefour (Milano) – FLAICA CUB
Massimiliano Generutti – Responsabile USB Lavoro Privato Friuli Venezia Giulia.
Claudia Candeloro – Avvocato del Lavoro (Bologna).
Mattia Scolari. Responsabile FLAICA CUB Milano.
Emma Marrazzo – madre di Luana d’Orazio assassinata sul lavoro.
Augustin Breda – RSU Electrolux, Susegana Treviso – FIOM.
Dante De Angelis – ex RLS RFI e licenziato politico, Velletri (Roma).
Federico Giusti – CUB Pubblico impiego Pisa.
Luciano Tredici – CUB Trasporti Pistoia.
Elia Ansaloni – RLS GCI (Modena).
Ino Cecchinelli – Solidale familiari vittime crollo gru porto di Genova.

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