Sugli esiti del voto in Sri Lanka e la solidarietà internazionalista che serve

Il Fronte di Liberazione Popolare dello Sri Lanka vince le elezioni

Anura Kumara Dissanayake, leader comunista del Janatha Vimukthi Peramuna (JVP) – tradotto Fronte di Liberazione Popolare – è il nuovo presidente dello Sri Lanka.

Per questa vittoria – arrivata dopo anni di radicamento tra le masse e dure lotte che hanno anche portato alla caduta del precedente governo – hanno fatto la differenza le parole d’ordine della lotta alla corruzione e alla povertà, dell’unità di tutto il popolo srilankese al di là delle differenze etniche e religiose, del rifiuto di pagare l’attuale debito imposto dal Fondo Monetario Internazionale e dell’ingresso dello Sri Lanka tra i Brics.

Il Partito dei Carc augura buon lavoro al JVP che ha avuto l’onore di ospitare con un suo intervento in occasione del suo VI Congresso tenuto a Roma 1° aprile 2023 e negli spazi della Galleria Principe di Napoli in occasione della campagna elettorale srilankese del 2022.

Il presidente neoeletto ha una lunga storia di militanza nel JVP, tra le cui file ha partecipato alla seconda delle rivolte armate condotte dal partito – attraverso la sua ala militare detta Guardia Rossa – contro il governo dello Sri Lanka nel 1987 (la prima fu nel 1971) repressa nel sangue con oltre 60mila morti. A fronte di queste due sconfitte armate dall’inizio degli anni ’90 il JVP alla mobilitazione popolare e sindacale e al rafforzamento organizzativo del partito ha aggiunto la partecipazione alle elezioni nel proprio paese.

Questi i motivi della prima dichiarazione da presidente eletto di Dissanayake: “Il sogno che abbiamo coltivato per secoli sta finalmente diventando realtà. Questo risultato non è il risultato del lavoro di una singola persona, ma dello sforzo collettivo di centinaia di migliaia di voi. Il vostro impegno ci ha portato fin qui, e per questo vi sono profondamente grato. Questa vittoria appartiene a tutti noi. Il nostro viaggio qui è stato lastricato dai sacrifici di così tante persone che hanno dato il loro sudore, le loro lacrime e persino le loro vite per questa causa. I loro sacrifici non sono stati dimenticati. Noi teniamo lo scettro delle loro speranze e lotte, consapevoli della responsabilità che comporta. I milioni di occhi pieni di speranza e aspettativa ci spingono avanti e, insieme, siamo pronti a riscrivere la storia dello Sri Lanka. Questo sogno può essere realizzato solo con un nuovo inizio. L’unità di singalesi, tamil, musulmani e tutti gli srilankesi è il fondamento di questo nuovo inizio. Il Nuovo Rinascimento che cerchiamo sorgerà da questa forza e visione condivise. Uniamo le forze e diamo forma insieme a questo futuro!”

La vittoria del JVP in Sri Lanka è una buona notizia per le masse popolari e i popoli in lotta contro l’imperialismo di tutto il mondo. Lo sarà tanto più il nuovo governo saprà costituirsi come un nuovo punto di resistenza all’imperialismo Usa e contribuirà con la propria azione a guastarne i piani in Asia creando condizioni favorevoli per la riscossa dei popoli oppressi e delle masse popolari di tutto il mondo.

La vittoria del JVP potrà essere un’iniezione di fiducia anche per i comunisti e le masse popolari del nostro paese. Non tanto per coltivare speranze elettoralistiche (che è un aspetto secondario di questa vittoria) ma per alimentare la mobilitazione per far cadere il governo Meloni e imporre un nuovo governo del nostro paese. Nostro compito è principalmente quello di lottare perché nel nostro paese le masse popolari formino in ogni azienda e in ogni zona del paese organismi operai e popolari che, nei casi in cui è possibile farlo localmente, facciano fronte da subito almeno alle manifestazioni più gravi del corso catastrofico delle cose assumendo il ruolo di pubbliche autorità locali, che si coordinino tra loro fino a costituire un loro governo d’emergenza.

Il Partito dei CARC opera per la creazione di questo governo, e questa opera è passo di un’opera più grande, quella di fare dell’Italia un nuovo paese socialista. Ogni passo avanti in questa opera incrementa la debolezza della Comunità Internazionale degli stati imperialisti, che include gli imperialisti USA, nemico principale di tutti i popoli del mondo, e include la Chiesa di Roma, il cui clero è sempre stato nemico del popolo nei paesi oppressi. Ogni passo avanti nella nostra opera quindi è la migliore forma di sostegno anche alle masse popolari e i comunisti dello Sri Lanka.

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