La Federazione Toscana del P.CARC organizza per mercoledì 25 settembre dalle ore 18:00 un presidio alla stazione Santa Maria Novella (fermata Alamanni) a Firenze, in vista della manifestazione nazionale del prossimo 5 ottobre a Roma, promossa da Giovani Palestinesi d’Italia, Associazione dei Palestinesi in Italia, Unione Democratica Arabo Palestinese e Comunità Palestinese d’Italia.
Il presidio – con microfono aperto – servirà a rilanciare il corteo in solidarietà alla resistenza palestinese, ma sarà anche un presidio contro le misure repressive del governo, di solidarietà a chi è colpito dalla repressione e per la difesa dell’agibilità politica e degli spazi democratici.
Come è ormai noto, infatti, il governo sta manovrando da settimane per vietare la manifestazione – che ricorre a un anno dal 7 ottobre – adducendo i motivi strumentali dell’impossibilità di garantire la sicurezza (di chi?) o il fatto che “inneggia al terrorismo”; ma rimane ferma la decisione degli organizzatori di chiamare in ogni caso la piazza e noi come P.CARC sosteniamo la mobilitazione e parteciperemo al corteo.
Anche perché è proprio il governo Meloni il primo a essere complice a tutti gli effetti del genocidio in Palestina e che sostiene il terrorismo sionista di Israele Il divieto di scendere in piazza è una delle tante mosse – che si sono intensificate nell’ultimo periodo – per imbavagliare il movimento di solidarietà con il popolo palestinese, per tentare di spaccarlo tra “moderati” ed “estremisti” e per criminalizzare tutte le proteste.
Infatti, parallelamente, è in corso di approvazione il nuovo pacchetto sicurezza (ddl 1660) che, fra le altre cose, introduce il reato di opinione e lo equipara al terrorismo (viene chiamato “terrorismo della parola” e riguarda ogni testo o discorso che incita a cambiare le cose, a organizzarsi e a mobilitarsi) e perseguita le manifestazioni e le mobilitazioni, accanendosi in particolar modo contro quelle pacifiche.
E, anche prima della sua approvazione, il clima repressivo che si respira si fa più pesante. Nelle scorse settimane, infatti, è montata la canea mediatica contro il (nuovo)PCI e il P.CARC per la pubblicazione dell’Avviso ai Naviganti 145 che conteneva una lista di agenti sionisti nel nostro paese e, pochi giorni dopo, sono state perquisite a Firenze le case di alcuni compagni, tra cui quella al nostro simpatizzante Sauro Giorgi, e del fotografo e attivista Giuseppe Flavio Pagano. Tutti colpevoli, secondo la Questura, di inneggiare al terrorismo per aver pubblicato sui social dei post in sostegno alla resistenza palestinese e di denuncia delle attività dei sionisti nel nostro paese. E non è un caso che Firenze sia al centro di queste misure repressive, dato che rappresenta uno dei nodi principali degli interessi dei sionisti nel nostro paese, portati avanti in primis dal noto Marco Carrai che non esita ad attaccare chiunque esprima solidarietà alla Palestina e denunci i crimini di Israele, come successo solo pochi giorni fa con il consigliere comunale Dmitrij Palagi, “colpevole” di aver invitato a parlare a Palazzo Vecchio proprio Giuseppe Flavio Pagano. Insomma, il terrorismo della parola sembra essere già legge, nonostante il ddl non sia ancora stato approvato!
Per tutti questi motivi il 25 settembre abbiamo organizzato il presidio, al quale invitiamo tutti a partecipare. Le masse popolari solidali con la Palestina, le organizzazioni operaie e popolari, i sindacati e le organizzazioni politiche contro le Larghe Intese devono rendere inapplicabile il nuovo ddl e tutte le misure repressive del governo!
Per farlo è necessario scendere in piazza e organizzarsi per non sottostare a divieti e bavagli, rivoltando l’attacco contro il nemico. Come la classe dominante di ogni paese si stringe sotto la bandiera di Israele, allo stesso modo le classi oppresse di tutto il mondo, a milioni, si stringono sventolando la bandiera palestinese, simbolo di resistenza, di lotta e di riscossa.
Partecipiamo tutti alla manifestazione del 5 ottobre a Roma!
Alla lotta!
P.CARC, Federazione Toscana