A distanza di sole due settimane dalle perquisizioni ai danni di attivisti pro-Palestina di Firenze, ci troviamo di nuovo a denunciare un episodio di repressione analogo.
In un video su Instagram il fotografo e attivista Giuseppe Flavio Pagano ha reso noto di essere indagato per il reato di apologia di terrorismo dalla Procura di Firenze e di aver subito una perquisizione nel corso della quale gli sono stati sequestrati materiale informatico e libri, di essere poi stato portato in Questura e trattenuto lì per dodici ore.
Probabilmente ciò che ha scatenato l’ira dei sionisti (dai quali evidentemente le cariche dello stato italiano, compresa la magistratura, prendono ordini) è un’inchiesta fatta dall’attivista riguardo al gruppo Telegram “Israele senza filtri”, un gruppo di accaniti sostenitori del sionismo e del console di Israele Marco Carrai, inchiesta che è stata ripresa dalla rete Al Jazeera in quanto dentro quel gruppo si arrivava a minacciare attacchi e perfino omicidi ad attivisti e sostenitori della causa palestinese.
La Federazione Toscana del Partito dei CARC esprime piena solidarietà a Giuseppe Flavio Pagano e a tutti gli attivisti che lottano per la libertà della Palestina e vengono attenzionati, minacciati, repressi in varie forme.
La maschera di “democrazia” dello stato italiano sta cadendo sempre più velocemente, lo dimostrano la campagna mediatica nei confronti del (n)PCI – colpevole di aver reso noti i nomi di alcuni agenti del sionismo nel nostro paese-, le aggressioni fisiche e le minacce nei confronti di Gabriele Rubini (Chef Rubio), fino ad arrivare alle perquisizioni ai danni di chi utilizza i social per sensibilizzare verso un popolo che sta subendo un genocidio da più di 70 anni.
D’altronde, misure reazionarie intraprese dal Governo Meloni come il DDL 1660 vanno proprio in questa direzione, dato che prevedono l’introduzione nel codice penale di reati come “il terrorismo della parola”. La verità, però, è che la classe dominante si contorce e si agita tanto usando la ridicola e indifendibile accusa dell’“antisemitismo” perché dal 7 ottobre è stata aperta una breccia a livello internazionale, la solidarietà nei confronti del popolo palestinese è destinata ad estendersi in modo irrefrenabile, fino alla vittoria. Inoltre, quanto accaduto in questi giorni in Libano e Siria con il sabotaggio e l’esplosione di dispositivi elettronici in uso a Hezbollah, ma che hanno mietuto vittime e feriti civili a decine, dovrebbe farci interrogare su chi sono i veri terroristi!
Per questo dobbiamo continuare a denunciare tutti gli episodi repressivi e ad esprimere solidarietà a tutti quelli che li subiscono, dobbiamo fare in modo che ogni tentativo di repressione rafforzi ulteriormente la lotta, dobbiamo mobilitarci in massa per impedire l’approvazione in Senato del DDL 1660.
Un prossimo importante appuntamento è la manifestazione del 5 ottobre a Roma chiamata dai Giovani Palestinesi, che Meloni e Piantedosi tentano di impedire coi loro divieti. Difendiamo i diritti costituzionali, conquistati con la Resistenza partigiana, praticandoli!
Federazione Toscana del Partito dei CARC