Giovedì 19 settembre
ore 18:30
Piazza XX settembre, Pisa
Presidio contro la NATO e la militarizzazione dei territori
Verso la manifestazione del 21 settembre organizzata dal comitato No Comando NATO – nè a Firenze nè altrove
Nell’ambito della Terza guerra mondiale a mosaico in cui il nostro paese è coinvolto a pieno titolo, vediamo bene come la classe dominante non si faccia nessuno scrupolo a proseguire con l’opera di militarizzazione dei nostri territori attraverso l’ installazione di nuove base militari.
Nel territorio pisano il progetto di costruzione della nuova base militare dei reparti speciali dei carabinieri (Tuscania, GIS, centro cinofili,centro poligono, autodromo) si inserisce in un contesto geografico strategico per le operazioni di guerra in tutto il mondo e si collega alle installazioni già esistenti, che fungono da deterrente agli imperialisti NATO, UE e sionisti per le loro scorrerie belliche: da Camp Darby, dove da anni, da parte di governi nazionali e di amministrazioni locali di centro sinistra e centro destra, viene portato avanti un progetto di espansione della base militare USA, principale arsenale bellico sul Mediterraneo, e da ultimo, l’ allargamento del Canale Navicelli su mandato NATO che collega Camp Darby al porto militare di Livorno;
all’aeroporto militare in pieno centro di Pisa, dove passano armi dirette verso la guerra della NATO in Russia e dei sionisti in Palestina; alle università di eccellenza nella ricerca bellica, affiliate ad aziende belliche come la Leonardo la Finmeccanica;
Nella toscana del guerrafondaio Giani, Pisa non è l’unica città coinvolta nelle opere di preparazione della guerra: a Firenze c’è il progetto di costruzione del Comando Nato più grande di tutto il sud Europa e quello del raddoppio dell’aeroporto di Peretola, fatto molto probabilmente per disimpegnare dal trasporto civile quello di Pisa e permettere l’ampliamento del relativo aeroporto militare.A più di un anno dalla scoperta da parte di un gruppo di cittadini del progetto di installazione del Comando Nato nella caserma Predieri a Rovezzano, né l’amministrazione comunale, né la Regione, né tanto meno il Ministero della Difesa hanno dato ai cittadini di la benché minima informazione sul progetto.
Per questo il 19 settembre saremo in piazza a promuovere e portare i contenuti della manifestazione del 21 settembre, lasciando un microfono aperto a tutti i cittadini, organizzazioni popolari antimilitariste, ambientaliste, organizzazioni operaie e giovanili che lottano contro la guerra, per impedire che Pisa e la Toscana diventino un vero e proprio fortino di guerra, possibile bersaglio dei conflitti in corso e mandante di morte come nel genocidio in corso in Palestina.
Organizziamoci e coordiniamoci contro la spirale di guerra in cui la classe dominante sta gettando il nostro paese contro la militarizzazione dei territori, contro la guerra e contro l’asservimento dell’Italia agli imperialisti NATO e UE per costruire un fronte unito contro la partecipazione del nostro paese alla guerra.
Solo le masse popolari organizzate potranno fermare la guerra degli imperialisti e della NATO!
Costruire un governo di emergenza delle masse popolari che metta fine alla spirale di guerra e miseria in cui i governi delle Larghe Intese ci stanno gettando!
Promuovere, dare forza e dare spinta alla costruzione in ogni azienda di organismi e comitati contro la guerra e l’economia di guerra, contro l’invio di armi, il carovita, l’intruppamento nelle guerre promosse dalla NATO (vedi CALP di Genova, GAP di Livorno, facchini della logistica ecc.). Questo è la via decisiva per dare uno sbocco e sviluppo alla già ampia mobilitazione in corso per cacciare il governo Meloni, la Nato e i sionisti.