Il 29 settembre 2024, nell’ambito della Festa nazionale della Riscossa Popolare di Milano, il Partito dei CARC, Resistenza Popolare Milano e Associazione Stalin organizzano una conferenza-dibattito internazionale sugli insegnamenti dell’opera di Stalin per la lotta dei comunisti di oggi.
L’iniziativa prende spunto dalla pubblicazione delle Opere di Stalin, finora disponibili in italiano solo fino al 1929, che le Edizioni Rapporti Sociali hanno ripreso, in collaborazione con la casa editrice Pgreco, con l’obiettivo dichiarato di “fornire uno strumento di lotta alle nuove leve di comunisti perché assolvano con successo al loro compito storico”. A poco più di cento anni dalla Rivoluzione d’Ottobre, dalla fondazione dell’Internazionale Comunista e dalla proclamazione dell’URSS, un nuovo grande rivolgimento si sta infatti compiendo in tutto il mondo. La Terza guerra mondiale, la pandemia da Covid-19, il cambiamento climatico e la devastazione del pianeta, la miseria crescente (anche nei paesi più ricchi, i paesi imperialisti), confermano che l’imperialismo è l’epoca della rivoluzione socialista e della decadenza della società borghese.
Siamo nel pieno di quei cambiamenti oggettivi indicati da Lenin come caratteristici di una situazione rivoluzionaria: “1. impossibilità per le classi dominanti di conservare il loro dominio senza modificarne la forma; 2. un aggravamento maggiore del solito dell’angustia e della miseria delle classi oppresse e 3. in forza delle cause suddette, un rilevante aumento dell’attività delle masse”. Lenin però avvertiva anche che la rivoluzione nasce solo da quelle situazioni rivoluzionarie in cui a questi elementi oggettivi si aggiunge una trasformazione soggettiva: “la capacità della classe rivoluzionaria di compiere azioni rivoluzionarie di massa sufficientemente forti da poter spezzare (o almeno incrinare) il vecchio regime, il quale, anche in periodo di crisi, non ‘crollerà’ mai da sé se non lo si ‘farà crollare’”. Solo le masse popolari possono dare soluzione alle contraddizioni in cui si dibattono, ma sono in grado di farlo solo sotto la direzione dei comunisti e a patto che questi abbiano una comprensione abbastanza avanzata delle condizioni, delle forme e dei risultati della lotta di classe e sulla base di questa avanzata comprensione la spingano avanti.
Stalin è stato alla testa dell’opera con cui i comunisti dell’URSS hanno tradotto passo dopo passo il generale del marxismo-leninismo nel particolare della trasformazione dell’Impero russo, “anello debole” della catena imperialista, nel primo paese socialista della storia e nella base rossa mondiale della rivoluzione proletaria, hanno guidato le masse popolari sovietiche ad assumere la direzione del paese intero e a far fronte vittoriosamente alle aggressioni con le quali tutti i gruppi imperialisti cercarono di “soffocare il bambino finché è ancora nella culla” e, attraverso l’Internazionale Comunista, hanno promosso la costituzione di partiti comunisti, hanno favorito la mobilitazione rivoluzionaria nei paesi coloniali e semicoloniali, hanno sostenuto la lotta che ha portato alla sconfitta dei regimi nazisti e fascisti e alla creazione del campo socialista anche se non è riuscita a instaurare il socialismo in nessuno dei paesi imperialisti.
Di questa opera possiamo e dobbiamo avvalerci, in particolare per due aspetti:
1) gli insegnamenti della vittoria dell’URSS nella Seconda guerra mondiale e dell’esperienza dei fronti popolari per quanto riguarda la relazione tra lotta antimperialista, lotta antifascista e lotta per l’instaurazione del socialismo nella fase attuale;
2) gli insegnamenti dell’edificazione del socialismo in URSS e della linea del “socialismo in un solo paese”, dell’internazionalismo promosso dall’URSS e dall’Internazionale Comunista e della mancata rivoluzione nei paesi imperialisti per quanto riguarda la relazione tra rivoluzione socialista nei paesi imperialisti e rivoluzione di nuova democrazia nei paesi oppressi.
Il dibattito franco e aperto su questi temi nel movimento comunista cosciente e organizzato a livello internazionale e in ogni paese fa parte del percorso attraverso il quale i partiti comunisti arriveranno a una comprensione più avanzata delle condizioni della lotta di classe nell’epoca imperialista e della sua forma, comprensione necessaria per far rinascere il movimento comunista e portare alla vittoria la seconda ondata della rivoluzione proletaria in corso nel mondo.
Di seguito le prime adesioni
Partito comunista cubano
Partito comunista delle Filippine
Piattaforma Antimperialista Mondiale
Partito Democratico Popolare della Corea del Sud
Partito Comunista Americano
Freedom Road Socialist Organization – FRSO
Nuovo Partito Comunista della Jugoslavia
Invitiamo le organizzazioni interessate ad intervenire e portare il loro contributo al dibattito (nella modalità più confacente) a scriverci alla mail: carc@riseup.net.