La denuncia nominativa che abbiamo fatto con l’Avviso ai naviganti (AaN) 145 – 22 agosto 2025 di organismi e agenti dell’entità sionista operanti in Italia e dei suoi collaboratori ha suscitato una rabbiosa e ampia reazione da parte degli organismi, agenti e collaboratori denunciati e di organismi e portavoce delle Larghe Intese. La loro reazione conferma che la nostra iniziativa di denuncia nominativa è efficace e che va estesa.
Il tema ricorrente dei loro attacchi contro la nostra denuncia nominativa è l’accusa di antisemitismo. Che sia strumentale è tanto evidente che non stiamo a sprecare parole per confutarla spiegando la differenza tra antisemitismo e antisionismo. Facciamo invece notare che proprio Riccardo Pacifici, vicepresidente della Jewish European Association, che nella sua intervista al Corriere della Sera invoca “un’azione rapida e determinata delle forze dell’ordine e della magistratura, con irruzioni per smantellare queste reti eversive”, di fatto e contrariamente alle sue intenzioni conferma questa differenza. Dice infatti Pacifici che “c’è stata una certosina attività di profilazione: una persona non sapeva ancora di avere ricevuto una nomina nella Comunità ebraica e loro già sapevano”. Se lo sapevamo, è perché anche tra gli ebrei e anche tra i dipendenti degli organismi e aziende sioniste ci sono persone che sono antisioniste, che non sono disposte a collaborare con gli eredi dei fascisti del ventennio e con gli amici di Casa Pound e di altre organizzazioni neofasciste che siedono al governo del nostro paese né con i complici del genocidio sionista le cui mani grondano del sangue degli oltre 40 mila palestinesi, in gran parte donne e bambini, contando solo quelli uccisi a Gaza dopo il 7 ottobre 2023, quindi senza contare quelli uccisi in Cisgiordania e tantomeno quelli uccisi nei più di 70 anni di occupazione. Sono loro che segnalano al (n)Pci, che verifica e divulga le loro segnalazioni.
A proposito degli attacchi del nemico, ricordiamo quello che scriveva Mao Tse-tung: “Per quel che ci riguarda, si tratti di un individuo, di un partito, di un esercito o di una scuola, io credo che la mancanza di attacchi da parte del nemico contro di noi sia una cattiva cosa, poiché significa che noi facciamo causa comune col nemico. Se siamo attaccati dal nemico, è una buona cosa, poiché ciò dimostra che abbiamo tracciato una linea di demarcazione nettissima tra noi e il nemico. Se esso ci attacca violentemente, dipingendoci con i colori più cupi e denigrando tutto quello che facciamo, si tratta di una cosa ancora migliore, poiché ciò dimostra non solo che abbiamo stabilito una linea di demarcazione netta tra il nemico e noi, ma anche che abbiamo conseguito notevoli successi nel nostro lavoro” (da Essere attaccati dal nemico è un bene e non un male, pag. 87 del volume 7 delle Opere di Mao Tse-tung, Edizioni Rapporti Sociali).
Confermiamo quindi l’appello che abbiamo fatto nell’Avviso ai naviganti 145 a segnalare al Partito le coordinate e i riferimenti di altre redazioni di media complici, affiliati o a libro paga delle agenzie sioniste in Italia e chiediamo di fare lo stesso per ogni organismo e agente dell’entità sionista che non figura già nell’AaN 145 né nel Comunicato n. 30 del 7 dicembre 2023. La natura clandestina del (n)Pci ci consente libertà d’azione nel raccogliere, verificare e divulgare le segnalazioni che ci perverranno. Questa denuncia è un contributo efficace alla resistenza palestinese e alla lotta delle masse popolari palestinesi, ebree e di altre nazionalità residenti in Palestina contro il genocidio che lo Stato sionista d’Israele sta perpetrando in combutta con i gruppi imperialisti Usa-Nato e dell’Ue. Contribuire a questa denuncia è quindi anche una forma efficace di lotta contro i promotori della Terza guerra mondiale e contro la sua estensione.
Siamo grati ai compagni e agli organismi che ci hanno espresso pubblicamente la loro solidarietà contro le denigrazioni (l’accusa di antisemitismo e simili) di cui siamo bersaglio. Sollecitiamo quelli che in privato hanno espresso la loro solidarietà e il loro plauso per la nostra denuncia degli organismi e agenti sionisti a farlo pubblicamente e a rilanciare l’AaN 145. Sollecitiamo organismi ed esponenti del movimento comunista cosciente e organizzato (Mcco) e della sinistra borghese a seguire l’esempio di Iskra e solidarizzare con il P.Carc che certamente sarà bersaglio di iniziative ostili da parte di quelli che con il nostro AaN 145 abbiamo nominativamente denunciato, di loro sostenitori e più in generale di organismi delle Larghe Intese. Invitiamo i promotori delle costituenti comuniste che esitano a esprimere la loro solidarietà per timore di essere attaccati dalle forze dell’ordine a superare le illusioni e i pregiudizi “democratici” e la concezione del “partito rivoluzionario nei limiti della legge” propagandati e imposti dalla borghesia imperialista e dai revisionisti moderni da Togliatti in poi.
Ma la cosa più importante è che possiamo e dobbiamo approfittare delle iniziative dei nemici nostri e delle masse popolari italiane per rafforzare il nostro campo.
La reazione degli organismi e agenti denunciati e dei loro sostenitori ha fatto conoscere su scala più ampia tra le masse popolari l’esistenza del (n)Pci. Dobbiamo approfittare di questo e chiediamo a ogni lettore di questo Comunicato di approfittare di questo per far conoscere più profondamente e su scala più larga la concezione del mondo, l’analisi del corso delle cose e la linea d’azione del (n)Pci e la sua attività. Sul sito del Partito sono reperibili documenti utili per trattare ogni tema. La Delegazione del (n)Pci è disponibile a rispondere a ogni richiesta di informazione e di chiarimenti: il (n)Pci è clandestino, non segreto!
(…) È di pubblico dominio che effettivamente noi comunisti vogliamo eliminare l’attuale ordinamento sociale. È un’aspirazione non solo nostra, ma anche della parte più avanzata, più cosciente e più combattiva delle ampie masse popolari. È inoltre un bisogno irrinunciabile delle ampie masse del nostro e degli altri paesi che subiscono le infami condizioni dell’ordinamento sociale borghese e l’iniquo sistema di relazioni internazionali che poggia su di esso, anche di quella parte che non sa ancora qual è la vera fonte del suo malessere o non osa ancora concepire l’idea di liberarsene. Solo preti, borghesi e altri ricchi dall’intelligenza resa torpida dallo spreco e dal lusso in cui vivono e dal servilismo di cui si circondano, possono essere così stupidi o incoscienti da pensare che nel nostro paese e nel resto del mondo le masse popolari, miliardi di uomini e donne tollereranno a tempo indeterminato le condizioni infami che l’attuale ordine sociale impone loro e la distruzione dell’ambiente in cui vivono che l’attuale ordinamento sociale fa loro compiere; che non riusciranno prima o poi a elaborare e a darsi le idee, i sentimenti, le norme di condotta individuale e collettiva, le forme organizzative e le istituzioni necessarie che concretizzeranno un ordinamento sociale di livello superiore, all’altezza delle forze produttive oggi esistenti, della densità raggiunta dalla specie umana, delle concezioni intellettuali e morali e dei sentimenti più avanzati che l’umanità ha oramai elaborato. Compito principale di noi comunisti è far diventare l’aspirazione e il bisogno di un nuovo superiore ordinamento sociale, nutriti e alimentati nelle masse popolari dallo stato presente delle cose, un obiettivo politico supportato da una mobilitazione di masse popolari organizzate tanto vasta da essere capace di spazzare via l’attuale ordinamento sociale marcio e assassino, con le sue istituzioni, con le idee e i sentimenti ad esso connessi. (…)
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