Il 26 agosto anche il Consigliere comunale, nonché vice presidente del Consiglio comunale di Firenze, Alessandro Draghi (FdI) si è aggiunto al codazzo di tutti quelli che gridano allo scandalo, che parlano di liste di proscrizione, che tacciano di antisemitismo il (nuovo)PCI per il suo ormai famoso Avviso ai Naviganti 145.
Dichiara Draghi: “Chiederò oggi stesso formalmente alla Polizia Postale di oscurare link e sito internet del Nuovo Partito Comunista italiano. Il movimento con sede in Francia, nello statuto ha rimarcato la strategia del (nuovo)PCI e la conseguente natura clandestina del Partito.
Non è ammissibile che a 72 ore dalla pubblicazione (avviso ai naviganti 145) sul sito delle liste di proscrizione di società e persone che sarebbero amici di Israele, con invito a boicottare se non a contrastare con modalità violente ed eversive quest’ultime.
Il sito ha il dominio .it, quindi l’oscuramento è un’operazione fattibile ed immediata da parte delle autorità italiane.
In conclusione, esprimo la mia solidarietà e vicinanza al Sindaco Funaro, al Senatore Mieli e ai molti giornalisti inclusi in questa infame lista”.
Sull’Avviso ormai si è detto e ridetto di tutto: in pochi giorni ogni quotidiano cartaceo e online (Il Giornale di Sallusti ha già scritto una decina di articoli sul tema…), TV, giornalista, politico asservito alle Larghe Intese e ai vertici della Repubblica Pontificia si è scagliato contro il (nuovo)PCI (e anche contro il P.CARC e i comunisti in generale), semplicemente per aver detto la verità e per aver messo nero su bianco i nodi della rete del sionismo nel nostro paese, facendo nomi e cognomi di coloro che sostengono attivamente il genocidio del popolo palestinese e gli interessi dello stato criminale di Israele. Su questo la posizione del P.CARC è chiara ed espressa nell’Editoriale di Resistenza di settembre e in questo articolo dell’Agenzia Stampa Staffetta Rossa.
A memoria però non ci sembra che lo stesso Draghi o nessun altro esponente dei partiti delle Larghe Intese abbiano speso una sola parola quando mesi fa giornali e telegiornali pubblicavano in prima pagina nomi, cognomi e foto di presunti giornalisti “filo-putiniani”, non ci sembra che nessuno abbia minacciato chiusure di siti e sedi, nessuno ha gridato al pericolo imminente.
Ebbene, invece che sprecare fiato e tempo, sarebbe bene che Draghi e il resto delle istituzioni fiorentine si occupassero di quello che accade in città, a partire dal progetto di installazione a Rovezzano del Comando Nato più grande di tutto il sud Europa che farebbe della “Firenze città di Pace” uno dei bersagli principali della Terza guerra mondiale in atto. E allora ci chiediamo, perché né Draghi, né nessun altro esponente dei partiti delle Larghe Intese cittadine ha mai risposto alle innumerevoli richieste che i cittadini e il comitato “No Comando Nato né a Firenze né altrove” stanno facendo da ormai più di un anno? Draghi, parla di questo invece di dire cavolate!
Concludiamo questa breve nota per chiedere a tutte le associazioni e ai comitati, ai partiti politici, sindacati e associazioni, esponenti della società civile di prendere una chiara presa di posizione e dare solidarietà al (nuovo)PCI e anche al P.CARC che diventa esso stesso bersaglio di chi cerca di confondere le acque per attaccare il movimento comunista che rinasce nel nostro paese. Facciamo anche appello a tutti a mettersi in contatto con il (nuovo)PCI e a contribuire ad ampliare la lista di aziende, compagnie, singoli esponenti che fanno gli interessi dei sionisti israeliani in Italia, presente appunto nell’Avviso ai Naviganti 145.
Oggi più che mai la solidarietà è un’arma, quindi usiamola!
P.CARC, Federazione Toscana