Si è conclusa con una giornata ricca di iniziative e di partecipazione la Festa della Riscossa Popolare che il P.Carc ha organizzato per la prima volta in Valdera, a Pontedera, in provincia di Pisa.
La giornata del 4 agosto era quella dedicata alla mobilitazione contro la guerra e la Nato e in solidarietà alla resistenza palestinese: un tavolo tematico, partecipato da esponenti di oltre 15 realtà territoriali si sono confrontate sul percorso iniziato il 4 aprile (le mobilitazioni in occasione del 75° anniversario della fondazione della Nato) e sulle linee per dare organicità a un coordinamento nazionale contro la Nato; un dibattito sulla progressiva militarizzazione della società, con la presenza dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, Fulvio Grimaldi (giornalista), e infine l’intervista pubblica a Gabriele Rubini (chef Rubio) e Maisa di Udap e Centro culturale Handala Ali di Napoli.
Si è trattato della degna conclusione di un programma fitto di iniziative che ha caratterizzato la Festa anche nei giorni precedenti con il dibattito sul governo dei territori dell’1 agosto, con il dibattito operaio del 2 agosto, con il corteo serale nelle strade di Pontedera del 31 luglio, con la passeggiata “nei luoghi sottratti alle masse popolari” dell’1 agosto e con il presidio sotto il Comune di Pisa in solidarietà a Simone Casella e contro la repressione aziendale svolto la mattina del 2 agosto.
In termini politici, dunque, la Festa è stata un successo che ha confermato le aspettative e questa è stata la più adeguata risposta a coloro che hanno cercato con vari pretesti di ostacolarne lo svolgimento – leggi “La Riscossa Popolare non è solo una festa. Multe e divieti non la possono fermare. Le mobilitazioni in programma”.
Benché i tentativi di ostacolare lo svolgimento della Festa siano falliti, alcune ricadute ci sono state, in particolare sono stati penalizzati i momenti culturali e musicali.
Pur essendo dispiaciuti per l’annullamento di due eventi in programma, crediamo che essere riusciti a rispedire al mittente i tentativi di boicottaggio e le minacce di rappresaglia sulla festa e sul circolo il Botteghino che l’ha ospitata ed essere riusciti a mantenere per intero la programmazione politica sia più che altro un’occasione per trarre insegnamenti. Il primo su tutti è che non solo non dobbiamo avere paura degli attacchi di padroni e istituzioni locali ma che dobbiamo imparare a rivoltarli contro chi li promuove seguendo il principio che è legittimo tutto quello che va negli interessi delle masse popolari anche se è illegale. Facciamo un esempio su tutti: il problema è aver attaccato abusivamente i manifesti della Festa su qualche muro delle miriadi di concerie sparse nel territorio e dire agli operai che ci lavorano che è possibile organizzarsi e non soccombere al padrone che li sfrutta e li avvelena oppure il problema è il sistema di sfruttamento nel territorio avvallato dalle amministrazioni del PD che del centrodestra?
Abbiamo portato nel territorio della Valdera la propaganda della Riscossa Popolare, abbiamo parlato con centinaia di operai delle fabbriche della provincia di Pisa, Livorno, Firenze e Lucca, abbiamo parlato con le masse popolari dei quartieri popolari, abbiamo toccato con mano sia la voglia di riscossa che nasce dalle condizioni infami di vita e di lavoro che lo scetticismo e la sfiducia seminati da decenni di passività e disfattismo. Abbiamo parlato con centinaia di persone “orfane” del partito comunista e abbiamo ragionato sulla necessità e sulla possibilità della rinascita del movimento comunista nel nostro paese.
La Festa ha raccolto una parte di quanto abbiamo seminato: centinaia di persone hanno attraversato il Circolo durante i giorni della Festa, hanno portato il loro contributo politico, umano o anche solo economico.
Torneremo nelle prossime settimane a trattare del bilancio politico della Festa della Riscossa Popolare in Valdera e nel frattempo stiamo preparando quella nazionale che si svolgerà a Milano, il 27-28-29 settembre.
Ringraziamo tutti coloro che in un qualche modo hanno contribuito alla realizzazione delle Festa, ma soprattutto ringraziamo ogni singolo militante, simpatizzante, collaboratore del P.Carc perché soltanto grazie al lavoro e allo sforzo collettivo è stato possibile realizzare la festa politica e popolare che è stata.