[Pisa] A chi fa paura la Riscossa Popolare? Al Sindaco di Pisa?

Ieri abbiamo saputo che i compagni del Circolo ARCI Il Botteghino, che ospiterà la Festa della Riscossa Popolare dall’1 al 4 agosto, hanno ricevuto delle chiamate da parte della S.E.Pi (Società Entrate Pisa S.p.A, ente del Comune di Pisa) nelle quali veniva denunciata l’affissione di manifesti della Festa di Riscossa Popolare e venivano minacciate al circolo stesso delle multe per affissione abusiva.

Troviamo quanto meno assurdo il fatto che la giunta comunale di Michele Conti si adoperi con tanto allarme per denunciare la presenza di manifesti che deturperebbero le mura cittadine (mura, per altro, abbandonate al degrado a causa della mancanza di manutenzione da svariato tempo) e non si sia mossa, invece, con altrettanta solerzia, per rendere noto alla cittadinanza, ad esempio, il progetto di realizzazione di una nuova base militare nel Parco di San Rossore a Pontedera. Il progetto, approvato tramite decreto-legge dal Governo Meloni, col tacito assenso di Regione Toscana, Provincia di Pisa e Comune di Pisa, prevede lo stanziamento di 520 milioni di euro per una zona di 140 ettari. Una montagna di soldi sottratti alla sanità, ai trasporti pubblici, alla scuola pubblica e a ogni servizio e conquista strappata con la lotta dalle masse popolari e dai lavoratori. Il progetto conferma la chiara volontà di rendere le zone di Pisa e provincia un vero e proprio hub logistico per la guerra (ricordiamo la presenza della base USA di Camp Darby, il tentativo di costruzione della base militare a Coltano, i lavori per migliorare il collegamento con il porto di Livorno…).

Insomma, in quella che è una zona fra le più inquinate d’Italia per la presenza di sversamenti del Keu, nella quale sono concentrate oltre la metà delle discariche della Toscana, una zona interessata da un importante processo di smantellamento dell’apparato produttivo e di perdita dei posti di lavoro (pensiamo alla Saint Gobain, solo per citarne una) crediamo che l’amministrazione Conti si trovi davanti a dei problemi un po’ più seri e impellenti per i quali impiegare energie e soldi. D’altronde, ci rendiamo anche conto che dei manifesti con simboli di riscossa come la falce e martello e la bandiera della Palestina non siano affatto graditi ad un partito, la Lega, che governa il paese e la città di Pisa insieme ai nostalgici del fascismo di Fratelli d’Italia, e tanto meno immaginiamo che sia gradita la Festa Nazionale della Riscossa Popolare, perché i temi che verranno messi al centro nel corso delle quattro giornate sono proprio quelli sui quali il Governo Meloni e le amministrazioni locali di Pisa e provincia vorrebbero far calare il silenzio, perché ne sono pienamente complici: la devastazione dell’ambiente, la repressione nei posti di lavoro, la militarizzazione dei territori, il sostegno al genocidio sionista in Palestina e la spirale di guerra nella quale chi ci governa ci sta inesorabilmente trascinando.

Quindi rispediamo al mittente ogni provocazione: i proletari non hanno a disposizione, per ovvi motivi economici, gli stessi spazi per la propaganda, i giornali e i media che utilizza la classe dominante per intossicare i cuori e le menti delle masse popolari, per mistificare e diffondere false informazioni, e quindi devono adoperarsi con altri mezzi.

Procediamo con la costruzione della Festa Nazionale della Riscossa Popolare, dall’1 al 4 agosto al Circolo ARCI Il Botteghino a Pontedera!

Il prossimo appuntamento è fissato per domenica 21 luglio, alle ore 18:00 faremo un attivo di presentazione della Festa presso il Parco Fluviale accanto al Circolo Il Botteghino, in località La Rotta, e dalle 20:00 faremo una sgranata antifascista nei locali del Circolo.

W la Festa della Riscossa Popolare!

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