Il governo Meloni procede speditamente nel rendere il nostro paese sempre più complice degli imperialisti Usa e sionisti e avamposto per le loro operazioni di guerra.
Italia in prima linea
È di pochi giorni fa la notizia che la base Nato di Solbiate Olona (Varese) è diventata la sede della nuova forza di reazione rapida dell’Alleanza Atlantica, la Allied Reaction Force (ARF, ovvero Forze di Reazione Alleate). L’Italia ospita quindi il primo quartier generale della nuova forza multinazionale, che sarà composta da 300.000 militari e che si occuperà – secondo il Generale Christopher G. Cavoli, comandante supremo delle forze armate Nato in Europa – di “difendere ogni centimetro e ogni pollice dei territori Alleati”. Un comando Nato di massima rilevanza installato in una delle zone più popolose del nostro paese, a meno di 3km dalla città di Solbiate Olona e a meno di 40 km dal centro di Milano.
Armiamoci e partite
Presente alla cerimonia di inaugurazione del nuovo quartier generale il capo di stato maggiore dell’esercito italiano, generale di corpo d’armata Carmine Masiello, che ha dichiarato che “è stata scelta l’Italia come quartier generale schierabile nelle aree di crisi”. Ovvero è stata scelta ‘Italia come prima linea di un eventuale spostamento del fronte. A cornice di questa sua dichiarazione i dati del coinvolgimento di militari nella base: l’80% del personale presente sarà infatti italiano, solo il 20% proverrà dagli altri paesi Nato. Come a dire, appunto, “Armiamoci e partite!”
Altro che “deterrenza e difesa”
Il nuovo quartier generale Nato è stato presentato come strumento per aumentare la capacità di deterrenza e difesa, di prevenzione, della Nato. Per quanto gli imperialisti Usa, Ue e sionisti si nascondano ancora dietro al paravento di una possibile e futura difesa, in realtà dal nostro paese partono già armi e droni direttamente impiegati nelle guerre Nato in corso. Di alcuni giorni fa è infatti la notizia che il 23 giugno scorso dalla stazione aeronavale di Sigonella (Catania) sono partiti droni Global Hawk di US Air Force che hanno raggiunto il Mar Nero. Nella stessa giornata l’Ucraina ha attaccato la Crimea lanciando cinque missili Atacms di produzione statunitense, che hanno ucciso 5 persone, di cui tre bambini, e ne hanno ferite 120.
In un’intervista rilasciata il 25 giugno a Sussidiario.net, Gianandrea Gaiani, direttore di Analisi Difesa, ha detto che “un dettaglio importante è che il lancio dei missili Atacms di solito è accompagnato da quello di droni ricognitori che lo guidano e che hanno la loro base madre a Sigonella, in Italia” (fonte I droni di Sigonella).
L’Italia quindi, autorizzando voli Usa e Nato coordinati agli attacchi delle forze armate ucraine verso obiettivi militari e civili russi, si rende ampiamente partecipe nella guerra Nato contro la Federazione Russa.
Aiuti “umanitari” per la Palestina
Da Sigonella non decollano purtroppo solo droni diretti in Crimea. Decollano anche droni Global Hawk e Triton per operazioni di intelligence e sorveglianza in Medio Oriente. Decollano gli aerei pattugliatori P8 Poseidon, mentre gli aerei cargo Globe Master continuano a trasferire armi e munizioni dagli USA (via Ramstein, Germania) alla base aerea israeliana di Nevatim, nel deserto del Negev. Certamente non partono voli pieni di aiuti umanitari, come ha affermato Crosetto, verso la popolazione che ne ha più bisogno in questo momento, cioè quella palestinese (vedi Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università).
Sovranità limitata
Esponenti dell’Esercito Italiano, delle istituzioni e dei partiti delle Larghe intese gongolano straparlando di un riconoscimento del ruolo del nostro paese all’interno della Nato. Quello che non dicono è che è un riconoscimento per loro, ma certamente è una condanna per le masse popolari del paese. Gli imperialisti Usa, Ue e sionisti fanno così dell’Italia avamposto in prima linea, un terreno di battaglia delle loro guerre.
Così le masse popolari si trovano sempre più coinvolte nella guerra alimentata da una classe dominante di svendipatria che fa i suoi interessi e quelli degli imperialisti Usa sulle loro spalle. Di certo non fa gli interessi delle masse popolari del paese, che in maggioranza sono contrari all’invio di armi in Ucraina e che da mesi sono in mobilitazione in più modi contro la presenza delle basi militari nel nostro paese e il suo allargamento, contro l’invio di armi e la partecipazione dell’Italia alle guerre della Nato (ultima delle quali il blocco delle armi al porto di Genova).
Fermare la guerra
La lotta migliore e più efficace per fermare la spirale di guerra in cui il governo Meloni e tutte le forze delle Larghe intese ci stanno trascinando è la lotta per rovesciare il loro sistema e imporre un governo di emergenza popolare che afferma il volere delle masse popolari. Un governo disposto e deciso a rompere con la sudditanza agli imperialisti Usa e a procedere decreto per decreto per fermare la partecipazione del paese alle guerre Nato.
Un governo che impone le decisioni che le masse popolari già rivendicano attraverso movimenti e collettivi contro la militarizzazione del paese e mobilitandosi per bloccare il traffico di armi. Un governo che
- rende pubblici gli accordi segreti,
- disattende gli accordi non conformi agli interessi delle masse popolari,
- applica su larga scala l’articolo 11 della Costituzione italiana “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”,
- vieta di svolgere esercitazioni con armi nucleari o all’uranio impoverito nelle basi NATO e USA nel nostro paese e di usarle come retrovia per missioni di guerra,
- sottopone i militari americani alla legislazione italiana,
- promuove la propaganda verso i soldati americani e le loro famiglie contro la politica della NATO e USA,
- riconosca come vittime di guerra tutti i civili e i militari morti a causa delle attività svolte nelle basi USA-NATO,
- monitori costantemente le condizioni ambientali in tutte le zone in cui sono presenti le basi e le chiuda laddove non vengano rispettate le leggi di tutela della natura e del paesaggio del nostro paese.
Un governo che in sostanza renda la vita impossibile agli imperialisti Usa fino a farli ritirare dal nostro paese e che renda un buon servizio a tutti i popoli che lottano per liberarsi dall’oppressione del governo di Washington e dei sionisti, per farla finita con le loro angherie e aggressioni.