La Federazione Toscana del Partito dei CARC aderisce, partecipa e promuove la manifestazione “Rompiamo il silenzio!” indetta da Firenze per la Palestina per il prossimo 14 luglio che si svolgerà dalle 19 in piazza Santa Maria Novella a Firenze.
La manifestazione intende denunciare il criminale silenzio calato sul genocidio in atto a Gaza e Cisgiordania da parte dei sionisti dello stato di Israele, che va avanti ormai da ben 9 mesi. Questo è un segno tangibile della indomita resistenza palestinese che incessantemente resiste alla rappresaglia nazista, della forza invincibile delle masse popolari oppresse: è un insegnamento valido anche per noi. Non esistono nemici troppo forti, crimini troppo efferati, né complicità internazionali come quelle di cui godono i sionisti, che possano piegare un popolo deciso a combattere e guidato da persone decise a vincere, come hanno dimostrato le forze della resistenza palestinese con l’operazione del 7 ottobre, con cui hanno umiliato “il miglior servizio segreto del mondo”.
Per questi motivi saremo in piazza, a sostegno della più che legittima lotta di liberazione nazionale dei palestinesi dall’oppressione sionista, una lotta che con la sua vittoria metterà fine a oltre 75 anni di occupazione colonialista. Ma il miglior contributo che possiamo dare qui e ora, nel nostro paese, la lotta in cui come comunisti della carovana del nuovo PCI siamo impegnati, è attuare la “nostra” liberazione nazionale.
La sottomissione dell’Italia alla Nato, le servitù militari, lo stoccaggio illegale di armi nucleari Usa, i miliardi di euro spesi in missioni militari e che vengono sottratti alla sanità, l’incondizionato sostegno ai sionisti, la complicità con il genocidio che stanno conducendo in Palestina, la collaborazione delle università italiane con quelle israeliane sono fra questi. Anche le coperture, il sostegno e l’impunità di cui godono le squadracce nazi-sioniste in Italia sono fra questi.
I nazi-sionisti sono professionisti del vittimismo, prendono a pretesto la “lotta contro l’antisemitismo” per emulare in tutto e per tutto le camicie nere e le camicie brune degli anni Venti e Trenta del secolo scorso. Ecco perché, anche in Italia, serve una nuova liberazione. Non la liberazione da “un nemico straniero” che occupa il paese, ma una liberazione dagli agenti e dai servi italianissimi che per conto della Nato, dei sionisti, della UE, dei gruppi industriali e speculativi e del Vaticano occupano tutti i gangli del potere, sia quelli palesi che quelli occulti.
E’ quindi necessario cacciare il governo Meloni, che fa da scendiletto ai sionisti e continua a rifornirli sotto banco di armi e strumentazioni tecnologiche, che è implicato in mille affari più o meno segreti con Israele, dalla farmaceutica con TEVA allo spionaggio informatico fino alle immobiliari che cercano di metter piede anche nella nostra città. Il tutto avviene sotto il controllo del ben noto Marco Carrai, console onorario di Israele e sionista dichiarato, che con la sua presenza alla presidenza della fondazione Meyer continua a infangarne il nome e la storia, offende lo spirito e la generosità dei familiari dei bimbi che al tempo l’hanno costituita.
Per questi motivi dobbiamo imporre un governo di emergenza popolare, che cacci subito il mercante di armi Crosetto e stoppi immediatamente i traffici dei suoi degni colleghi, che interrompa le relazioni e ogni tipo di collaborazione con uno Stato riconosciuto colpevole, a livello internazionale, di genocidio con ministri e presidente del consiglio su cui pendono mandati di cattura per crimini di guerra. Serve un governo che, anche tramite queste operazioni, ci faccia avanzare nella lotta per fare dell’Italia un nuovo paese socialista; è questa la soluzione di prospettiva e il contributo più dirompente e di valore, lo spezzare le catene dell’oppressione imperialista, che possiamo dare alla Palestina e agli altri popoli e paesi che resistono, e contrattaccano, alle scorrerie dei gruppi imperialisti USA, UE, NATO e sionisti e del Vaticano. Infatti, la resistenza del popolo palestinese è strettamente legata al movimento comunista internazionale e alla sua rinascita. Vi è stata legata nella fase in cui il movimento comunista era forte a livello internazionale e dava linfa alla prima ondata mondiale della rivoluzione proletaria (1917 – 1976) e vi è legata ancora oggi, nonostante le apparenze, in una fase in cui il movimento comunista è debole e la sua rinascita è l’aspetto urgente e decisivo per costruire un nuovo ordine nel caos prodotto dalla crisi generale del capitalismo e dal dominio della borghesia imperialista sul mondo: con l’attacco del 7 ottobre ha dato un grande impulso a questa rinascita.
Un altro elemento di fondamentale importanza per sostenere la lotta del popolo palestinese, ma anche per imporre un governo di emergenza che faccia i nostri interessi, è l’attività e il ruolo dei lavoratori e della classe operaia. Negli ultimi mesi si sono moltiplicati gli esempi in tal senso, in tanti si sono messi e si stanno mettendo sulla strada aperta dal CALP di Genova con gli scioperi e i blocchi della nave Bahri nel 2020.
Oggi si mobilitano i Sanitari per Gaza, con la loro capillare opera di informazione e denuncia sulla distruzione del Sistema Sanitario a Gaza e con plateali contestazioni come quelle riservate al sopra citato Carrai il 29 gennaio e il 1 giugno; il SI Cobas ha imposto accordi nei magazzini per impedire la movimentazione di merci da e per Israele, i ferrovieri si stanno organizzando per contrastare i traffici di materiale bellico.
Si moltiplicano gli atti di resistenza e ribellione dei lavoratori e la loro organizzazione per far fronte alla spirale di guerra in cui la classe dominante ci vuole fare sprofondare. Come ha dimostrato in questi anni il CdF GKN con le sue azioni, quando la classe operaia scende in campo e trascina il resto delle masse popolari nella lotta, quando passa dalla difesa all’attacco, per il nemico non c’è scampo.
Al fianco della resistenza e del popolo palestinese, fino alla vittoria!
I sionisti e l’imperialismo hanno i giorni contati, i loro governi saltano ovunque: diamogli il colpo finale!
Cacciamo Meloni e il suo codazzo di armaioli, razzisti in doppio petto e speculatori di ogni risma, imponiamo il nostro governo di emergenza e avanziamo verso il socialismo: l’unico futuro per noi e per l’umanità intera!
Federazione Toscana del P.CARC