Festa della Riscossa Popolare Campania. Una due giorni di organizzazione e di lotta

Il 28 e 29 giugno negli spazi della Galleria Principe di Napoli si è tenuta la Festa della Riscossa Popolare della Federazione Campania del Partito dei Carc. Nella due giorni si sono tenuti due dibattiti, un tavolo tematico e diversi momenti di intrattenimento e sana socialità.

La scelta di tenerla in Galleria Principe di Napoli è scaturita dalla volontà di sostenere ed estendere la lotta per la difesa dei luoghi di autorganizzazione popolare presenti in quel luogo, a partire dagli spazi GalleriArt, oggi sotto attacco dalle politiche di “messa a valore” del patrimonio pubblico napoletano voluto dal governo centrale e dall’amministrazione Manfredi con il pacco per Napoli. Attività che rientrano a pieno titolo nei tentativi di rimuovere gli spazi di agibilità politica, sociale e sindacale alle masse popolari. Un’agibilità che con la Festa della Riscossa Popolare di quest’anno abbiamo voluto ribadire e rafforzare.

Di questo si è parlato nell’assemblea pubblicata organizzata per il giorno 28 giugno, incentrata sulla difesa della Galleria Principe di Napoli e sulla battaglia che i vari organismi presenti in Galleria stanno portando avanti – innanzitutto GalleriArt, la Consulta Popolare sanità e salute, il Comitato di lotta per la salute mentale, Comitato Free Assange e altri – all’insegna del protagonismo e dell’autorganizzazione popolare per costruire dal basso un nuovo tipo di governabilità dei territori e del paese.

Sono intervenuti, tra gli altri, l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, la consigliera regionale Marì Muscarà, il presidente della VI Municipalità Sandro Fucito e gli organismi GalleriArt, Civico 7, Comitato Acqua Bene Comune e Ancora Italia. L’assemblea è stata indetta sulla base di un appello di solidarietà prodotto dagli organismi della Galleria che invitiamo a reperire a questo LINK e firmare.

Il 29 giugno si è poi tenuto un tavolo sul tema repressione insieme ai Disoccupati organizzati Cantiere 167, Centro culturale Handala Ali, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole, i tavoli Carcere e Salute mentale della Consulta Popolare sanità e salute di Napoli, l’Associazione Antigone e alcuni giovani militanti e attivisti. Al centro della discussione le misure repressive adottate dal governo Meloni e la mobilitazione da mettere in campo per fare fronte alla repressione. Alla discussione sono state aggiunte anche delle simulate di interrogatori per definire come comportarsi e attingere principe e criteri utili dal Manuale di Autodifesa Legale.

Il 29 giugno, inoltre, si è tenuto il dibattito Nessuna equidistanza. Rovesciamo i governi della guerra. Sono intervenuti Centro Culturale Handala Ali,Gabriele Germani di OttolinaTv, le giornaliste Clara Statello e Geraldina Colotti, il Comitato Free Assange Napoli, Boris Tremolizzo del Coordinamento NO G7 Salento, Ludovico Chianese dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole, Giansandro Morelli del Progetto Falastin Hurra e l’associazione Bellaruss.

Al centro del dibattito il fatto che non è compito di chi solidarizza dall’Italia – come da nessun’altra parte del mondo – sindacare sulle forme, i mezzi e gli strumenti della resistenza palestinese o del Donbass. Nessun popolo in lotta deve chiedere il permesso di lottare, né quello di usare gli strumenti e i modi che ritiene efficaci; questa è una legge universale della guerra di liberazione e della lotta per l’autodeterminazione ed è valida anche per il popolo palestinese. Compito dei comunisti, dei compagni, dei democratici e degli internazionalisti del nostro paese è innanzitutto quello di rovesciare i propri governi guerrafondai e imporne di nuovi. Nel nostro paese possiamo dare un enorme contributo alla causa palestinese e a quella delle popolazioni martoriate dalle guerre in tutto il mondo: cacciare il governo Meloni e imporre un governo di emergenza delle masse popolari organizzate.

Sulla base dell’ampia partecipazione, oltre duecento partecipanti in due giorni, del livello dei dibattiti, del grande contributo artistico volontario ricevuto e della partecipazione di compagne e compagni anche da altre regioni del sud Italia (Sicilia, Basilicata, Calabria e Puglia) la Festa della Riscossa Popolare della Federazione Campania è stata un successo. Un mattone nella costruzione dell’alternativa di governo e di potere non solo nel territorio campano ma per l’intero paese. Rilanciamo l’appuntamento con la Festa Nazionale della Riscossa Popolare che si terrà dall’1 al 4 agosto a Pontedera, Pisa. Non mancate!

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