È di qualche giorno fa l’annuncio dello stanziamento da parte del governo di 20 milioni per la realizzazione della base militare nell’area ex-Cisam ne bel mezzo del Parco di San Rossore a Pisa. La decisione è contenuta nell’articolo 5 del DL infrastrutture approvato dal Consiglio dei Ministri di lunedì 24 giugno, in cui sono contenute le “Disposizioni urgenti per il completamento di interventi infrastrutturali per consentire la rapida e celere realizzazione di tre opere oggetto di commissariamento”.
La notizia è stata resa nota dal consigliere comunale di Pisa Ciccio Auletta (Diritti in Comune) che ha sempre sostenuto i comitati contro la costruzione della base militare a Coltano, opera bloccata proprio grazie alla mobilitazione popolare e che ora governo ed esercito – con la connivenza del sindaco Michele Conti – stanno provando a realizzare a pochi passi dalla collocazione prevista in origine. Infatti il sindaco stesso ha dichiarato che il progetto della nuova base militare al Cisam è ormai “incardinato”, lasciando intendere che i lavori stiano andando avanti, senza però che né la popolazione, né il consiglio comunale siano stati consultati e nemmeno informati!
Nell’ambito della Terza guerra mondiale sempre meno a pezzi in cui il nostro paese è coinvolto a pieno titolo, vediamo bene come la classe dominante non si faccia nessuno scrupolo a proseguire con l’opera di militarizzazione dei territori. Nella zona del pisano, infatti, già esiste la base americana di Camp Darby e negli ultimi mesi sono stati fatti vari lavori per migliorarne il collegamento con il porto di Livorno tramite il Fosso dei Navicelli e sono arrivati alla base decine di mezzi corazzati M-Atv.
Ma Pisa non è l’unica città coinvolta nelle opere di preparazione della guerra: anche a Firenze c’è il progetto di costruzione del Comando Nato più grande di tutto il sud Europa nel quartiere di Rovezzano (contro il quale è nato il comitato No Comando Nato né a Firenze, né altrove) e quello del raddoppio dell’aeroporto di Peretola, fatto molto probabilmente per disimpegnare dal trasporto civile quello di Pisa e permettere l’ampliamento del relativo aeroporto militare.
Contro la spirale di guerra in cui la classe dominante sta gettando il nostro paese, è essenziale proseguire e alimentare l’opera di mobilitazione e coordinamento delle decine di comitati e associazioni che si battono contro la militarizzazione dei territori, contro la guerra e contro l’asservimento dell’Italia agli imperialisti Nato e Ue. A livello toscano, per fare un esempio, è necessario rilanciare il confronto tra il Movimento No Base – Né a Coltano né altrove e il già citato comitato No Comando Nato a Firenze e un’occasione per farlo sarà il tavolo “Per una rete contro basi e militarizzazione” alla Fest8lina di Ottolina TV a Putignano (Pisa), al quale invitiamo tutti a partecipare.
Solo le masse popolari organizzate potranno fermare la guerra della Nato! Solo coordinandoci contro la militarizzazione del paese potremo proseguire nella costruzione di un governo di emergenza delle masse popolari, che metta fine alla spirale di guerra e miseria in cui i governi delle Larghe Intese ci stanno gettando!
Non un uomo, né un soldo, né un metro di terra per la guerra degli imperialisti!
P.CARC, Federazione Toscana