[Firenze] Marco Carrai ci riprova: non deve restare un minuto di più nella Fondazione Meyer!

Memore delle numerose batoste ricevute in questi mesi da sanitari, associazioni di familiari di bambini malati, attivisti per la Palestina e militanti di ogni genere, che lo hanno ripetutamente incalzato per contestarlo fino a costringerlo a disertare l’evento della “sua” fondazione del Meyer dello scorso 1 giugno dandosi malato, Marco Carrai ha cominciato ad assumere un profilo più basso per cercare di raggiungere gli sporchi obiettivi che si pone.

Evidentemente, le oltre 10mila firme raccolte contro il suo ruolo di presidente della Fondazione, le diverse scritte apparse nei dintorni dell’ospedale, contestazioni clamorose come la “protesta degli ombrelli” del 29 gennaio fatta dai lavoratori dell’ospedale pediatrico e la continua rincorsa di contestatori a ogni iniziativa pubblica a cui era annunciata la sua presenza, lo hanno costretto a darsi una calmata.

Si sono quindi diradate le paginate di quotidiani che comprava per pontificare e rivendicare il suo essere sionista, tacciando di antisemitismo chiunque lo criticava (un giochino veramente stantio, tanto più dopo 8 mesi di incursioni dell’esercito israeliano su Gaza e quasi 50mila assassinati); si sono diradate le uscite ed esternazioni pubbliche, come quelle in cui attaccava il presidente del consiglio comunale di Firenze, i relatori di fama internazionale che hanno preso parte a convegni sul genocidio in corso in Palestina, contro chiunque osasse obiettare sul fatto che non ha speso mezza parola sulle migliaia di bambini uccisi dal regime politico di Israele, di cui è console onorario nel nostro paese. Probabilmente, i suoi sodali del PD lo hanno ricondotto a più miti consigli, magari dietro la minaccia di abbandonarlo al suo destino stante la crescente impresentabilità del personaggio; quando questa gentaglia vede messi a repentaglio i propri affari, e nella Sanità toscana questo partito ne maneggia parecchi, non esita a scaricare quelli che fino al giorno prima erano loro grandi amiconi. E “Marchino”, come lo chiama il suo degno sodale Renzo, un po’ lo ha capito.

Così il nostro, più in silenzio, ha proseguito lo spolpamento della ex Lucchini di Piombino per conto di Jindal di cui è vicepresidente, ridotta ormai a un cumulo di macerie e impianti vetusti e con lo spettro del licenziamento per circa 1300 operai all’orizzonte; è stato riconfermato alla guida di Toscana Aeroporti (ma quante poltrone ha?) per procedere con l’ennesimo tentativo di avviare i lavori per il raddoppio di quello di Peretola anche in funzione di supporto militare a quello di Pisa e per cui, non a caso, sono arrivate poche settimane fa le condanne per gli attivisti che impedirono i carotaggi nel 2017. E, infine, ha riprovato alla zitta a cambiare lo statuto della Fondazione Meyer per estromettere le associazioni di familiari dei bimbi portando i consiglieri da 16 a 6, di cui 4 di sua nomina: è plateale la sua allergia a ogni forma di democrazia, tanto più se questa comporta un ruolo, anche di seconda fila, per le masse popolari.

La Regione Toscana, a dimostrazione dello scontro in atto fra queste due fazioni delle Larghe Intese (ricordiamo ancora che Carrai è sodale storico di Matteo Renzi e quindi in quota Iv), ha cercato di controbattere restituendo un posto alle associazioni, con l’intento di darsi una ripulita e un contegno che proprio non hanno. Lo affermiamo anche per il ruolo e soprattutto la pratica della neo sindaca di Firenze Sara Funaro, anche lei ovviamente del Partito Democratico e che sedeva fino a ieri nel consiglio della Fondazione stessa, che non ha proferito una sola parola rispetto ai tentativi di manomissione dello Statuto né prima nè ora: un buon modo di cominciare il mandato, in coerenza con la chiusura di quello precedente, non c’è che dire! D’altronde anche lei è una sionista dichiarata e quindi non c’è niente di cui stupirsi, con Carrai si trova sicuramente bene.

Quello di cui siamo sicuri è che la battaglia per cacciare Carrai, l’agente dei sionisti e di case farmaceutiche come Teva in seno alla Fondazione Meyer, deve riprendere, elevarsi e continuare finchè questo figuro non sarà estromesso!

I Sanitari per Gaza, gli attivisti pro Palestina, le centinaia di compagni e compagne che in questi mesi hanno sostenuto ogni presidio, raccolta firme e irruzione contro Carrai, devono rilanciare una lotta in cui troveranno sicuramente dei validi alleati nei genitori e parenti che fanno parte delle associazioni estromesse, che hanno già pagato un prezzo molto alto per le malattie dei propri bambini e, dopo essersi adoperate per favorire lo sviluppo dello spirito e degli scopi del Meyer, si ritrovano con un qualcosa che assomiglia sempre più a un brand da spolpare e dirigere in nome del profitto e del potere dei soliti noti. Troveranno validi alleati nei lavoratori del Meyer e di Careggi, non solo quelli particolarmente sensibili alla questione della Palestina ma anche nei tantissimi colleghi stufi delle carenze di personale, della reperibilità sfrenata e dei mille disagi di un Sistema Sanitario massacrato a favore dei privati da parte di chi ha nominato Carrai in quel ruolo, che non ha mancato di tacciare i lavoratori di “antisemitismo” per le sue palesi ed esplosive incoerenze e contraddizioni, di strumentalizzare fatti: purtroppo per lui le masse popolari e i lavoratori capiscono la situazione fin troppo bene!

Come P.CARC saremo al fianco di tutti coloro che rilanceranno questa battaglia, che è di grande importanza per arrivare ad assestare un colpo severo a uno dei caporioni delle Larghe Intese nella nostra regione (e non solo), un soggetto che si fregia di essere rappresentante politico di uno Stato genocida sempre più isolato a livello internazionale, un portatore di interessi di multinazionali di ogni latitudine che vedono il Meyer, Firenze e la Toscana come una gallina dalle uova d’oro da spennare e basta.

Cacciamo il sionista Carrai ! Fuori i sionisti dal Meyer, da Firenze, dalla Toscana e dal paese!

La Fondazione deve essere gestita dalle associazioni dei genitori e familiari dei bambini e dai lavoratori!

Federazione Toscana del P.CARC

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