Lo scorso 3 giugno il Tribunale di Firenze ha condannato 5 compagni del comitato No Aeroporto a pene dagli 1 ai 2 mesi di carcere, per aver impedito – nel luglio 2017 – ad alcuni incaricati di Toscana Aeroporti di effettuare dei carotaggi esplorativi per il progetto della nuova pista dell’aeroporto di Firenze Peretola.
Nel medesimo processo gli stessi compagni sono stati assolti per altri capi di imputazione, e sono state loro riconosciute le attenuanti per il “valore morale e sociale” delle loro azioni (articoli 62.1 e 62.bis del Codice Penale).
Una contraddizione bella e buona che evidenzia una lampante verità. Da una parte c’è Toscana Aeroporti – con a capo il sionista Marco Carrai – e il sistema di potere delle Larghe Intese con alla testa il PD in Toscana che è responsabile dello del degrado di questa città e delle tate speculazioni nella piana fiorentina; dall’altra ci sono comitati di cittadini e compagni che da anni lottano contro il raddoppio dell’aeroporto di Peretola: un progetto già bocciato dal TAR nel 2019 e ripresentato praticamente identico che la classe dominante vuole realizzare a tutti i costi, nonostante siano stati ampiamente dimostrati dai comitati sia la sua pericolosità (ricordiamo che già ora il Vespucci è un aeroporto costruito in mezzo alla città, con continui sorvoli dei quartieri circostanti che inquinano l’aria e impediscono alle masse popolari di dormire per il rumore degli aerei anche a notte fonda) che la sua inutilità (a cosa serve un aeroporto più grande con due scali internazionali incredibilmente vicini come quelli di Pisa e Bologna?).
Quella del comitato No Aeroporto è una lotta che come Partito dei CARC sosteniamo e alla quale prendiamo parte da sempre ed esprimiamo piena solidarietà ai compagni condannati, invitando tutti a fare altrettanto. Ora dobbiamo rispedire le condanne al mittente e farle annullare! Facciamo valere le stesse affermazioni del Tribunale che riconosce “il valore morale e sociale” delle azioni per bloccare una volta per tutte ogni progetto di ampliamento dell’aeroporto di Peretola, continuiamo con la lotta più determinati che mai, sfruttando l’ampio movimento di solidarietà attorno al comitato e alle sue azioni, come ha ben dimostrato la riuscita della manifestazione dello scorso 30 settembre.
No alla speculazione sulla pelle dei cittadini! No al consumo di suolo e all’aumento del traffico aereo che contribuirebbe solamente ad alimentare la turistificazione di Firenze e l’inquinamento della piana!
Sono gli organismi operai e popolari come il comitato No Aeroporto, il Collettivo di Fabbrica ex GKN, il comitato No Comando Nato né a Firenze né altrove, ecc. che devono decidere del governo della città e del paese. Organizzarsi dal basso e coordinarsi è il primo passo per costruire un’amministrazione locale di emergenza che metta mano agli effetti più gravi della crisi, che blocchi il progetto di nuovo aeroporto, che rimetta a lavoro gli operai ex GKN, che impedisca l’installazione del Comando Nato nella caserma Predieri di Rovezzano, che cacci il sionista Marco Carrai dalla presidenza della Fondazione Meyer, che sia espressione stessa dei tanti comitati, associazioni e organismi delle masse popolari presenti in città. Questo indipendentemente dall’esito delle elezioni amministrative che si terranno a Firenze l’8 e 9 giugno.
Solidarietà ai compagni condannati e al comitato No Aeroporto! Cacciamo le Larghe Intese dal governo della città e del paese!
La sezione di Firenze Peretola del P.CARC
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Pubblichiamo di seguito il comunicato del comitato No Aeroporto
PROCESSO PER BLOCCO TRIVELLE:
<< RICONOSCIUTO IL VALORE SOCIALE E MORALE NELLE AZIONI >>
ORA ANNULLATE LE CONDANNE !
Lunedi 3 Giugno 2024
il Tribunale di Firenze ha emesso la sentenza contro gli attivisti e le attiviste accusati di aver bloccato i mezzi e le trivelle inviate da Toscana Aeroporti nei terreni del Parco della Piana per eseguire scavi e sondaggi preliminari alla realizzazione del nuovo aeroporto.
A distanza di ben 7 anni dalle vicende svoltesi nel caldissimo Luglio del 2017 gli attivisti e le attiviste ricevono alcune assoluzioni e alcune condanne.
Un esito contradditorio, quindi, di luci ed ombre, nel quale dobbiamo cogliere un ELEMENTO POSITIVO.
Il processo ha riconosciuto le attenuanti per il VALORE MORALE E SOCIALE con gli articoli 62.1 e 62.bis del Codice Penale.
Il confronto è semplice: tra l’eseguire dei lavori di scavo per un nuovo aeroporto che non ha nemmeno concluso il suo iter autorizzativo ed il partecipare attivamente ad una campagna di monitoraggio e difesa del territorio è la seconda azione ad essere moralmente e socialmente rilevante.
Abbiamo sempre avuto ragione.
Oggi abbiamo una ragione in più !
Nessun conflitto può mai prescindere dai rapporti di forza e dagli equilibri in campo e questa sentenza ha un ridicolo e paradossale contraltare che sembra proprio voler ACCONTENTARE i SIGNORI DI SEMPRE, troppo importanti per uscire mazziati oltrechè cornuti.
Il Tribunale RICONOSCE IL VALORE MORALE E SOCIALE, ma condanna gli attivisti ad alcuni mesi di detenzione, obbligandoli così:
– al pagamento delle SPESE PROCESSUALI
– esponendoli al RISARCIMENTO DI TOSCANA AEROPORTI che sarebbe stata “danneggiata” dalle contestazioni degli attivisti.
Lo stesso Tribunale che riconosce il valore morale e sociale poi, però, condanna a risarcire chi eseguiva lavori senza diritto e autorizzazioni.
La lotta per il Parco Agroecologico della Piana continua a partire dalle prossime iniziative di Solidarietà con cui saremo sempre e ancora vicini agli attivisti sotto processo.
A distanza di 7 anni dai fatti contestati SIAMO ANCORA QUI !
A distanza di oltre 10 anni dalle prime manifestazioni No Inceneritori SIAMO ANCORA QUI !!
Come GKN – Con GKN !!!
#UNVISIFAFARE La Piana Morde
Oggi come allora No Aeroporto – Si al Parco