[Colle Val d’Elsa] Indicazioni di voto per le elezioni amministrative

L’8 e il 9 giugno si voterà per scegliere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale a Colle Val d’Elsa. Per approfondire ulteriormente il contesto politico nazionale e internazionale in cui si collocano queste amministrative indichiamo la lettura del comunicato della Direzione Nazionale del Partito dei CARC sulle elezioni europee e relative indicazioni di voto (qui).

Con questo comunicato entriamo nel merito delle indicazioni di voto per le elezioni amministrative a Colle Val d’Elsa.

Il P.CARC è stato, insieme a Rifondazione Comunista e al collettivo Casa Bandita, tra i fondatori della lista Colle Insorge.

Il motivo principale che ci ha spinti a partecipare attivamente a queste amministrative è la presenza sul territorio di numerosi organismi di cittadini che si sono organizzati per questioni ambientali, non limitandosi solo alla denuncia, ma trovando soluzioni, facendo leva sulle competenze di esperti e sull’applicazione della legislazione già esistente e delle parti più progressiste della Costituzione.

Ebbene, queste associazioni e comitati ambientali sono la base per una nuova politica, una politica che attui gli interessi delle masse popolari e sia loro diretta espressione, una politica legata al territorio e alla cittadinanza. Colle Insorge nasce con l’obiettivo specifico di supportare queste realtà e di andare nella direzione di imporre un’Amministrazione Locale di Emergenza, un’amministrazione che basi la propria agenda di governo sui provvedimenti indicati dai cittadini organizzati, dalle organizzazioni popolari ambientaliste, dai cittadini organizzati per la difesa della sanità pubblica, dell’istruzione pubblica, del bene comune e di tutti quei settori attaccati che negli ultimi trent’anni sono stati smantellati da politiche lacrime e sangue portate avanti dai partiti delle Larghe Intese e, in particolare, per quanto riguarda la nostra Regione e la città di Colle Val d’Elsa, dal Partito Democratico, un partito nemico dei lavoratori.

Anche quest’anno le elezioni comunali di Colle stavano diventando un teatrino tra i soliti noti e gli esponenti dei partiti delle Larghe Intese: già dalle prime battute della campagna elettorale era chiaro che tutti i candidati, al di là dell’opposizione di facciata e delle promesse di “cambiamento”, erano (e tali si sono poi dimostrati) accomunati dalla volontà di procedere nell’attuazione del programma portato avanti negli ultimi anni, a livello nazionale a locale, da partiti di centrodestra e centrosinistra. Un esempio? Al di là delle dichiarazioni roboanti sul tema, nessuno di loro ha partecipato al presidio che la lista Colle Insorge ha promosso il 1° giugno in Piazza Arnolfo, alla presenza delle organizzazioni che si battono per la tutela dell’ambiente, per bloccare il progetto di costruzione del “Tubone”: neanche la candidata Angela Bargi, che era presente, ha voluto prendere parola e metterci la faccia, per impegnarsi davanti ai cittadini e ai giornalisti ad opporsi con ogni mezzo a quel progetto inutile e dannoso.

Come cittadini di Colle e come militanti del P.CARC, abbiamo sentito la necessità di contribuire alla nascita di una lista di rottura, per irrompere nella campagna elettorale, portando avanti un programma di governo e di lotta, per la promozione di una nuova governabilità dal basso. Oggi, ogni proposito di affermare gli interessi collettivi non può stare in piedi se non si combina l’azione di governo a quella di lotta, la proposta con la protesta, la competenza con la mobilitazione. la prospettiva con le barricate! Il programma di Colle Insorge va in questa direzione.

Alla base del programma ci sono gli interessi delle masse popolari e lavoratrici: difesa della sanità pubblica, stabilizzazione dei precari e internalizzazione dei lavori in carico al comune, laddove possibile non applicazione delle direttive economiche e sanitarie imposte dalle organizzazioni sovrannazionali, rispetto e difesa dell’ambiente, difesa ad oltranza del diritto all’abitazione e all’istruzione, ma soprattutto azioni per rendere protagonista la cittadinanza nelle scelte dell’amministrazione.

Mentre gli esponenti delle altre liste mettevano su il solito teatrino, limitandosi a parlare di decoro urbano e di necessità di investimenti privati, con l’endorsment di personaggi responsabili della attuale disastrosa situazione economica e sociale locale e nazionale, il candidato sindaco Claudio Toticchi, i candidati consiglieri e i militanti dei partiti che appoggiano la lista sono stati in piazza a ribadire che i cittadini di Colle non hanno bisogno di una Disneyland per turisti, di ulteriore cementificazione e di piazze scintillanti, utili solo a soddisfare gli appetiti degli speculatori.

Colle Insorge ha promosso una mobilitazione intervenendo nelle celebrazioni istituzionali del 25 aprile e del1° maggio, per impedire al PD e alla parte più arretrata dei sindacati concertativi di appropriarsi della piazza, portando in piazza le bandiere della Palestina, ribadendo che antifascismo è anticapitalismo, che si potrà avere un lavoro stabile e sicuro solo se le masse popolari torneranno protagoniste della lotta di classe.

Colle insorge l’1 giugno ha chiamato alla mobilitazione le organizzazioni popolari che da anni lottano per la difesa del patrimonio ambientale colligiano, per dare un segnale forte contro la costruzione del “Tubone”, per ricordare che, se oggi siamo sotto attacco degli speculatori, la colpa è del PD e dei suoi esponenti locali e che solo lotta potrà contrastare future devastazioni ed esiti negativi dei ricorsi giudiziari per la popolazione.

Le operazioni che la lista ha messo in campo mostrano cosa si intende con “usare la campagna elettorale per rafforzare la lotta delle masse popolari e la loro organizzazione” e dimostrano che fare una campagna elettorale di azioni (non solo di programmi) di rottura è possibile.

L’amministrazione comunale, guidata da Colle Insorge, supportata dal protagonismo delle colligiane e dei colligiani, metterà in pratica quanto detto e quanto scritto nel programma ogni volta che una fabbrica, che impiega nostri concittadini, verrà dismessa o delocalizzata, ogni volta che la regione proverà ad assestare colpi alla sanità pubblica, ogni volta che qualche imprenditore cercherà, con il supporto delle istituzioni asservite al capitalismo, di sfregiare il nostro territorio.

Come P.CARC, ci appelliamo quindi ai sinceri democratici, a tutti quelli che hanno a cuore Colle Val d’Elsa e non sopportano più di vederla abbandonata all’incuria, bistrattata dalla speculazione, ci rivolgiamo in particolare a chi, deluso dalla mancanza di risposta alle problematiche reali, si rifugia nell’astensionismo, alle organizzazioni popolari e dei lavoratori, che ogni giorno lottano per la difesa del nostro territorio. Indicando di votare Colle Insorge, in realtà vi indichiamo di prendere parte e diventare voi stessi protagonisti alla gestione della vita cittadina.

Un’alternativa è possibile: imponiamo dal basso un’amministrazione locale d’emergenza, fino ad arrivare ad un governo nazionale d’emergenza popolare, primo passo per il socialismo!

L’unico voto utile è quello per la lista COLLE INSORGE con Claudio Toticchi sindaco.

Sezione di Colle Siena – Val d’Elsa del Partito dei CARC

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