Sabato 25 maggio, nell’ambito della campagna elettorale per le amministrative a San Giuliano Terme (Pi), Fratelli d’Italia ha tenuto un banchetto di propaganda elettorale di fronte alla piazza principale del paese e, prima di montare il loro banchetto, questi soggetti sono entrati dentro alla Casa del Popolo di San Giuliano Terme (sezione storica del vecchio PCI fin dalla liberazione del nostro paese dai nazi-fascisti) per lasciare i loro volantini, mettendo in pratica una provocazione ad uno dei luoghi che maggiormente rappresenta i valori antifascisti ,antirazzisti e di solidarietà tra i lavoratori. Raccogliendo il malcontento di abitanti, soci e frequentatori del circolo, due compagni della sezione di Pisa del partito dei CARC si sono recati al banchetto per esprimere pubblicamente quello che il Partito di Fratelli d’Italia rappresenta.
Il partito di Fratelli d’ Italia, come il Partito Democratico (due facce della stessa medaglia, i cui governi son stati perfettamente la prosecuzione l’uno dell’altro), sta trascinando il nostro paese in guerra: asservendosi alla NATO per proseguire la guerra contro la Federazione Russa in Ucraina, sostenendo i sionisti nel genocidio del popolo palestinese, piegandosi all’imperialismo USA permettendo il potenziamento delle loro basi militari nei nostri territori; ha acuito il processo di smantellamento dell’apparato produttivo del nostro paese, alla faccia del “prima gli italiani” che tanto sbandiera (di quale italiani stiamo parlando? non di certo degli operai che vedono delocalizzarsi le fabbriche in cui lavorano, del resto dei lavoratori che vivono nel precariato e con stipendi da fame o che muoiono sui posti di lavoro!); procede con i tagli alla sanità e all’istruzione pubbliche dirottando fondi alla spesa militare, per non parlare dei tanti indagati e condannati per ‘ndrangheta che questo partito protegge e mette nei posti di comando.
Ebbene, questa realtà è stata sbattuta in faccia pubblicamente dai compagni insieme ad altri abitanti, e per questo, poco tempo dopo, mentre stavano passeggiando, sono stati fermati da una volante di carabinieri che li ha identificati per un “normale controllo”, come hanno riferito i due agenti delle forze dell’ordine. Sappiamo che questi “controlli” non sono casuali ma azioni atte a intimidire, reprimere ed isolare chi si organizza e si mobilita per invertire il corso delle cose, chi si batte ogni giorno sui posti di lavoro, chi scende in piazza per contrastare la guerra in corso, la devastazione ambientale, l’eliminazione di diritti e in solidarietà ai popoli oppressi.
A San Giuliano Terme l’ 8 e il 9 giugno si terrano le votazioni e, a “contrapporsi”, saranno i due poli delle Larghe Intese con le liste civetta del PD per il centro-sinistra e quelle legate a Fratelli d’Italia per la destra. Il tentativo di costruzione di una lista anti- Larghe Intese è andato in fumo sostanzialmente per cavilli legati alla burocrazia del sistema elettorale nonostante il buon risultato raggiunto con la raccolta firme. Agli abitanti, dunque, si chiederà di andare a scegliere tra due versioni diverse della stessa sostanza. Non facciamoci ingabbiare dall’obbligo morale di andare a votare con l’illusione che sia attraverso il voto che le masse popolari esprimono la propria partecipazione politica. La partecipazione la fanno gli operai che stanno scioperando per la sicurezza nei luoghi di lavoro, gli studenti universitari accampati nelle tende per chiedere di rompere gli accordi con Israele, i lavoratori della sanità e gli utenti che si mobilitano per difendere il Sistema Sanitario Nazionale, gli studenti e professori che lottano per difendere la scuola pubblica, i cittadini che si organizzano nei loro territori per impedire l’istallazione di nuove basi militari.
A coloro che credono di dover andare a votare il polo PD per la paura dell’”avanzata della destra” ricordiamo che oggi la reazione e il fascismo si esprimono con gli attacchi ai diritti dei lavoratori, con la repressione e la censura, con l’economia di guerra, tutto ciò di cui anche il polo PD è fautore. A coloro che invece non andranno a votare perché non si sentono rappresentati da nessuno dei due poli, diciamo di organizzarsi indipendentemente dalla presenza o meno di una lista anti-Larghe Intese. E’ possibile, infatti, sfruttare ugualmente la campagna elettorale per portare all’attenzione tutti quei temi che realmente sono di interesse delle masse popolari, di cui, alcuni, sono citati nei programmi elettorali ma per cui dobbiamo mettere alle strette i candidati che se ne fanno porta-voce facendoli mettere in pratica fin da subito (promuovendo l’organizzazione e la mobilitazione dal basso) quello che a parole dicono di fare se verranno eletti.
Nel comune di San Giuliano Terme servono opere pubbliche, utili realmente alla cittadinanza come: la riqualificazione della zona dell’ex hotel Granduca, lasciata al degrado e all’abbandono, dove si possono costruire case popolari, ludoteche, servizi sociali, la completa pubblicizzazione della Casa della Salute e il potenziamento della sanità territoriale (garantendo a tutti i cittadini un accesso universale, gratuito e di prossimità), più posti di lavoro utili, dignitosi e a finalità collettive (manutenzione di strade, scuole ed edifici pubblici), la riqualificazione del vecchio edificio della stazione e il suo utilizzo ad uso collettivo (valorizzando il patrimonio storico e culturale e incentivando i servizi).
Nessun sostegno e nessun voto a nessuno dei due poli delle Larghe Intese! Andiamo alle urne annullando le schede, scrivendo “Palestina libera”, “fuori dalla NATO”, o altro.
Organizziamoci e mobilitiamoci durante e dopo la campagna elettorale per cacciare i partiti delle Larghe Intese e imporre le misure che servono a far fronte alle necessità delle masse popolari del territorio.
P.CARC sez. Pisa