[Firenze] Elezioni amministrative: irrompiamo nella campagna elettorale!

Come Federazione Toscana del Partito dei CARC annunciamo la candidatura di tre nostri compagni per le elezioni amministrative dei prossimi 8 e 9 giugno. Gaia Dondoli e Tommaso Bolognesi saranno candidati come indipendenti nella lista Sinistra Progetto Comune (Candidato sindaco Dmitrij Palagi), Paolo Babini sarà candidato come indipendente nella lista Firenze Rinasce (candidato sindaco Alessandro De Giuli).

Il contesto nel quale si svolgono queste elezioni comunali (e anche le europee) è un contesto di terza guerra mondiale sempre meno “a pezzi” e che coinvolge a pieno titolo il nostro paese (si pensi agli innumerevoli finanziamenti alla guerra in Ucraina, al finanziamento della missione italiana Aspides nel Mar Rosso, alla militarizzazione delle scuole e dei territori, alla propaganda di guerra a reti unificate). Il nostro è un paese occupato dalle forze delle Larghe Intese, dagli imperialisti e dalla Nato, che trascinano le masse popolari in un vortice di miseria e guerra aperta.

Firenze è uno dei centri di questo potere, con il PD al governo della città e che negli anni ha trasformato Firenze in un luna park per turisti, sempre meno vivibile per i suoi abitanti, ma completamente prostrata agli interessi della speculazione immobiliare e del turismo mordi e fuggi. Il tutto con il suo portato in termini di desertificazione delle aziende e del patrimonio pubblico, dei continui tagli alla Sanità, ai Trasporti e ai servizi. Oltre a questo – se non prendiamo seriamente in mano la situazione – il quartiere di Rovezzano alla periferia Sud-est della città diventerà sede della Multinational Division South (Mnd-S), il Comando Nato più grande di tutto il sud Europa e che dovrebbe essere installato nella caserma Predieri. Ricordiamo che la genesi del progetto risale all’ottobre 2019, ma i cittadini hanno saputo della sua esistenza solo grazie all’azione del comitato “No comando NATO né a Firenze né altrove” che si è costituito da poco meno di un anno e che fa fronte a una censura pressoché totale da parte di media e istituzioni.

A Firenze il Comando della NATO, a Pisa la base di Camp Darby, il potenziamento militare del canale di Navicelli, il progetto di base dell’esercito italiano a Coltano, senza contare il potenziamento della pista dell’aeroporto di Peretola fatto in funzione dell’alleggerimento della parte civile dell’aeroporto Galilei di Pisa… è evidente la configurazione che le forze di governo della nostra regione – e cioè il PD – vogliono dare al nostro territorio: un territorio costellato di infrastrutture a vocazione esclusivamente militare! Mentre, dall’altra parte, procede la desertificazione dell’apparato produttivo della piana fiorentina (vedasi il caso della ex GKN) e il dissesto idrogeologico la fa da padrone…

I responsabili di questo disastro hanno un nome e cognome: sono i partiti delle Larghe Intese (Partito Democratico, Italia Viva, Forza Italia, Fratelli d’Italia e i loro rispettivi cespugli) e vanno semplicemente cacciati!

Per questo motivo e con questa prospettiva negli scorsi mesi, come testimoniano i comunicati che abbiamo scritto (qui e qui) abbiamo alzato la parola d’ordine di costruire ampi fronti anti Larghe Intese, cioè alleanze politiche, sociali e sindacali animate in particolare dalle realtà che già oggi sono in lotta contro la guerra e i suoi effetti, ma anche da tutti coloro che hanno esperienza amministrativa e un sufficiente e comprovato legame di fiducia con le masse popolari.

In questo senso abbiamo avviato dal mese di settembre interlocuzioni con i progetti di liste anti Larghe Intese quali si sono configurati essere Sinistra Progetto Comune e Firenze Rinasce, per costruire un fronte che si ponesse in alternativa ai servi della Nato, della Ue e del Vaticano, non in ottica di “testimonianza”, ma praticando una campagna elettorale fatta di azioni concrete, di rottura.

Le forze che costituiscono questo fronte, infatti, esistono già nella nostra città, ma marciano ancora in ordine sparso e spesso sono in concorrenza fra loro. In questi mesi pur non riuscendo a costruire un fronte elettorale, siamo comunque riusciti a rafforzare relazioni e rapporti con entrambe le liste fino a decidere di candidare, in ognuna delle due, nostri compagni (come indipendenti). È nella pratica quindi che cercheremo di far confluire i temi che animano quanto di positivo c’è nei programmi, nelle esperienze, nelle pratiche di entrambi gli “schieramenti”. Unire quello che l’elettoralismo divide è l’obiettivo che ci poniamo, la strada per accelerare e sviluppare la lotta per imporre un’amministrazione alternativa della città e per fare della campagna elettorale un effettivo strumento di lotta, mobilitazione e organizzazione.

Una considerazione di carattere generale: le elezioni indette dalla borghesia NON sono il principale strumento per cambiare il corso disastroso delle cose che essa impone al paese. Lo strumento e la via principale sono l’organizzazione, la mobilitazione e l’iniziativa delle masse popolari nel solco della lotta per imporre amministrazioni locali di emergenza e un governo di emergenza su scala nazionale.

Ma le elezioni possono comunque avere una funzione positiva se i risultati riescono ad aprire una breccia nel sistema politico (come è successo con le elezioni di Campi Bisenzio) e, soprattutto, se sono usate come mezzo per favorire l’organizzazione e la mobilitazione dei lavoratori e delle masse popolari.

Dei due aspetti il secondo è il principale: ne è esempio il fallimento dei governi M5S, frutto non del “tradimento dei capi”, ma del fatto che il M5S si è sempre rifiutato di mobilitare gli 11 milioni di suoi elettori per difendere il governo Conte 1 e attuare quelle parti del programma di governo che il sistema politico delle Larghe Intese ha boicottato e sabotato. È lo stesso rischio che corre l’amministrazione Tagliaferri di Campi Bisenzio, se non adotta serie misure a sostegno della lotta degli operai GKN e della popolazione alluvionata.

Ne deriva che per i comunisti la partecipazione alle elezioni borghesi (sia attiva, cioè attraverso la presentazione di liste e candidature, sia passiva, cioè con il sostegno a liste, con le indicazioni di voto e il voto stesso) è sempre finalizzata al rafforzamento e allo sviluppo del movimento operaio e popolare, al protagonismo delle masse popolari, al rafforzamento e coordinamento della rete di organismi operai e popolari esistenti o alla nascita di nuovi organismi. Essa deve servire, in sintesi, a rafforzare il potere delle masse popolari organizzate, fino a rovesciare il sistema di potere della borghesia e instaurare un proprio governo di emergenza, il Governo di Blocco Popolare.

Alla luce di questo orientamento abbiamo deciso di valorizzare le candidature dei nostri compagni mettendo in campo delle attività e delle iniziative che non siano esclusive (anzi!) e che concorrano praticamente a costruire quel terreno unitario di cui c’è bisogno. Unità, sia chiaro, non significa né appiattire, né eludere le differenze che esistono tra le due liste, ma trattarne pubblicamente sviluppando il dibattito franco e aperto, porsi come obiettivo il loro superamento sulla base della valutazione della linea più efficace (cioè più coerente con gli interessi delle masse popolari) nella pratica.

Invitiamo tutti – a partire dai candidati e componenti delle liste – a partecipare attivamente alla campagna elettorale e alle iniziative in programma nei prossimi giorni elencate di seguito a cui prenderanno parte i candidati indipendenti del P.CARC:

sabato 11 maggio, ore 10:00, piazza Leopoldo – “Liberiamoci dai guerrafondai USA e UE!”: iniziativa con microfono aperto contro la russofobia e per la fratellanza tra i popoli, contro l’economia di guerra e per le misure economiche a favore delle masse popolari;

giovedì 16 maggio, ore 18.00 AOU Careggi – “Le masse popolari non vogliono marco Carrai”: iniziativa con microfono aperto

domenica 2 giugno – “Ma quale festa della Repubblica! Mobilitiamoci contro l’installazione del Comando militare della Nato a Rovezzano”

Per info e per partecipare: federazionetoscana@gmail.com

Avanti uniti per spezzare le catene delle Larghe Intese!

La Federazione Toscana del P.CARC

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