Il 2 maggio, al Fondo Comunista di Rovezzano (FI), si รจ svolta la proiezione del film Il testimone, in occasione del decimo anniversario della strage nazista avvenuta alla Casa dei Sindacati di Odessa nel 2014.
Abbiamo organizzato l’iniziativa per ricordare l’eccidio nazista, alla presenza di Olga Ignatieva (sopravvissuta alla strage) e del giornalista Vincenzo Lorusso (Donbass Italia) in collegamento proprio da quei territori.
La proiezione aveva l’obiettivo di continuare a rompere la cappa di censura mediatica che si respira sempre piรน nel paese e anche nella nostra cittร : con le intimidazioni del sindaco Nardella al teatro Affratellamento per vietare la proiezione del suddetto film qualche settimana fa e, specularmente, con il silenzio calato dalla classe dominante sul tentativo fatto di soppiatto di insediare un Comando NATO presso la caserma Predieri, sempre a Rovezzano.
La serata, al netto del maltempo, รจ stata molto partecipata ed รจ stato anche un bel momento di socialitร e discussione fra le decine di persone che sono venute, come si vede dalle foto che pubblichiamo.
Unica nota stonata, la provocazione orchestrata da un giornalista di Fanpage che ha detto di chiamarsi Riccardo Amati e si รจ presentato insieme a unโaltra persona con fare abbastanza prepotente, prima chiedendo di fare domande e interviste, poi di assistere alla proiezione. Sapendo della sceneggiata fatta alla precedente proiezione organizzata da Firenze Rinasce, gli รจ stato impedito l’accesso e sono stati gentilmente allontanati.
I due non se ne sono andati subito ma sono rimasti ad armeggiare con il telefonino e a fare foto in lontananza.
Per noi la faccenda era finita lรฌ, se non fosse che tre giorni dopo un abitante del quartiere di Rovezzano, che ha partecipato all’iniziativa, ha ricevuto sul telefono un messaggio da un numero sconosciuto, dove veniva minacciato per aver impedito l’ingresso a โqualcunoโ e lo si consigliava di cominciare a guardarsi le spalle. Il messaggio si รจ cancellato dopo pochi secondi.
Ci sembra una ben strana โcasualitร โ che questo episodio avvenga dopo aver fatto una simile iniziativa e soprattutto dopo l’alterco che c’รจ stato con il giornalista e a cui evidentemente il messaggio si riferiva.
Chi ha fornito il numero di telefono della persona a cui รจ arrivata la minaccia? Che ci sia qualche connivenza tra il giornalista di Fanpage e chi ci controlla e ci reprime e cioรจ la Questura? Non crediamo alle coincidenze o alle casualitร , dato che la storia รจ piena di queste connivenze cosรฌ come รจ piena di falsi giornalisti servi del potente e del governo di turno!
Da questa storia si evincono alcuni dati politici:
– il primo รจ che in questa cittร evidentemente non si puรฒ discutere delle cause della guerra in Ucraina, dell’origine dell’operazione speciale russa del 2022, non si puรฒ denunciare il ruolo dell’Unione Europea e degli USA nelle attivitร di destabilizzazione di paesi sovrani (le fantomatiche rivoluzioni colorate) in funzione dell’egemonia di quel mondo unipolare a trazione USA che oggettivamente non esiste piรน, non si puรฒ promuovere un ragionamento approfondito e critico sulla terza guerra mondiale in cui tutti i governi guerrafondai d’Europa ci hanno trascinato.
– Il secondo รจ che aumenta la repressione, la censura, la propaganda di guerra: qui come nel resto del paese. Fratelli d’Italia โ nostalgici del Ventennio – e PD โ usurpatori della Resistenza e fautori dell’antifascismo padronale, antifascisti solo di facciata, visti gli aiuti ai nazisti ucraini โ sono perfettamente sodali su questo terreno (come su tanti altri in realtร …). La risposta davanti al dilagare della repressione รจ innanzitutto la solidarietร di classe che esprimiamo pienamente alla persona minacciata! Per quanto riguarda noi compagni del Fondo Comunista, cosรฌ come del P.CARC, siamo abituati alle provocazioni delle istituzioni e dei loro servi: questa รจ solo l’ennesima che rispediamo al mittente.
– Il terzo e piรน significativo, รจ che questa intimidazione ha sortito l’effetto opposto di quello che si proponeva e non fa altro che aumentare la nostra rabbia e la nostra voglia di liberazione, ci rafforza e spinge nel continuare a promuovere iniziative politiche e culturali di questo genere; iniziative che squarciano il velo di omertร , rompono il coro della propaganda guerrafondaia della classe dominante, stimolano e sviluppano il dibattito politico, il protagonismo dal basso, la resistenza popolare. Invitiamo gli antifascisti, i compagni ma anche i cosรฌ detti sinceri democratici a esprimere solidarietร con chi si batte contro la censura, contro la propaganda di guerra, per la difesa dell’agibilitร politica di chi non si piega alla narrazione corrente.
Chiudiamo con una riflessione: se arrivano simili attacchi vigliacchi รจ segno che si sta andando nella giusta direzione e che facciamo anche paura.
Continuiamo a dargli mal di pancia e attacchi di nervi perchรฉ, speriamo, sarร il โmeglioโ che possono vivere dโora in poi!
Federazione Toscana del P. CARC e Fondo Comunista