Il 25 aprile di quest’anno si inserisce nel contesto della Terza Guerra Mondiale a pezzi che imperialisti USA-NATO, UE e sionisti perpetrano su scala sempre più vasta. In particolare, il genocidio in atto in Palestina vede la piena complicità del governo italiano. Il sangue del popolo Palestinese è sulle mani del governo Meloni così come su quelle del polo PD che, votando a sostegno della missione Aspides contro gli Houthi nel Mar Rosso, ha dimostrato ancora una volta la propria complicità coi sionisti, in barba alla Costituzione italiana che ripudia la guerra nata dalla Resistenza antifascista.
Questa tendenza non ci stupisce, in quanto è da tempo evidente che i due poli delle Larghe Intese sono due facce della stessa medaglia. Lo dimostrano oggi co-promuovendo il genicidio del popolo Palestinese, l’hanno dimostrato nel loro incondizionato sostegno ai fascisti ucraini ma lo avevano già dimostrato quando, alternandosi al governo del Paese, hanno promosso il medesimo programma fatto di smantellamento dell’apparato produttivo, carovita, di progressiva privatizzazione della sanità, di tagli al welfare, cementificazione e aumenti delle spese militari.
A Reggio Emilia il PD, che ricordiamo già complice dell’accordo IREN-MEKOROT, non perderà l’occasione per fare del 25 aprile la propria passerella elettorale. Con ipocrisia verrà sfruttato il sano sentimento antifascista della cittadinanza reggiana per dirottarlo in “voti utili contro la deriva autoritaria delle destre”, anche se le croci celtiche e i simboli nazi-fascisti con cui sono stati più volte impunemente imbrattati viale Umberto I e la città intera senza che nessuno prendesse posizione nell’attuale amministrazione targata PD, la dicono lunga rispetto a quanto il loro antifascismo serva solo a rifarsi il trucco per poter continuare indisturbati il loro programma di lacrime e sangue.
La vera alternativa al governo Meloni, ai nostalgici del Ventennio, così come agli antifascisti “a orologeria” di casa nostra è l’organizzazione popolare e il fronte di forze che da subito può e deve convergere per la pace, il lavoro, la sanità pubblica e la tutela dell’ambiente. Il 25 aprile non è per noi una ricorrenza ma una giornata di lotta per liberare la nostra città dai partiti delle Larghe Intese, nuovi veri occupanti, a partire dal PD.
Per questo aderiamo e promuoviamo l’appello dell’Assemblea Reggiana per la Palestina per uno spezzone che porti in piazza le parole d’ordine della comunità palestinese che attacca il sionismo anche qui in Italia, uno spezzone chiaramente connotato contro la sottomissione del nostro paese alla NATO, per presidiare la piazza e opporci alla presenza, che abbiamo visto l’anno scorso, di bandiere USA-NATO o israeliane il giorno della celebrazione della Resistenza. Per questo chiamiamo a raccolta compagni, lavoratori, studenti, organizzazioni e comitati del territorio e in particolare facciamo appello candidati delle liste REagire e Movimento per Reggio Emilia a convergere e costruire tutti insieme un unico spezzone al corteo del 25 aprile, popolare e antifascista, con concentramento alle 10:30 in Corso Garibaldi.
Per una nuova liberazione nazionale dalla NATO, dall’UE, dai sionisti e dal sistema affaristico e poliziesco del PD ad essi sottomesso!