#Cacciare il governo Meloni
Il governo Meloni si è insediato con il decreto “anti-rave”, chiarendo fin dal primo giorno il suo ruolo: intossicare l’opinione pubblica con misure che nascondono o eludono i veri problemi delle masse popolari per avere mani più libere nell’attuazione del programma (agenda Draghi) che trasforma in un inferno la vita delle masse popolari. Il governo Meloni NON sarà cacciato solo grazie alle Feste della Riscossa Popolare, ma ci impegniamo per fare delle feste uno strumento che contribuisce a questo obiettivo.
Sono iniziati i preparativi per le Feste federali della Riscossa Popolare che si svolgeranno a maggio – a eccezione di quella campana che si svolgerà a giugno – e della Festa nazionale (periodo e luogo sono ancora da definire).
Come consuetudine, parliamo delle feste partendo dall’aspetto politico perché nel corso del tempo abbiamo caratterizzato l’organizzazione di eventi ricreativi e di socialità in modo da farne vere e proprie “operazioni politiche”.
Le feste del 2024 saranno operazioni politiche volte ad allargare e rafforzare il fronte contro il governo Meloni e ad alimentare la mobilitazione per cacciarlo, a partire dal valorizzare la sana aspirazione che si fa strada fra le masse popolari: sconfiggere la destra.
Sconfiggere la destra, cioè i fautori della sottomissione dell’Italia alla Nato e alla Ue che stanno portando il paese in guerra e lo stringono nella morsa dell’economia di guerra.
Sconfiggere la destra, cioè chi promuove (o permette) lo smantellamento dell’apparato produttivo e fa strage dei posti di lavoro, dei diritti dei lavoratori e dei lavoratori; chi conduce la distruzione della sanità pubblica e del diritto alla salute e chi conduce (o permette) le speculazioni nella sanità privata.
Sconfiggere la destra, cioè chi promuove la distruzione della scuola pubblica e delle università, apre le porte degli istituti all’esercito e alla Nato e permette che gli studenti facciano da carne da macello per gli stage scuola-lavoro.
Sconfiggere la destra, cioè chi persevera nel garantire affari e speculazioni sulla devastazione dell’ambiente, dal saccheggio dei territori e dei beni comuni.
È chiaro come il sole che sconfiggere la destra vuol dire prima di tutto cacciare il governo Meloni. Ma vuol dire anche sbarrare la strada a chi attua lo stesso programma sotto bandiere e colori diversi, sbarrare la strada al Pd e ai suoi cespugli.
Come contribuiscono concretamente le Feste della Riscossa Popolare a sconfiggere la destra?
In tempi di elezioni europee, con iniziative che combinano i sommovimenti elettorali con la mobilitazione degli organismi operai e popolari affinché irrompano nella campagna elettorale. In termini culturali, rafforzando il fronte di artisti che con la loro produzione alimentano le migliori aspirazioni delle masse popolari, perché l’arte non è intrattenimento, ma arma della lotta di classe.
In termini di socialità, promuovendo il protagonismo di tutti coloro che sono disposti a collaborare, in modo da fare della costruzione delle feste una piccola “scuola di organizzazione e di comunismo”.
Infuriano i venti di guerra e organizzare e realizzare queste feste risponde anche all’esigenza di perseguire l’unità d’azione con tutti coloro che al cattivo presente e ai foschi presagi vogliono opporre l’alternativa della riscossa popolare.
Per questo rivolgiamo l’invito a tutte le componenti del variegato fronte anti Larghe Intese e anche ai singoli individui che si riconoscono in questo spirito e in questi obiettivi a contattare le Segreterie Federali – vedi i recapiti a pag. 15 – per contribuire alla costruzione delle feste come operazioni politiche per sconfiggere la destra.