Alla lista Sardigna R-esiste, per il bilancio delle elezioni regionali in Sardegna e prospettive per la mobilitazione popolare
Care compagne e compagni di Sardigna R-esiste,
con questa lettera innanzitutto vogliamo congratularci per le preferenze che la lista รจ riuscita a conquistare alle elezioni regionali in Sardegna del 25 febbraio scorso. Certo, queste non sono bastate per superare la soglia di sbarramento del 5% previsto dallโinfame legge elettorale sarda, ma ha dimostrato che anche se in poco tempo e con poche risorse, alcune migliaia di persone hanno deciso di dare fiducia a chi ha portato allโinterno della campagna elettorale una voce alternativa ai megafoni delle Larghe Intese. Questo รจ il principale pregio dellโazione svolta da Sardegna R-esiste. Il secondo pregio, รจ quello di aver raccolto la fiducia di alcuni esponenti della mobilitazione popolare in Sardegna: anche questo dato non รจ poco.
Diverse migliaia di sardi hanno espresso un voto di sfiducia verso il governo Meloni pur non votando Sardigna R-esiste e pur non rivedendosi nellโalternativa a Truzzu (votando Alessandra Todde o Renato Soru per โnon far vincere le destreโ) e nonostante a sinistra non si sia costruita effettivamente una lista anti Larghe Intese, di rottura con i partiti che fino a oggi hanno governato la Sardegna e quindi capace di raccogliere almeno una parte del malcontento popolare. Infatti, i vari tentativi di โmettere insieme la sinistraโ non sono riusciti nella fase pre-elettorale: da un lato per lโillusione dei dirigenti di alcuni partiti anti Larghe Intese di ottenere una rappresentanza in consiglio regionale passando per la coalizione di Renato Soru (poi smentiti dai fatti), dallโaltro per lo scarso sviluppo di un ragionamento su un vero e proprio progetto politico in Sardegna legato alla mobilitazione dei lavoratori e delle masse popolari, che รจ lโaspetto principale e determinante. Ciรฒ fa a pugni con la realtร e con la necessitร di raccogliere quanti sono insoddisfatti del corso delle cose e intendono a loro modo cambiarlo: meno di un quarto degli elettori sardi ha espresso preferenza per Alessandra Todde, ancora meno per le liste che la sostengono, quindi chi esulta gridando alla fiducia dei sardi nella coalizione PD-M5S mente sapendo di mentire. Inoltre, il dato dellโastensione e il numero dei voti di protesta di chi non voleva riconfermare i partiti del governo Meloni alla guida della regione segnano uno scollamento importante tra le autoritร e istituzioni che guidano il paese e le esigenze della stragrande maggioranza della popolazione.
Allโinterno delle nostre indicazioni di voto a Sardigna R-esiste diffuse lo scorso 20 febbraio [Sardegna. Indicazioni di voto per le elezioni regionali del 25 febbraio] abbiamo affermato che per โchi vuole costruire una reale alternativa al disastroso corso delle cose si tratta, al contrario, di usare le elezioni regionali (e in prospettiva anche le europee e amministrative) per alimentare la mobilitazione, ma soprattutto lโorganizzazione, delle masse popolari; si tratta di rafforzare il percorso per la costruzione del fronte anti Larghe Intese โ che ancora una volta, in nome di calcoli elettorali e interessi di bassa lega si presenta diviso, litigioso, pervaso da spirito di concorrenza โ e fare un passo nella costruzione di un centro autorevole e meritevole della fiducia delle masse popolari. ร possibile farlo? ร possibileโ.
ร necessario quindi fare un bilancio delle elezioni regionali e utilizzarne gli insegnamenti per proseguire sul percorso avviato con la partecipazione alle elezioni. Gli esiti elettorali e lo stato generale delle cose in Sardegna impongono un salto, a chi intende fare gli interessi delle masse popolari: o si incammina sulla strada di costruire un fronte di forze antagonista ai partiti delle Larghe Intese, che coalizza la parte piรน sana e determinata a farla finita con il corso delle cose imposto dalla classe dominante e dai partiti che reggono il sacco alla rapina quotidiana di territori e risorse che viene perpetrata in Sardegna dalla NATO, dallโindustria delle armi, dagli speculatori della cosiddetta โenergia verdeโ e dai privatizzatori della sanitร , oppure รจ destinato via via a scomparire restando al carro di questo o quel partito delle Larghe Intese.
Per questi motivi siamo convinti che Sardigna R-esiste deve farsi promotrice di una assemblea pubblica di bilancio delle elezioni regionali 2024, con i seguenti obiettivi
1) raccogliere coloro che hanno partecipato attivamente alla costruzione della lista e rilanciarne lโattivitร a partire dai temi che Sardigna R-esiste ha portato avanti durante la campagna elettorale, individuando le forme e i modi in cui Sardigna R-esiste puรฒ sostenere i principali fronti di mobilitazione in corso in Sardegna: la lotta contro la presenza nefasta dei poligoni NATO, la speculazione energetica, la privatizzazione della sanitร e lo smantellamento della sanitร pubblica, ecc;
2) porre le basi per riprendere il confronto e la collaborazione con tutte quelle forze politiche anti Larghe Intese con le quali non cโรจ stata possibilitร di costruire insieme una lista elettorale, ma che nei fatti hanno punti e obiettivi comuni a Sardigna R-esiste allโinterno dei propri programmi e delle battaglie conducono.
Una simile assemblea deve dar vita ad un percorso che via via si estende e si rafforza valorizzando quanto di positivo รจ stato fatto finora e affrontando anche i limiti e gli errori per superarli. ร un primo passo per non disperdere il lavoro svolto e rilanciarlo ad un livello piรน alto e proficuo per gli organismi popolari e operai in Sardegna.
Avanti nella liberazione della Sardegna dalle forze occupanti!
Avanti nella costruzione dellโalternativa politica ai partiti delle Larghe Intese!