Lo scorso 9 febbraio all’aeroporto di Malpensa hanno scioperato i dipendenti di Mle (Malpensa Logistica Europa SpA), ditta che si occupa del carico e scarico merci. La loro lotta è stata sostenuta da Cub Trasporti, Flai Trasporti e Servizi, Usb e Adl ed è andata oltre i termini imposti dalla legge antisciopero 146/90, proseguendo a oltranza per cinque giorni e ottenendo alcuni risultati immediati.
La trattativa è ancora in corso e resta in sospeso la questione delle multe che verranno comminate, ma un primo messaggio di riscossa è stato mandato.
Ci puoi spiegare brevemente il contenuto della vertenza e perché i lavoratori hanno deciso per lo sciopero a oltranza? Cosa avete ottenuto?
La vertenza è generalizzata a tutto il trasporto aereo, come conseguenza della firma di un contratto collettivo nazionale di lavoro vergognoso, rinnovato – dopo sette anni – con aumenti ridicoli e il riconoscimento di un’indennità di vacanza contrattuale assurda di 500 euro, erogata in welfare aziendale. Di fronte a ciò si è deciso di forzare con lo sciopero per migliorare, con la contrattazione azienda per azienda, il contratto collettivo nazionale di lavoro firmato da Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
In Mle le condizioni lavorative erano da tempo pesanti per i turni massacranti, la precarizzazione, la pressione sui lavoratori. Si è creato un clima di lotta molto particolare, i lavoratori erano molto arrabbiati e insieme a loro abbiamo deciso in assemblea, tutte le volte con votazione a maggioranza, di proseguire la lotta e andare oltre la legge 146/90.
Abbiamo ottenuto, da subito, un aumento del ticket per la mensa di 2 euro e che le contestazioni comminate ai lavoratori, ben duecento, venissero stralciate. L’accordo raggiunto ha permesso l’apertura di un tavolo di trattativa presso Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile, ndr), che durerà fino a marzo e in cui ci poniamo l’obiettivo di aumentare la busta paga dei lavoratori di Mle.
Di contro, registriamo un attacco pesantissimo nei nostri confronti da parte di Sea, che gestisce l’aeroporto, di Enac, del prefetto di Varese e di Cgil, Cisl e Uil. La Commissione di Garanzia ha aperto una procedura nei confronti dei sindacati che hanno indetto lo sciopero e ci aspettiamo, purtroppo, delle sanzioni economiche.
Come vi state organizzando per far fronte alle ritorsioni?
Abbiamo deciso di creare un pool di avvocati e di rispondere alla lettera della Commissione di Garanzia. Come dicevo la cosa positiva è che siamo riusciti a fare in modo che i lavoratori non venissero sanzionati, né da Mle né dalla Commissione di Garanzia. Inizialmente hanno fatto duecento contestazioni e volevano andarci giù pesante, ma la prima condizione che abbiamo posto per fermare lo sciopero e arrivare all’accordo in prefettura è stata il ritiro delle contestazioni ai lavoratori.
Ora ci aspettiamo una multa, speriamo non pesante, nei confronti dei sindacati. Risponderemo con gli avvocati e poi, sulla base di quello che la Commissione di Garanzia deciderà, vedremo il da farsi.
Sicuramente abbiamo dimostrato una cosa: quando i lavoratori sono uniti si possono fare delle forzature e si portano a casa risultati comunque migliorativi rispetto alla situazione che c’era prima.
La cosa che ci aspettavamo, e che va sempre tenuta presente, è che quando fai una cosa che va oltre le regole dettate da chi comanda hai tutti contro e può essere difficile gestirla. Quando metti in discussione una legge come la 146/90 è evidente che stai mettendo in discussione tutto un sistema e che, se riesci a far passare questo, il sistema può implodere e crollare.
Dopo il mese di trattativa che ora ci aspetta vedremo i risultati concreti che porteremo a casa in Mle, ma politicamente la vittoria c’è già stata. A parte l’obiettivo di ottenere questi risultati concreti, è evidente che dobbiamo anche continuare una lotta allargata, che coinvolga i lavoratori di tutti i sindacati e anche quelli non iscritti che sono contro la legge 146/90. Questa legge liberticida deve assolutamente essere eliminata, perché è un vero problema riuscire a rivendicare i propri diritti con le limitazioni che impone.
Questa vertenza è anche un esempio positivo di unità d’azione a livello di sindacalismo conflittuale…
In effetti sì, oltre a noi di Cub Trasporti ci sono Flai Trasporti e Servizi, Usb e Adl. Ci siamo mossi unitariamente, per una volta non abbiamo litigato come si fa di solito, ma siamo andati avanti fino alla fine uniti. Anche adesso che la situazione è ancora in stallo e ci aspettiamo multe e altre ritorsioni continuiamo a fare assemblee e comunicati unitari.