Senza alcun avviso il 22 febbraio Youtube ha chiuso e cancellato il canale del P.CARC. La motivazione? Aver “ripetutamente violato i divieti di propaganda a organizzazioni terroristiche”. Non avendo MAI pubblicato propaganda della Nato, dello Stato sionista o dei ministri del governo Meloni, la decisione ci è apparsa strana fin da subito. Ma senza cercare motivazioni arzigogolate, la ragione è chiara: censura. Abbiamo chiesto un chiarimento e una verifica, senza avere per il momento alcuna risposta.
Probabilmente gli inquisitori del web hanno ritenuto “offensivi” e “devianti” i più recenti contenuti pubblicati, quelli che affrontavano la storia e la natura della resistenza del popolo palestinese, oppure hanno ritenuto che la riproduzione del video di un’azione di propaganda di Ultima Generazione potesse istigare altri giovani a mobilitarsi contro la devastazione ambientale provocata dal capitalismo. Non lo sappiamo.
Quello che sappiamo è che si tratta di un’ulteriore dimostrazione dei tempi che corrono: ognuno è libero di intossicare le masse popolari come meglio ritiene – ed è libero di lucrarci con “le visualizzazioni” – se poi il meccanismo “provoca il morto” (il pensiero va automaticamente al caso di Theborderline a Roma), i censori di Youtube oscurano il canale. Dopo. Se invece pubblichi contenuti che squarciano la propaganda di regime e sostengono la resistenza palestinese, il canale viene chiuso prima ancora che arrivi una comunicazione.
E del resto, chi può sindacare che cosa, in un contesto in cui l’informazione è sempre più “proprietà di qualcuno”?
Cercheremo di capire se ci sono possibilità di recuperare il canale e il materiale pubblicato, nel frattempo cerchiamo alternative. Consapevoli che l’unica vera alternativa è togliere il potere dalle mani dei criminali che governano la società e il paese.