Invitiamo tutti i compagni, attivisti, lavoratori, studenti, in generale elementi avanzati delle masse popolari che vogliono organizzarsi per capire e cambiare il corso delle cose attuali, a venire alla prossima lettura pubblica di Resistenza della Sezione Napoli Est che si terrà domenica 18 febbraio alle h10:00 in Via Domenico Atripaldi 19, 80146 (NA).

Talvolta qualcuno ci chiede perché continuiamo a stampare il mensile di Resistenza nell’epoca della tecnologia, dei social-media, degli smartphone. La risposta è semplice: premesso che utilizziamo ogni mezzo, la diffusione militante di un giornale di propaganda politica è l’unico strumento che oggi permette di fare inchiesta, cioè raccogliere i pensieri e i sentimenti delle masse popolari e che suscita discussione e confronto allo scopo di aprire le porte alla mobilitazione e all’organizzazione a livello collettivo e non strettamente individuale. La diffusione “alla vecchia maniera” è per noi un modo di parlare, sì, del presente, ma con gli occhi rivolti al futuro: la redazione si sta sforzando di elevare il lavoro qualitativo, elaborando articoli dove si scende nel particolare e nel concreto del “che fare”, in cui si mostrano i passi che le organizzazioni operaie delle aziende capitaliste e le organizzazioni popolari nelle aziende pubbliche, le organizzazioni giovanili, i singoli elementi avanzati possono compiere per contrastare i peggiori effetti della crisi.

Al di là delle formule e delle sintesi, il nocciolo della questione è che il P.CARC si è posto di diventare un punto di riferimento per tutti i compagni e le compagne che “hanno la falce e il martello nel cuore”. Per alcuni di essi – che cercano un partito a cui guardare – questo significa diventare un riferimento anche in termini organizzativi (tesseramento), per molti altri invece vuol dire essere da stimolo per il dibattito, per il confronto, per l’unità di azione e iniziativa nella pratica a sostegno delle lotte della classe operaia e delle masse popolari, a prescindere dalla tessera o appartenenza politica.

A partire da ciò, la storia dell’area orientale offre numerosi spunti su cui intavolare una discussione durante la lettura del giornale. Possiamo partire dalla devastazione ambientale nelle tante espressioni del problema: dagli strascichi devastanti del passato osserviamo cimiteri industriali che chissà quale inquinamento hanno determinato nel nostro territorio, agli attuali sversamenti illeciti che quotidianamente rendono la nostra aria satura di sostanze tossiche, passando per le tante malattie diffuse a causa dell’inquinamento ambientale e finendo col degrado urbano e sociale legato a doppio filo con la distruzione dell’ambiente. Oppure possiamo parlare di dismissione dell’apparato produttivo, fenomeno che dagli anni ’80 ha lasciato solo macerie industriali in quest’area: in passato grandi industrie come la Vetromeccanica, Decopon, Rivetti, Cirio o la più recente Whirlpool. Possiamo parlare di lotta per il lavoro in un territorio dove il movimento dei disoccupati è sempre stato storicamente glorioso o di lotta per il diritto all’abitare nel solco della battaglia che il comitato ex. Taverna del Ferro di San Giovanni sta conducendo per la riqualificazione del cosiddetto “Bronx”, in nome anche di altre zone disagiate del circondario.

Insomma, i temi non mancano.
Quindi per questo invitiamo tutti i compagni, attivisti, lavoratori, studenti, in generale elementi avanzati delle masse popolari che vogliono organizzarsi per capire e cambiare il corso delle cose attuali, a venire alla prossima lettura pubblica di Resistenza della Sezione Napoli Est che si terrà domenica 18 febbraio alle h10:00 in Via Domenico Atripaldi 19, 80146 (NA).

Leggere Resistenza per conoscere il mondo, usare Resistenza per trasformarlo, abbonarsi a Resistenza e far abbonare colleghi, parenti, amici e compagni per sostenere anche economicamente lo strumento che, anche grazie alle critiche dei suoi lettori, sostiene gli elementi avanzati delle masse popolari a costruire la società del futuro.

Rispondi