Un intervento a un corteo per la Palestina a Milano

Palestina libera – Palestina rossa. Italia libera – Italia rossa

Riportiamo un intervento alla manifestazione a sostegno della resistenza palestinese del 6 gennaio 2024 a Milano. è un esempio, piccolo ma significativo, della convergenza delle mobilitazioni e della necessità di uno sbocco politico.

***

Cari amici, compagni, fratelli… due settimane fa Falastin giustamente ha detto: “La Meloni è entrata in guerra con la Palestina”. È verissimo.

Il governo italiano, le classi capitalistiche in Italia – da sempre fedeli alleate dell’imperialismo americano e fedelissime partner della Nato – hanno permesso che l’Italia divenisse terreno di lancio per le operazioni militari verso Est, verso il Medio Oriente, verso la Palestina. L’Italia è in guerra.

Da Napoli la Nato dirige dal Quartiere generale tutte le operazioni nel Mediterraneo. Poi ci sono gli aeroporti militari di Sigonella, di Aviano, di Ghedi e altri. A Varese, alla Leonardo, hanno costruito 30 aerei bombardieri M-346 che lanciano le bombe sioniste su Gaza.

L’Italia gioca un ruolo chiave nel supporto del regime sionista e questo deve finire. L’Italia deve uscire dalla Nato!

Le 120 basi Nato in Italia vanno chiuse, le bombe atomiche Usa su terra italiana vanno rispedite al mittente!

L’Italia deve uscire dal Memorandum di collaborazione militare del 2003 con Israele!

Illusorio? È forse più facile la lotta del popolo palestinese? Non credo proprio.

Noi dobbiamo lottare per questi obiettivi, questo è il migliore sostegno che possiamo dare al popolo palestinese. Dobbiamo unirci con i tanti movimenti, con il movimento No Muos in Sicilia, con i movimenti contro le basi in Toscana, in Sardegna, contro le fabbriche della morte nel Nord Italia.

Complimenti ai lavoratori portuali di Genova che hanno cercato di evitare l’attracco della nave portacontainer della Zim che portava armi per lo Stato sionista.

Questi movimenti sono nell’interesse nostro e sono nell’interesse del popolo palestinese, che lotta contro sionismo e imperialismo.

Gli operai della Gkn di Firenze – in lotta da due anni e mezzo contro la chiusura della fabbrica – hanno partecipato alle manifestazioni per la Palestina a Firenze e nella manifestazione che hanno promosso il 31 dicembre si vedevano sventolare le bandiere palestinesi. E con questo dimostrano anche che le lotte degli operai in Europa e la lotta del popolo palestinese sono un’unica lotta contro sionismo e imperialismo.

Nelle nostre manifestazioni a Milano sentiamo gridare chiamare “Palestina libera – Palestina rossa”. Giusto! Ma lo stesso vale anche per l’Italia. Noi ci dobbiamo liberare dal potere di imperialisti, sionisti e del Vaticano. È una cupola che ci opprime. Con la Meloni in prima fila, che si astiene dalla richiesta di porre fine ai bombardamenti.

La ex Fiat, una volta punta avanzata della produzione automobilistica in Europa, è diventata americana e poi francese e questi capitalisti non hanno fatto altro che chiudere una fabbrica dopo l’altra. Quindi vale anche per noi: Italia libera – Italia rossa! E se condurremo bene questa lotta, riusciremo a togliere una stampella all’imperialismo mondiale e a dare il sostegno migliore alla lotta del popolo palestinese. Impossibile? Non c’è alternativa. Come non c’è alternativa per la Palestina. Avanti! Con la resistenza palestinese fino alla vittoria.

LK

Rispondi

Iscriviti alla newsletter

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

I più letti

Articoli simili
Correlati

Il 29 novembre è sciopero generale! Partecipiamo compatti e costruiamolo insieme

Scarica il Pdf Dopo che Cgil e UIL hanno proclamato...

Sull’esito delle elezioni in Liguria, Emilia Romagna e Umbria

Il Pd festeggia per la “vittoria” in Emilia Romagna...

Sciopero nazionale del personale sanitario, adesioni all’85%

Verso lo sciopero generale del 29 novembre

Lottare per la Palestina e lottare per il proprio paese

Parlare di unità, lottare per l'unità, praticare l'unità