Massa. L’Amministrazione del degrado all’opera. Sgomberato lo Spazio Popolare

Il 17 gennaio è stato sgomberato lo Spazio Popolare. Di proprietà dell’Edilizia Residenziale Pubblica, era stato occupato nel 2013 e sottratto a anni di incuria e degrado.
Era la sede della Sezione di Massa del P.Carc, di Massa insorge, della Consulta Popolare per la Sanità e della palestra popolare Aldo Salvetti. Non si contano le iniziative politiche, culturali e ricreative che in dieci anni sono state organizzate lì dentro.
Lo sgombero è arrivato appena sette giorni dopo la delibera del Consiglio comunale. Un record, visto che ci vogliono mesi e mesi per tagliare l’erba alta che impedisce la visibilità della strada dai marciapiedi o per tappare una buca in mezzo a una carreggiata…
La vicenda rappresenta bene, in piccolo, il degrado materiale e morale verso cui Fratelli d’Italia e la Lega stanno conducendo il paese. Sembra un’esagerazione, ma non lo è: il sito del Ministero dell’Interno rivendicava ufficialmente, con toni entusiastici, il duro colpo inferto all’illegalità! Incredibile a dirsi: per il Ministero lo sgombero era importante quanto l’arresto di Messina Denaro. Al Consigliere comunale di Fratelli d’Italia che ha presentato la mozione, tale Guidi, è stata finanche assegnata la scorta della Polizia! Roba da “pianeta delle scimmie”!
La questione merita un approfondimento.
Alle scorse elezioni amministrative (maggio 2023), la maggioranza uscente si presentava spaccata. La Lega sosteneva il sindaco uscente Persiani; Fratelli d’Italia presentava un proprio candidato, Guidi.
Persiani ha vinto “per il rotto della cuffia” ed è stato riconfermato. Formalmente, in Consiglio comunale la frattura è stata ricomposta, ma ogni occasione è buona per rinfocolare la baruffa fra i separati in casa che governano la città e il paese, Lega e Fdi. La campagna elettorale per le europee è un’ottima occasione, evidentemente.
In passato, la Lega aveva provato a più riprese a sgomberare lo Spazio Popolare – indice di grave scollamento dalla realtà in un Comune in cui la sanità è un colabrodo, la disoccupazione è un’emergenza, così come l’inquinamento ereditato dalla ex zona industriale, il traffico legato al marmo, l’abbandono del territorio montano, ecc.
Ma ci sono voluti gli agganci ministeriali, prefettizi e questurini di Fdi per riuscire nell’intento. Fdi presenta una mozione e in sette giorni “si muove l’esercito” (Polizia, Carabinieri, Polizia locale, Finanza, Digos, ecc.) per sgomberare uno spazio in quel momento non frequentato e presidiare il centro città “per paura di manifestazioni”.
Dopo lo sgombero, in città montano le polemiche. Anche perché Lega e Fdi fanno a gara a chi la spara più grossa per rivendicarlo, lanciandosi in una provocazione dopo l’altra: minacciano di sgombero la Casa Rossa Occupata (che fra l’altro è in un altro Comune), fanno cancellare un murale dedicato ad Aldo Salvetti (eroe della Resistenza apuana) e chiedono di cancellarne un secondo. Lo scollamento di questa gente dalla realtà è conclamato. Come è evidente che lo spirito di concorrenza elettorale ha fatto perdere loro ogni barlume di lucidità. E infatti, non è ancora finita!
Per primeggiare sulla Lega, Fdi ha invitato a Massa niente meno che il sottosegretario Dal Mastro. Che ha partecipato all’inaugurazione della nuova sede di Fdi – e fortuna loro che non ha invitato Pozzolo a mangiare un bignè – e a beneficio dei giornali ha tuonato che è finita la pacchia per chi non rispetta la legalità. E se l’ha detto lui…
Mentre il Sindaco e degni alleati e sostenitori si apprestano a concedere una sala comunale per la presentazione del libro di Vannacci il 27 gennaio (“era preferibile un’altra data per evitare di dare visibilità alle polemiche di Anpi, Cgil e sinistra” ha commentato a chi gli poneva una questione di opportunità), anche lo sgombero dello Spazio Popolare riporta in superficie l’esigenza di organizzarsi e mobilitarsi per cacciare gli esponenti locali della combriccola male assortita di nostalgici del Ventennio e maneggioni che governa il paese.

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