Esprimiamo piena solidarietà a Marta Collot, Gianfranco Santini e a Potere al Popolo. I decreti penali che hanno ricevuto sono la dimostrazione della giustezza di quanto hanno fatto. Chi oggi gestisce il territorio per conto di speculatori e gruppi criminali prima ci ammazza con la cementificazione, con lo smantellamento della sanità, con l’incuria e la devastazione ambientale e poi ci reprime, quando siamo noi a cominciare a risolvere i problemi da loro creati. In tutti questi mesi è stata la rete di organizzazioni dal basso a sostituirsi alle istituzioni e fare direttamente ciò che serviva alla popolazione, mentre la protezione civile sfilava con l’uniforme intonsa, mentre le strutture militari erano usate per le guerre della NATO.
Niente le istituzioni fanno per impedire lo sciacallaggio della multinazionale austriaca Mayr-Melnhof all’ex Farmografica di Cervia. Sfruttare l’alluvione per chiudere stabilimenti produttivi è perfettamente legale, mentre è per loro criminale organizzarsi dal basso e far fronte all’emergenza. Sono, come giustamente ricorda il comunicato di PaP, le stesse istituzioni che in questi giorni promuovono la censura politica nei confronti di qualsiasi iniziativa che metta in discussione la propaganda di guerra.
Questo è come la borghesia gestisce le “emergenze” da loro prodotte: proprio in questi giorni un simile provvedimento colpisce un nostro compagno Tommaso Bolognesi, “accusato” di aver partecipato a manifestazioni che violavano l’intimazione di stare a casa durante la pandemia, la stessa intimazione che Sindaco e Prefetto di Ravenna facevano alle Brigate di Solidarietà durante la fase acuta dell’alluvione. Ebbene noi non abbiamo nessuna intenzione di rimettere la nostra vita nelle loro mani. Ci auguriamo e lavoreremo perché quanto sta accendendo in questi giorni serva a costruire quel fronte comune che è l’arma principale per rispondere alla repressione e per far ricadere il sasso sui piedi di chi l’ha lanciato.