[Firenze] Mobilitazione -contro la manipolazione mediatica e l’omertà istituzionale, per la libertà di espressione

GIOVEDI’ 7 DICEMBRE ORE 17,30 – VIALE GIOVANE ITALIA A FIRENZE

Il P.CARC invita tutti a partecipare al presidio di giovedì 7 dicembre presso la sede de La Nazione per contestare la cappa di intossicazione e manipolazione dell’informazione pubblica che caratterizza sempre più la stampa e i media del nostro paese, un’informazione eterodiretta dalla classe dominante: per i suoi interessi.

Nonostante la classe dominante investa ingenti quantità di denaro e di energie per intossicare le idee e i sentimenti delle masse popolari, il numero dei proletari consapevoli che la libertà di espressione è concessa soltanto a chi si allinea al pensiero unico e che tutto il resto viene additato come populismo, se non addirittura terrorismo, è in forte crescita: le vicende di Assange e della pandemia, il pantano del conflitto in Ucraina provocato dalla NATO e dagli imperialisti USA, UE e sionisti, l’attacco del 7 ottobre della indomita resistenza palestinese hanno fatto scuola. I fatti hanno la testa dura e spazzano via il velo di falsità e menzogne che viene continuamente calato sui cuori e sulle menti delle masse popolari per alimentare la guerra tra poveri, la passività, la mobilitazione reazionaria: i responsabili del marasma in cui stiamo sprofondando sono altri!

Quando queste operazioni di diversione non riescono, la classe dominante ricorre al silenzio mediatico per cercare di fare passare le proprie sporche manovre, oppure di oscurare chiunque tenti di organizzarsi per farvi fronte.

A Firenze un caso eclatante è quello del comando che la NATO vorrebbe installare dentro la Caserma Predieri nel quartiere di Rovezzano, un potenziale bersaglio militare a poche centinaia di metri da un quartiere popolare, a pochi km da una delle più importanti aree UNESCO del pianeta, di cui non si sa praticamente niente. Lo stesso avviene per la Ginnastica Militare che si cerca di introdurre di soppiatto nelle scuole per alimentare la retorica e la propaganda bellicista tra le nuove generazioni, per i numerosi progetti che legano sempre più l’Università ad aziende produttrici di armi, di sistemi di spionaggio e sicurezza come la Leonardo, piuttosto che investire in creazione e sviluppo di macchinari per la Sanità di cui, invece, abbiamo bisogno!

La lotta in solidarietà al popolo palestinese e quella contro la NATO sono distinte ma legate fra di loro, per la stretta “collaborazione” che quest’ultima ha con Israele: per l’uso di basi e poligoni militari per IDF, per lo scambio di informazioni e spionaggio, per il rifornimento a getto continuo di armi in particolare da parte degli Stati Uniti che è il capofila della NATO. Israele è la testa di ponte degli imperialisti in Medio Oriente e quindi anche della NATO, lottare contro le sue basi significa sostenere la causa della Palestina!

Anche le università italiane sono ambito di lotta contro le politiche di guerra e per la trasparenza, come ha denunciato l’Osservatorio contro la Militarizzazione delle Scuole e Università rispetto al ruolo della fondazione Med-Or del gruppo Leonardo e per i legami con istituti come il Technion, direttamente coinvolti nella ricerca per la produzione di nuove armi e tecnologie di guerra testate sulla popolazione palestinese, spacciate per “scambi culturali”. Tutto questo non ha niente a che vedere con la cultura, la ricerca scientifica e gli scambi fra paesi ed è preziosa l’opera di denuncia e controinformazione di organismi come l’Osservatorio.

Invitiamo le organizzazioni operaie e popolari, i comitati e le associazioni, i consiglieri comunali e regionali a partecipare a questo presidio per denunciare la cappa di intossicazione e diversione che soffoca la vita politica cittadina e del paese, per fare fronte comune con i lavoratori del settore dell’informazione costretti a sottostare ai diktat redazionali e a non poter svolgere liberamente e correttamente il proprio mestiere. E’ doveroso, in questo momento in cui la propaganda di guerra cerca di legittimare le sue azioni criminali, criminalizzare il movimento di resistenza spontaneo delle masse popolari, promuovere la divisione tra buoni e cattivi, indicare cos’è giusto e cos’è sbagliato, SCHIERARSI e dire la verità!

Federazione Toscana P.CARC

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