Governare i territori dal basso. Festa della Riscossa Popolare a Cagliari

Non delegare alle autorità supine agli interessi della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti

Per il P.CARC le Feste della Riscossa Popolare sono momenti importanti in cui confrontarsi e lottare per affermare le prospettive reali che gli organismi operai e popolari possono mettere in campo per rafforzarsi, crescere, farsi forza di governo dei territori e del paese.

Le vicende degli ultimi mesi hanno reso ancora più evidente che il governo Meloni ha come missione quella di eseguire gli ordini dell’Ue e della Nato più velocemente di quanto non siano riusciti a fare i governi Conte 2 e il governo Draghi. Questa politica è particolarmente evidente nel caso della guerra in Ucraina, nell’attacco al Reddito di Cittadinanza e alle pensioni, nel sostegno al governo sionista di Israele nello sterminio del popolo palestinese. Il governo Meloni cerca di imporre, progressivamente, l’economia di guerra. Questo significa ulteriori sacrifici per le masse popolari del nostro paese, già alle prese con l’attacco ai diritti e alle conquiste ottenute con le lotte dei lavoratori dalla vittoria della Resistenza (1945-1978) e che i governi delle Larghe Intese stanno progressivamente smantellando da oltre 40 anni a questa parte. In Sardegna ci sono progetti chiaramente e strettamente legati alle politiche guerrafondaie del governo Meloni, al servizio della Nato e dei gruppi imperialisti Usa, contro i quali si sta sviluppando un’importante mobilitazione popolare: l’imposizione di grandi opere energetiche speculative e i nuovi e vecchi progetti legati ai poligoni militari, con annesso inquinamento bellico, devastazione territoriale, impoverimento generale. Mentre ci sono soldi per favorire la speculazione delle multinazionali dell’energia e l’industria bellica, per promuovere la terza guerra mondiale promossa dagli imperialisti Usa-Nato, vengono smantellate aziende e servizi pubblici, sanità e istruzione, cercando di colpire duramente chi lotta per una vita e un lavoro dignitosi.

Allo stesso tempo, la resistenza dei popoli al dominio Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti Usa, sionisti ed europei, cresce e si sviluppa: l’attacco che il 7 ottobre la Resistenza palestinese ha sferrato contro lo Stato sionista d’Israele dà linfa e vigore alla Resistenza di tutti i popoli del mondo. Questa Resistenza dice che gli imperialisti sono giganti dai piedi di argilla, che resistere è possibile, che contrattaccare è possibile, infliggere colpi fatali al nemico è possibile, anche di fronte a una schiacciante disparità di forze. Dice che nel confidare nella buona volontà, nelle buone intenzioni e nelle promesse della classe dominante c’è tutto da perdere e nulla da guadagnare. Dice, infine, che solo le masse popolari organizzate possono mettere fine al corso disastroso delle cose.

Le masse popolari possono ribellarsi alla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti, possono liberarsi e vincere. Dobbiamo liberarci dal dominio della Nato e dal protettorato Usa sull’Italia che vige dal 1947. Dobbiamo liberare la Sardegna dai poligoni militari Nato e dagli eserciti che stuprano il territorio su ordine dei gruppi imperialisti Usa, sionisti ed europei. Bisogna imporre una nuova governabilità dei territori, un governo che sia espressione del malcontento generale e dell’organizzazione popolare che decide di non delegare più il proprio futuro alle istituzioni della classe dominante. Una via per farlo è unire il fronte di lotta di tutti gli organismi operai e popolari, farne strumento per una vasta e articolata campagna nazionale di lotta contro la guerra, l’economia di guerra e la sottomissione agli imperialisti USA, sionisti ed europei, per rendere impossibile alla classe dominante il governo del paese. Alimentare l’azione coordinata e via via più estesa dei tanti organismi che lottano contro il disastroso corso delle cose. Quanto più avanzeremo su questa strada, tanto più si rafforzerà la lotta per cacciare il governo Meloni, la lotta per imporre quello che noi definiamo Governo di Blocco Popolare.

Con il dibattito “Organizzarsi e liberarsi dall’occupazione militare, per un governo dal basso dei territori: si può fare!” che si terrà il 25 ottobre a Cagliari presso Baracca Rossa (via Principe Amedeo, 33) alle ore 18.00, vogliamo alimentare la discussione sulle prospettive concrete che il movimento popolare può assumersi, per diventare forza di governo dei territori. È necessario farlo, è possibile farlo: spetta ad ognuno di noi! 

Ne parliamo con
A Foras, contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna
Associazione Sardegna Palestina
Ass. Naz. Vittime Uranio Impoverito

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