Il 2 novembre Campi Bisenzio, Prato e alcuni paesi limitrofi come Seano e Montemurlo sono stati duramente colpiti dalle ondate di piena dei torrenti, fiumi e fossi che li attraversano, nessuno escluso: proprio come รจ successo in Emilia Romagna lo scorso maggio.
Anche in questo caso ci sono i morti (7 per ora), una lunga scia di territori allagati fino alla costa, case e capannoni devastati con tutto quello che ne consegue in termini di danni economici, ospedali allagati a Prato e Pontedera.
Anche in questo caso, come in Emilia Romagna, siamo alle prese con danni prodotti dalle politiche abitative, industriali e โambientaliโ perpetrate negli ultimi 30 anni da chi ci governa e cioรจ i partiti delle Larghe Intese (PD in primis).
E il governatore regionale Eugenio Giani โ che si permette di indossare la divisa della Protezione civile quando probabilmente non ha mai preso un badile in mano in vita sua โ dร la colpa dellโaccaduto al โcambiamento climaticoโ. Ci vorrebbe far bere che si รจ trattato di una fatalitร (nonostante il cambiamento climatico sia reale), su cui non si puรฒ fare niente. Forse, a differenza di altri esponenti del suo partito come il sindaco di Firenze Nardella e il segretario regionale Fossi (giร sindaco della devastata Campi Bisenzio, a cui durante i suoi due mandati non ha fatto mancare il suo contributo in termini di cementificazione: vedi Esselunga di via Palagetta), pensa che (come si dice da queste parti) siamo tutti โripescati dalla pienaโ e ci facciamo prendere in giro da lui. Farร lo stesso quando accadrร qualcosa al rigassificatore che ha imposto a Piombino nonostante la preponderante opposizione popolare, dove sempre per il maltempo le navi gasiere non riescono da giorni ad attraccare nel piccolo porto?
Le responsabilitร politiche di quanto accaduto sono palesi, cosรฌ come le soluzioni a cui metter mano con urgenza.
Ci รจ chiaro chi รจ che ha asfaltato la Piana con palazzine, capannoni e ogni genere di struttura che potesse favorire gli speculatori, malgrado non avessero utilitร per le masse popolari del territorio, mentre rimanevano abbandonate aree enormi come lโex Meccanotessile di via Alderotti (circa 30mila mq) o lโex Becagli di via Fanfani (24mila mq) a Firenze: sono solo due fra i tanti esempi di fabbriche e stabili vuoti disseminati nel nostro territorio.
Ci รจ chiaro che questi criminali non sono mai sazi e infatti vogliono anche asfaltare lโoasi di Focognano e intombare il Fosso Reale per costruire la nuova pista dellโaeroporto di Peretola, privando il territorio di ulteriore terreno assorbente e imbrigliando uno dei principali (e piรน pericolosi) torrenti: zona che si รจ allagata insieme alle altre sopra citate, tra lโaltro. Alla testa di questo progetto (ma ricordiamo anche che lโattuale aeroporto viola giร una serie di prescrizioni su rumore e inquinamento che rendono la vita difficile agli abitanti di Peretola, Quaracchi, Sesto e Rifredi) ci sono Marco Carrai e Matteo Renzi, fra i principali portavoce di sionisti e multinazionali di ogni latitudine nel nostro paese.
Ci รจ chiaro che i responsabili del disastro sono gli stessi che, insieme ai loro degni omologhi del centrodestra, in questi anni hanno privato i lavoratori di diritti e protezioni introducendo il Jobs Act, sostengono a spada tratta il regime nazista di Kiev e ci mandano miliardi in armi che sono tolti a Sanitร , Trasporti, Scuola e ogni altro servizio necessario per le masse popolari.
Ci รจ chiaro che รจ sempre piรน urgente e necessario, che รจ una vera e propria misura per la nostra salute e sicurezza, toglierli da dove sono per insediare persone di fiducia delle masse popolari che non soltanto sappiano rimediare alla caterva di danni giร generati (come appunto il cambiamento climatico), ma preservino vite e territori intervenendo prima che simili disastri accadano: รจ questione di volontร . La classe operaia e le masse popolari si salveranno soltanto e tanto prima cacceranno il PD e il resto delle Larghe Intese imponendo il loro governo di emergenza.
Non ci sono Draghi, Renzi, Fossi o Meloni di cui fidarsi, i risultati delle loro politiche sono sotto gli occhi di tutti.
La manutenzione di infrastrutture e territorio รจ basilare e da fare in modo ordinario e approfondito, invece di arrivare dopo a mettere toppe su cui spesso (vedi terremoto dellโAquila) gli sciacalli loro amici ci fanno anche la cresta. Pulire i tombini ostruiti, le canalette e i fossi pieni di detriti, curare i boschi abbandonati a loro stessi sono tanti esempi di Lavori utili e dignitosi in cui impiegare le migliaia di disoccupati che ci sono, a cui รจ stato pure tolto la miseria del reddito di cittadinanza (mai usato a questi scopi) mentre PD e M5S non muovevano un muscolo per impedirlo.
Esempi positivi in controsenso a quello che (non) fanno i governi delle Larghe Intese ci vengono dai tantissimi volontari che sono giร allโopera e che nei prossimi giorni si riverseranno a Campi, Prato e negli altri paesi alluvionati per aiutare le masse popolari a riacquisire prima possibile una vita dignitosa. Come le Brigate di Solidarietร Attiva (BSA), la GKN che diventa centro di raccolta e smistamento di materiali utili, di organizzazione e mobilitazione di volontari, il Centro Popolare Firenze Sud, i circoli Arci e case del popolo come La Costituzione di Sesto o il Campino di via Caccini a Firenze.
E tutto ciรฒ avviene mentre lโEsercito Italiano, che proprio il 4 novembre festeggia i propri fasti passati fatti di morte, miseria e distruzione (per noi) se ne sta tranquillamente rinchiuso nelle caserme oppure a presidiare la sicurezza dei turisti che infestano Firenze e la rendono una cittร invivibile, sempre grazie alle politiche speculative e antipopolari promosse dal Partito Democratico.
Portiamo la nostra solidarietร alle masse popolari colpite dalle alluvioni e rinnoviamo lโappello a mettersi in contatto con le BSA, gli operai GKN, le altre organizzazioni popolari che si stanno impegnando per poter dare il proprio contributo, a organizzarci insieme per cacciare i partiti delle Larghe intese come il PD e chi governa con loro, cacciamo i responsabili politici di questa ennesima catastrofe che colpisce il paese!
Solidarietร alle masse popolari alluvionate di tutta la Toscana!
Giani, Biffoni, Fossi, Nardella: alla pala!
Imporre Amministrazioni di emergenza a ogni livello, il potere deve essere in mano alle organizzazioni operaie e popolari!
Federazione Toscana Partito dei CARC