Adesione alla manifestazione del 4 Novembre a Roma “Fuori l’Italia da tutte le guerre”

Il Partito dei CARC aderisce ed invita a partecipare alla manifestazione nazionale “Fuori l’Italia da tutte le guerre” prevista sabato 4 novembre a Roma (partenza da Piazza Vittorio Emanuele alle ore 15) in occasione della giornata dell’unità nazionale e delle Forze Armate proclamata dai vertici della Repubblica Pontificia.

Sabato 4 Novembre a Roma come nel resto del paese si svolgeranno proteste e manifestazioni che daranno voce alla maggioranza delle masse popolari del nostro paese: all’Italia che ripudia la partecipazione del nostro paese alla guerra contro la Federazione Russa, l’invio di armi al governo fantoccio ucraino, la propaganda guerrafondaia del governo Meloni e l’appoggio dell’intero sistema politico di larghe intese e del suo apparato mass-mediatico ai crimini dei sionisti d’Israele contro le masse popolari palestinesi. La Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, UE e sionisti sta trascinando il mondo in un vortice di guerra..

In tutti i paesi del mondo le masse popolari si sollevano contro la guerra e da ultimo in solidarietà con il popolo palestinese e queste mobilitazioni vengono vietate, represse, oscurate dai media. Nel nostro paese la più efficace mobilitazione contro la guerra della Comunità Internazionale degli imperialisti e dei sionisti che possiamo compiere è mobilitare tutte le forze disponibili, quale che sia il motivo specifico che mette in moto ognuna, per cacciare il governo Meloni, sottomesso agli USA, alla NATO, alla UE e alleato e complice dei sionisti. Questo è il più alto contributo che dall’Italia possiamo dare per porre fine alla guerra degli imperialisti USA contro la Federazione Russa e alle sofferenze arrecate alle masse popolari ucraine dal regime fantoccio degli USA di Zelensky. Questa è la più alta forma di solidarietà verso l’eroica resistenza palestinese e la sua lotta di liberazione nazionale contro l’occupante sionista.

Gli aerei USA che riforniscono l’esercito sionista partono da (o si appoggiano a) Sigonella, in Sicilia. A Ghedi e ad Aviano si svolgono esercitazioni per la guerra nucleare. A Niscemi i sistemi di comunicazione militare sostengono le manovre contro la Federazione Russa. Sono tutti esempi del fatto che l’Italia è già in guerra!
Ognuna delle mobilitazioni sparse in tutto il paese per la difesa della scuola e dell’università, della sanità pubblica e dei territori, contro le speculazioni e la devastazione ambientale è lo strumento per alimentare la mobilitazione contro il governo Meloni e per svilupparla fino a vincere, fino a cacciare dal governo i servi della NATO, degli USA e della UE e i complici dei sionisti.
Formare un governo che rompe il vortice della guerra degli imperialisti, che si schiera senza se e senza ma al fianco del popolo palestinese, che squarcia il muro di gomma della propaganda di regime e di guerra, che toglie un puntello essenziale alla Nato, ai sionisti e alla Ue. Questo è quello che possiamo e dobbiamo fare: se i servi della NATO e dei sionisti non ascoltano le piazze, le piazze devono unirsi e coordinarsi per prendere il loro posto e governare.

Il P.CARC porta in ogni contesto, in ogni ambito, in ogni piazza, azienda, scuola e territorio la parola d’ordine unitaria e unificante “cacciare il governo Meloni e imporre un governo di emergenza popolare”. Unitaria, perché cacciare il governo Meloni è l’obiettivo che in questa fase racchiude tutte le lotte. Unificante, perché imporre un governo di emergenza popolare è l’obiettivo politico che rende realistiche tutte le rivendicazioni dei lavoratori e le masse popolari.

Abbiamo l’opportunità – e pertanto il compito – di dare una direzione unitaria alla resistenza delle masse popolari – sviluppare al massimo livello l’unità nella protesta e l’unità nella proposta – e di dare sbocco politico alle giuste rivendicazioni delle masse popolari. Cacciare il governo Meloni e imporre un governo di emergenza popolare.

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