La Federazione Toscana del P.CARC partecipa e invita tutti a partecipare allamanifestazione del comitato “No al Comando NATO – né a Firenze, né altrove”, che si terrà sabato 4 novembre a Firenze, concentramento alle ore 14:30 in Largo A. De Gasperi (davanti alla sede della RAI). Infatti il 4 novembre cade l’anniversario della dichiarazione di vittoria della battaglia di Vittorio Veneto della I Guerra Mondiale (4 novembre 1918): una guerra voluta dalla classe dominante, nella quale furono però mandati a morire proletari e masse popolari e che costò – solo nel nostro paese – 650mila morti, centinaia di migliaia di feriti, mutilati e distruzioni di ogni tipo.
Ecco, proprio il 4 novembre è stata istituita la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate ed è stata fatta una proposta di legge in merito che prende di mira in particolare le scuole. All’Art. 2 si legge:
Al fine di sensibilizzare gli studenti sul ruolo quotidiano che le Forze armate svolgono per la collettività in favore della realizzazione della pace, della sicurezza nazionale e internazionale e della salvaguardia delle libere istituzioni e nei campi della pubblica utilità e della tutela ambientale, le iniziative degli istituti scolastici sono volte a far conoscere le attività alle quali concorrono le Forze armate nell’ambito del servizio nazionale della protezione civile, per fronteggiare situazioni di pubblica calamità e di straordinaria necessità e urgenza, in ambito umanitario, in caso di conflitti armati e nel corso delle operazioni di mantenimento e ristabilimento della pace e della sicurezza internazionale, e negli ambiti di prevenzione e di contrasto della criminalità e del terrorismo nonché di cura e soccorso ai rifugiati e ai profughi.
Anche per questo motivo il 4 novembre è stato scelto come data per costruire la manifestazione del Comitato, che vuole essere una manifestazione popolare per contrastare le logiche di asservimento del nostro paese (e quindi anche dell’Esercito e delle Forze Armate) alla NATO e alle politiche guerrafondaie degli imperialisti.
Come Partito prendiamo parte alle attività del comitato fin dalla sua nascita – pochi mesi fa – a seguito della notizia del progetto di installazione del Quartier generale permanente della Multinational Division South della NATO (il più grande Comando dell’Europa del sud) nella caserma Predieri a Rovezzano.
Vediamo bene infatti quali sono gli effetti della guerra della classe dominante (sempre più dispiegata) sulla vita delle masse popolari: carovita, ulteriore smantellamento dei servizi pubblici a favore dell’invio di armi in Ucraina, partecipazione del nostro paese alle guerre degli USA e della NATO sostenute da UE e sionisti (guerra in Ucraina e massacro del popolo palestinese da parte di Israele), militari nelle scuole e nelle strade, occupazione dei territori con strutture militari e parallelo smantellamento dell’apparato produttivo.
Per questo motivo dobbiamo lottare contro la militarizzazione dei territori – a Firenze e nel resto del paese – e contro l’installazione di basi, comandi e grandi opere che vogliono sottomettere le masse popolari alle guerre della Comunità Internazionale degli imperialisti USA, UE e sionisti.
Il questo anno di governo, la Meloni e i suoi ministri hanno dimostrato di essere degni eredi di Draghi e della sua agenda, pienamente parte delle Larghe Intese e prosecutori delle politiche di lacrime e sangue alle quali tanto facevano finta di opporsi in campagna elettorale.
Non sono da meno il sindaco Nardella e le istituzioni cittadine e regionali, ben contenti della presenza della NATO (e dei sionisti, che a Firenze hanno un ruolo non indifferente, come scrive bene il (n)PCI), chiusi in un silenzio assordante sulla vicenda, senza nemmeno informare i cittadini sull’installazione del Comando (la notizia del progetto venne scoperta a giugno quasi per caso!). Nessun confronto con la popolazione, dunque, ma anche tentativi di censura delle attività del comitato stesso. Infatti in questi mesi il comitato ha organizzato volantinaggi, banchetti, assemblee (molto partecipate) e iniziative. Tutte attività costantemente attenzionate dalle forze dell’ordine: con i volantini che, per esempio, scompaiono magicamente dai muri nel giro di 24h, identificazioni – come è successo anche di recente durante il volantinaggio promosso da alcuni compagni del P.CARC alla fermata della tramvia alla Leopolda – proprio in vista della manifestazione e intimidazioni più o meno velate, a conferma del fatto che parlare apertamente di questo scellerato e criminale progetto è scomodo; fa paura, anzitutto ai partiti delle Larghe Intese (sarà mica anche perché ci sono le amministrative a breve?).
Sono tutte dimostrazioni non di forza, ma di debolezza della classe dominante, che non ha altre armi se non la censura, la diversione e la repressione contro le masse popolari che si organizzano contro le sue barbare politiche.
Le masse popolari di Firenze e del resto del paese non vogliono la guerra e, per opporvisi, hanno necessità di alimentare e rafforzare la loro organizzazione dal basso, rendendola più capillare possibile in ogni città, quartiere, azienda, scuola e università. L’unica via di uscita al marasma nel quale siamo immersi è quella di cacciare il governo Meloni e gli altri governi delle Larghe Intese. L’unica via d’uscita è costruire dal basso un governo di emergenza delle masse popolari organizzate e che faccia i loro interessi, invece che quelli dei padroni e guerrafondai nostrani e stranieri.
Per questi motivi rinnoviamo l’invito a tutti a partecipare alla manifestazione del 4 novembre a Firenze come tappa di questo percorso di organizzazione popolare.
NO alla guerra! NO all’invio di armi! Fuori i sionisti e la NATO dall’Italia!
Federazione Toscana del P.CARC