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I servi della Nato e dei sionisti non ascoltano le piazze, le piazze devono prendere il loro posto e governare
Cacciare il governo Meloni e imporre un governo di emergenza popolare
I sionisti, gli imperialisti Usa ed europei stanno trascinando il mondo in un vortice di guerra. Per agire con maggiore libertà intossicano l’opinione pubblica con informazioni manipolate e propaganda a senso unico.
In tutti i paesi del mondo le masse popolari si sollevano contro la guerra e in solidarietà con il popolo palestinese e queste mobilitazioni vengono vietate, represse, oscurate dai media. Ma soprattutto sono completamente inascoltate.
La più efficace mobilitazione contro la guerra della Comunità Internazionale degli imperialisti e dei sionisti che possiamo compiere noi in Italia – ed è anche il più forte e concreto atto di solidarietà con il popolo palestinese – è mobilitare tutte le forze disponibili, quale che sia il motivo specifico che mette in moto ognuna, per cacciare il governo Meloni, sottomesso agli Usa, alla Nato, alla Ue e alleato e complice dei sionisti.
Gli aerei Usa che riforniscono l’esercito sionista partono da (o si appoggiano a) Sigonella, in Sicilia. A Ghedi e ad Aviano si svolgono esercitazioni per la guerra nucleare. A Niscemi i sistemi di comunicazione militare sostengono le manovre contro la Federazione Russa. Sono tutti esempi del fatto che l’Italia è già in guerra!
Le manifestazioni del 21 ottobre a Ghedi, Pisa, Palermo e Trieste contro il vortice di guerra promosso da Usa e Nato, contro le basi e le installazioni militari, contro l’economia di guerra; lo sciopero generale indetto dai sindacati di base il 20 ottobre, le manifestazioni contro la guerra che si svolgeranno il 4 novembre, lo sciopero del settore siderurgico indetto da Cgil, Cisl e Uil, con manifestazione a Roma, il 20 ottobre, la miriade di manifestazioni in solidarietà con il popolo palestinese… e la miriade di mobilitazioni sparse in tutto il paese per la difesa della scuola e dell’università, della sanità pubblica e dei territori, contro le speculazioni e la devastazione ambientale. Ognuna di esse è lo strumento per alimentare la mobilitazione contro il governo Meloni e per svilupparla fino a vincere, fino a cacciare dal governo i servi della Nato, degli Usa e della Ue e i complici dei sionisti.
Formare un governo che rompe il vortice della guerra degli imperialisti, che si schiera senza se e senza ma al fianco del popolo palestinese, che squarcia il muro di gomma della propaganda di regime e di guerra, che toglie un puntello essenziale alla Nato, ai sionisti e alla Ue. Questo è quello che possiamo e dobbiamo fare. Perché i servi della Nato e dei sionisti non ascoltano le piazze. Allora le piazze devono unirsi e coordinarsi per prendere il loro posto e governare.
Il P.CARC porta in ogni contesto, in ogni ambito, in ogni piazza, azienda, scuola e territorio la parola d’ordine unitaria e unificante “cacciare il governo Meloni e imporre un governo di emergenza popolare”.
Unitaria, perché cacciare il governo Meloni è l’obiettivo che in questa fase racchiude tutte le lotte.
Unificante, perché imporre un governo di emergenza popolare è l’obiettivo politico che rende realistiche tutte le rivendicazioni dei lavoratori e le masse popolari.
Abbiamo l’opportunità – e pertanto il compito – di dare una direzione unitaria alla resistenza delle masse popolari – sviluppare al massimo livello l’unità nella protesta e l’unità nella proposta – e di dare sbocco politico alle giuste rivendicazioni delle masse popolari.