“La resistenza di ieri e di oggi” – Dibattito nazionale del 29 settembre a Napoli

“La resistenza di ieri e di oggi”
Organizzarsi e mobilitarsi per una nuova liberazione nazionale
Venerdì 29 settembre, ore 18.00 alla Festa Nazionale della Riscossa Popolare del P.CARC – Napoli, Villa Salvetti

Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia (FdI), come hanno fatto prima Salvini e la Lega, hanno vestito i panni del sovranismo, ma “senza sovranità”. Si sono genuflessi una volta di più alla Nato e alla UE, prostrandosi senza battere ciglio agli interessi di Washington e Bruxelles e vi hanno piegato il paese.

Il coinvolgimento dell’Italia nella guerra che la Nato conduce contro la Federazione Russa in Ucraina è solo la punta dell’iceberg: ci sono anche l’accresciuta dipendenza energetica, l’imposizione di relazioni politiche e commerciali (sanzioni alla Federazione Russa e chiusura della via della seta con la Repubblica Popolare Cinese), la spesa militare fuori controllo…tutte misure cui si aggiungono vere e proprie aggressioni alla maggioranza della popolazione quali il taglio del reddito di cittadinanza, dei fondi per la sanità pubblica, di quelli previsti per le periferie e i luoghi di maggior degrado. Una vera e propria guerra di sterminio non dichiarata contro i lavoratori, le donne, i giovani e il resto delle masse popolari.

In una tale situazione, però, il governo Meloni non ha alternative se non quella di sottomettere sempre di più la propria azione ai gruppi imperialisti NATO e UE, del Vaticano e delle organizzazioni criminali. E per farlo deve ricorrere sempre all’intossicazione e alla diversione dell’opinione pubblica, alle svariate manovre tese a fomentare la guerra tra poveri, al controllo poliziesco e repressivo dei territori ai danni delle masse popolari.

Ma una cosa deve essere chiara a tutti quelli che in questa situazione vogliono organizzarsi e attivarsi. Non dipende dall’azione della Meloni se le mobilitazioni del prossimo autunno saranno ampie, radicali e, soprattutto, efficaci per affrontare di petto la principale questione politica che oggi si pone: mandare all’aria il governo Meloni e imporre un governo di emergenza popolare.

I protagonisti di questa azione esistono già. Sono gli organismi operai e popolari che in tutto il paese si mobilitano:

  • per la sanità pubblica, universale e di qualità come la Consulta popolare salute e sanità, il Comitato San Gennaro, il Comitato di lotta per la salute mentale, per la riapertura del Pronto soccorso del San Giovanni Bosco e dell’ospedale Loreto Mare di Napoli e le associazioni e i comitati che si battono per il diritto alla salute a Salerno; ma anche le decine di attivisti in lotta nella Consulta Popolare per la salute di Massa o comitati di lotta contro la chiusura degli ospedali del Molise, delle Marche, del Lazio e del resto del paese;
  • per un ambiente pulito e salubre come il coordinamento contro il GNL di Napoli est, la rete Stop biocidio, il coordinamento Mare libero, l’Osservatorio popolare Bagnoli libera, il coordinamento Kosmos, i comitati contro il Rigassificatore di Piombino, Brindisi e Ravenna, il comitato No Keu di Empoli e lo storico movimento No Tav;
  • per l’uscita dell’Italia dalla Nato come l’osservatorio contro la militarizzazione delle scuole, la rete contro la guerra, Mo Basta, Fuori perimetro, Galleri@rt di Napoli e il movimento No Muos, A Foras, “Movimento no base né a Coltano né altrove” di Pisa e “No comando NATO né a Firenze né altrove” di Firenze e tutto il movimento antimilitarista e contro la guerra del paese;
  • per un lavoro utile e dignitoso come i comitati di lotta per il lavoro come i Disoccupati 7 novembre, Cantiere 167 o di difesa del reddito di cittadinanza, i gruppi operai di Stellantis Pomigliano, Cassino e Melfi, dell’Avio di Pomigliano, della Baker-Hughes di Casavatore, della ex Whirlpool di Napoli, della Prysmian, Leonardo, del porto di Napoli ma anche della Gkn, del Cartonificio, della Ginori di Firenze, della Piaggio e della Fedex di Pisa, del Calp di Genova e dell’Ilva di Taranto;
  • per il diritto alla casa come il Comitato Vele di Scampia, Taverna del Ferro di San Giovanni, la campagna Magnamece o pesone di Napoli e i movimenti di lotta per la casa di Roma, Firenze e Milano.

A tutte queste realtà rivolgiamo l’invito a partecipare al dibattito che terremo il 29 settembre alle ore 18.00 a Napoli, a Villa Salvetti, nell’ambito della due giorni di Festa nazionale della Riscossa Popolare organizzata in occasione degli ottant’anni delle quattro giornate di Napoli. Un momento di resistenza e di riscossa per avanzare nella costruzione di una nuova società e sbarrare il passo alla guerra, al degrado, all’abbrutimento e all’isolamento in cui i padroni e la oro crisi cercano di trascinarci.

Partecipazione attiva e diretta anziché la delega a questa o quella autorità e istituzione borghese, a questo o quel caporione e governo. Lo abbiamo fatto allora, possiamo farlo ancora. Serve una nuova liberazione. Costruiamola!

Adesioni
Ciro Raia – Presidente provinciale Anpi Napoli
Sandro Fucito – Presidente VI Municipalità Napoli
Consulta Popolare Salute e Sanità di Napoli
Nicola Nardella – Presidente VIII Municipalità
Consulta popolare di Massa
Comitato Popolare Zona Est
Free Assange Napoli
Galleri@rt
Lucio Pastore – Medico e attivista del Molise
Comitato Unitario No 4a linea
Cantiere 167 di Scampia
Comitato Vele di Scampia
Sindacato lavoratori in lotta – SLL
Consigliera regionale Campania Maria Muscarà
Cobas Lavoratori dello spettacolo autorganizzati
Paolo Esposito – Rifondazione Comunista
Enzo Morreale – Comitato civico San Giovanni
Massimo Vasaturo – Operaio licenziato Baker Huges
Maria Rosaria De Matteo – Barra (R)esiste
Stella velotta – PER le persone e la comunità
Cosimo Quaranta – No tap/snam brindisi
BonifichiAMO Napoli Est
Mimmo Incarnato – comitato bene comune Porchiano
Rete Stop Biocidio


in aggiornamento…

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